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Scheda sul numero 114 in edicola di Magico Vento

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete anticipazioni sulla storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

Copertina
copertina di Corrado Mastantuono 
			© Sergio Bonelli Editore

MAgico Vento 114

collana: Magico Vento

periodicità: bimestrale

Data Uscita: gennaio 2008

pagine: 132

prezzo: 3,50 euro

Titolo:
il segreto e la colpa

Storia:
L'Ora dei Vigliacchi (seconda parte)

editore: Sergio Bonelli Editore

Articoli: Delitti impuniti

Note: finisce la storia iniziata il numero precedente

copertina di Corrado Mastantuono
© Sergio Bonelli Editore

La Storia

L'Ora dei Vigliacchi (seconda parte)

autori: Gianfranco Manfredi storia, Giuseppe Barbati e Cristiano Spadoni disegni, Riccardo Riboldi Lettering

avversari: Cuore Intrepido Cheyenne, Dente Nero Cheyenne

Personaggi principali: Jack Crawford poeta, (Poe) Willy Richards giornalista, Blackstone ex capitano dell'esercito

Sinossi

L'Ora dei Vigliacchi (seconda parte)

Cuore Intrepido/Troppe Lacrime è in fuga, inseguito da Magico Vento e Poe. E' lui il responsabile dell'eccidio rabbioso della vedova McFarland e delle sue quattro bambine. Ancora senza una valida motivazione. Soprattutto per la crudeltà inflitta alla più piccola delle figlie della vedova.
Il fuggitivo non nasconde le sue tracce anzi, sembra instradare i suoi inseguitori, in un percorso ben delineato: dapprima fa scoprire loro il mausoleo dove giacciono i corpi di sua moglie e della sua bambina.

La seconda tappa li conduce all'incontro con i suoi complici: Volo di Corvi, Cespuglio Secco e Piccolo Serpente. Tre guerrieri sbandati che sognano un futuro di gloria e combattimenti come era stato (forse?) il loro passato.
Pronti a credere alle menzogne di Cuore intrepido, i tre si sono imbarcati nell'azione di guerriglia della distruzione della fattoria: non si aspettavano una simile ferocia da parte del loro condottiero.
Sognavano, e questo Cuore Intrepido li aveva convinti a sperare, che, bruciando le fattorie, i bianchi avrebbero abbandonato quel territorio che avevano martirizzato e reso sterile con l'inquinamento.
La furia di Cuore Intrepido li aveva sorpresi. Ma non avevano altra scelta. Erano ancora lì, pronti a ricevere i suoi ordini senza immaginare che lui avesse servito le loro teste su un piatto d'argento a Magico Vento. Ma Ned si limita a dargli una punizione esemplare e risparmia loro la vita.
Allora Cuore Intrepido ci pensa lui a ucciderli uno ad uno.

La terza tappa è l'ultimo complice di Cuore intrepido: Dente Nero. Un indiano che aveva sognato di combattere la guerra a fianco di Toro Seduto ma che aveva assistito da lontano solo all'ultima scaramuccia.
La sua prima battaglia si era conclusa, tempo prima, in modo inglorioso. Lupo Solitario aveva raccolto qualche centinaio di guerrieri, insofferenti alla vita della riserva di Nuvola Rossa e ansiosi di partecipare alla guerra, dopo la sconfitta di Custer.
Ma le loro ambizioni erano state frustrate immediatamente.
La golosa preda costituita da un'indifesa carovana di coloni si rivelò una trappola.
La carovana era guidata da Buffalo Bill. Il cowboy li distrasse con elaborate a ammirevoli acrobazie equestri. Ma Mano Gialla, un giovane guerriero, stanco dello spettacolo, attaccò.
Fu freddato da un preciso colpo di fucile: sparato da Blackstone, il capo della milizia della Overland, allora capitano dell'esercito.
Gli indiani attaccarono al galoppo ma i conestoga erano pieni di soldati e furono falcidiati. Si ritirarono. Dente Nero era rimasto per uccidere Blackstone e vendicare Mano Gialla.
Cuore Intrepido lo dissuase da quella vendetta suicida. Gli promise che sarebbe giunto un altro momento per uccidere Blackstone. Con quella promessa lo aveva convinto a partecipare all'eccidio.
Lo aveva ingannato dicendo che Blackstone non era a Deadwood ma sarebbe tornato per catturare i colpevoli di una azione così ignominosa... e lui avrebbe avuto la sua vendetta.
Un'altra bugia. Un altro uomo pronto ad essere ingannato dalla mente malata di Cuore Intrepido, con il miraggio di un riscatto per una sua vigliaccheria passata.
Tornando al presente.
Dente Nero chiede a Magico Vento di ucciderlo ma Ned lo lascia andare...

Cuore Intrepido, nel frattempo, riesce a catturare Poe e costringe Magico Vento a venire allo scoperto.
Poe riesce però a distrarre il suo aguzzino, anche se solo per un momento e a costo di una pallottola nella gamba, tanto da consentire a Magico Vento di metterlo fuori combattimento.
Cuore intrepido si rivela un uomo che ha risolto vigliaccamentre i suoi sensi di colpa, per la morte della sua famiglia. Le sue azioni sono ingiustificabili. La morte di sua moglie e di sua figlia sono solo colpa della sua debolezza. Mentre affogava i suoi dispiaceri nel whisky, loro si indebolivano e si ammalavano.
Sostiene che la sua acredine verso i McFarland sia dovuta ad un rifiuto per una richiesta di latte per sua figlia.
In realtà McFarland sapeva che lui era un ubriacone e non gli aveva dato credito.
Quando Mayo, il sorvegliante, impaurito per tutte le domande che la McFarland faceva in paese sulla morte di suo marito, lo aveva pagato per bruciare la fattoria e costringere la donna ad andarsene, come già lo aveva pagato per distribuire whisky agli indiani, aveva colto immediatamente l'occasione per sfogare la sua rabbia e la sua frustrazione.

Cuore Intrepido, fra tutti i vigliacchi che pullulano questa storia, è indifendibile. Ma Magico Vento gli concede almeno una morte onorevole. Quando lo conduce prigioniero a Deadwood e la folla inferocita gli prepara una fine umiliante, Ned lo fredda con un colpo di pistola.

Due parole sulla chiusura delle sottotrame.
1- Dente Nero va a Deadwood per uccidere Blackstone, ma neanche questa volta riesce a compiere la missione di una vita.
2- Jack Crawford, che tanto ambisce alla fama di Wild Bill, si guarda bene dall'affrontare Blackstone in duello. Ma, dopotutto, è più un poeta che un pistolero.
3- Magico Vento deve ammettere che non è possibile scegliersi i colpevoli. La soluzione l'aveva sempre avuta davanti agli occhi, ma si era ostinato a credere Blackstone, antipatico ma sicuramente più uomo degli altri, il responsabile.

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