Dopo le bombe, il disastro ecologico
le autorità romene denunciano: "i nostri alberi muoiono. Dalla Serbia arriva la pioggia acida"
Le raffinerie jugoslave in fiamme liberano nubi tossiche sui Balcani
Dal quotidiano Ultime Notizie . giovedì 20 maggio 1999
BUCAREST. Quanti ordigni sono caduti sulla Jugoslavia? E quanti bersagli strategici raffinerie, depositi di greggio, miniere di uranio, stabilimenti chimici e farmaceutici - sono stati centrati dalle bombe "intelligenti" della Nato? La combustione delle sostanze tossiche trattate dalle industrie chimiche iugoslave ha liberato nell'aria una nube di gas altamente nocivo, che vaga ora sulla regione balcanica. La nuova minaccia che incombe sulle popolazioni colpite dalla guerra è, ora, la pioggia acida, inevitabile conseguenza dell'ecatombe di missili e ordigni di questi ultimi due mesi.
Secondo l'Agenzia romena per la protezione ambientale, la vegetazione delle città di Berliste, Gradinari, Coroninii e Valig mostra evidenti segni di morte. È stata, infatti, osservata una parziale distruzione delle foglie degli alberi a causa dell'acqua inquinata piovuta durante lo scorso fine settimana. A detta del capo del servizio osservazione dell'Agenzia, Ionel Baia, il grado di acidità dell'acqua non sembra essere allarmante. Secondo Baia l'acidità è compresa tra 5,4 e 4,7, ma è difficile credere che la nube nera, lunga una decina di chilometri, avvistata pochi giorni fa ai confini della Jugoslavia con la Bulgaria e la Romania, non lasci traccia.
“ anidride solforosa e anidride nitrica a contatto con le particelle di acqua generano acidi „
Negli ultimi giorni, non lontano dalla zona di avvistamento, sono state bombardate le miniere di rame e uranio di Bor e i depositi petroliferi di Prahovo. Anche in questo caso, le autorità competenti hanno assicurato che i livelli di tossicità e radioattività sono nella norma e che continueranno a monitorare la zona quotidianamente. Quello che va messo in conto, però, è che tutto quello che attualmente staziona nell'aria cadrà presto sulla terra. I gas nocivi, venendo a contatto con il vapore acqueo, precipitano al suolo sotto forma di pioggia, neve o nebbia, e non rispettano di certo i confini geografici da cui sono partiti. I due inquinanti primari delle piogge acide, anidride solforosa e anidride nitrica, generano gli acidi che, scaricati a terra, danneggiano gli edifici e i monumenti, portano ad un aumento del pH delle acque e, di conseguenza, al dissolvimento dell'alluminio come idrossido, che si andrà a depositare sulle branchie dei pesci soffocandoli, inquinerà la vegetazione, frutta e verdure comprese, sarà ingerito dagli animali che forniscono latte e carne e, naturalmente, anche dall'uomo.