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Le pagine sui fumetti in rete| edicola | LA PALUDE NERA - - ZAGOR COLLEZIONE STORICA A COLORI 45
scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete la trama della storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.
LA PALUDE NERA
collana: ZAGOR COLLEZIONE STORICA 45
periodicità: settimanale
Data Uscita: 20 dicembre 2012
pagine: 272 - 256 tavole
prezzo: 6,90 euro
sommario:
1- Acque Misteriose
2- La Radura delle Voci
editore: Gruppo Editoriale l'Espresso
copertina di Gallieno Ferri © Sergio Bonelli Editore
ARTICOLI
I dilemmi Etici dello Spirito con la Scure di Luca Raffaelli
Tutti gli Uomini del Presidente di Moreno Burattini
I BUONI E I CATTIVI - PARTE 45 di Moreno Burattini: schede su Kuwashi, Weiser, Winter Snake, Cinzia e Monica.
1- Acque Misteriose (Tre Uomini in Pericolo seconda parte)
autori: Guido Nolitta storia, Franco Donatelli disegni
Personaggi principali: Kruger, naturalista; Mayer Naturalista;
2- La Radura delle Voci (prima parte)
autori: Guido Nolitta storia, Gallieno Ferri disegni
Personaggi principali: Winter Snake, capo Kiowa; Frida Lang Fanciulla innamorata;
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Seconda e ultima parte della avventura horror vintage di Zagor che preferisco.
Zagor e Cico hanno raggiunto i naturalisti Kruger, Mayer e Weiser, nel territorio Omaha delle grandi paludi, per proteggerli dalle due guide, in realtà volgari rapinatori, Lewis e Ross. Dopo aver salvato gli scienziati, Zagor accetta di accompagnarli nella missione scientifica, per impedire che si caccino di nuovo nei guai, portandosi dietro anche i due delinquenti che, dopo qualche colpo a tradimento, si convincono a collaborare in cambio di una condanna più mite al ritorno dal viaggio.
A questo punto il registro cambia. Dopo il lungo prologo sostanzialmente western pian piano sale il mistero, con una virata tipica nolittiana, leggera come il tramonto che prelude al buio minaccioso della notte.
I tre scienziati, man mano che il barcone avanza nelle paludi, si rendono conto che la natura è sconvolta, capiscono di entrare in un brodo primordiale nel quale le leggi dell'evoluzione hanno subito un'accelerazione improvvisa e divergente.
Tutto sommato non hanno incontrato minacce, fino a quando non giungono al villaggio di una tribù che vive isolata in quel laboratorio darwiniano.
Lo stregone Kuwashi e il grande capo svolgono il ruolo di cerimonieri, rifocillandoli e dissetandoli con un liquore prodotto dalla tribù, ma non vogliono accompagnarli nella regione che sembra il centro della mutagenesi. Sono terrorizzati.
Sostengono che nella zona si aggiri una misteriosa creatura responsabile della morte di molti degli Omaha.
Nessuno degli ospiti però prevede il tradimento che viene perpetrato a loro danno.
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Dopo essere stati drogati i sette uomini si rivegliano saldamente legati a dei pali, in uno spiazzo fangoso davanti ad un grande canale: il Dark Canal.
Le scure acque del canale si increspano e una testa mostruosa emerge al chiarore della luna. La creatura umanoide, un ibrido uomo-pesce, ma con caratteristiche anche dei rettili e degli anfibi, si erge dal lago e avanza verso i prigionieri immobilizzati.
Dimostrando una forza inusitata, con un sol colpo, uccide Lewis, lo libera dai legacci e lo trascina con sé nelle acque melmose.
Zagor moltiplica gli sforzi per sciogliersi e, alla fine, ha ragione delle corde che lo tenevano ancorato al palo.
Mestamente i sei superstiti percorrono a ritroso la strada fra i canneti e tornano alla chiatta.
Qui però, ancora una volta gli scienziati riescono a convincere Zagor a rimanere per catturare il mostro: loro guadagneranno un prezioso soggetto da studiare e Zagor potrà liberare gli Omaha e tutti gli altri malcapitati della zona, da una minaccia mortale.
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Anche Ross si lascia convincere da una cospicua offerta in denaro e Cico è costretto a subire la decisione democraticamente quasi unanime dei compagni. La chiatta punta al Dark Canal verso il luogo della brutale aggressione. I tre naturalisti scoprono che indubbiamente quella zona è la più significativa dal punto di vista scientifico, caratterizzata da una brusca accelerazione delle mutazioni.
La paura viene soffocata dall'euforia e i giorni si susseguono senza alcuna apparizione del mostro, ma con un susseguirsi di continui rilevamenti e repertazioni. Fino a quando, una notte, la creatura ha il coraggio di salire sulla chiatta, colpire Ross che era di guardia e trascinarlo a fondo con sé. Zagor, nonostante gli sforzi per fermarlo e raggiungerlo, non può competere sott'acqua con l'organismo anfibio.
A questo punto lo Spirito con la Scure non è più disposto ad usare le buone maniere. Informa gli scienziati che seguirà le tracce del mostro, non per catturarlo ma per ucciderlo, ed esce in perlustrazione, partendo dal luogo in cui erano legati ai pali.
La creatura si dimostra più intelligente di quanto si potesse immaginare. Torna sulla chiatta e sbaraglia senza problemi la resistenza dei tre scienziati e di Cico, troppo terrorizzati per reagire con prontezza ed usare le armi a loro disposizione.
Carca di allontanarsi con una nuova preda, Weiser, ma Zagor torna indietro, appena in tempo per piantargli un paio di pallottole in corpo e costringerla a mollare la presa.
Poi si tuffa, senza pensare, dietro l'uomo-pesce e lo segue nelle acque profonde. Il mostro nuota veloce ma è rallentato dalle ferite, si infila in un cunicolo subacqueo, con Zagor sempre alle costole, che sfocia in una caverna sotterranea, libera dalle acque: la sua tana.
Zagor spossato per la lunga nuotata in apnea ingaggia un combattimento disperato, ma alla fine riesce a piantare un pugnale nel torace della creatura che si rifugia, ferita a morte, in acqua. Poi torna sul battello per dare la buona notizia ai compagni.
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Qui interviene il guizzo di sceneggiatura che rende unico Nolitta. Quando la storia sembra finita precipitiamo nuovamente nell'orrore.
Weiser, si allontana un'ultima volta per catturare qualche insetto con il retino. Non tornerà più... Durante un giro di perlustrazione i suoi compagni trovano il retino galleggiante su una pozza di sabbie mobili.
Zagor non è tipo da rassegnarsi. I quattro amici rimasti continuano le ricerche fino a giungere a una capanna nella palude, presumibilmente abitata da qualcuno. Ad incrementare il mistero, nella baracca Mayer rinviene un diario che sembra scritto proprio dallo scomparso Weiser.
Ci sono tutti gli ingredienti per inchiodare il lettore ma ancora una volta si cambia ritmo.
La porta della capanna esplode verso l'interno e sulla soglia si staglia la figura minacciosa del mostro del Dark Canal, quello che Zagor era sicuro di aver ucciso!
Dopo una lotta forsennata il mostro è finalmente sconfitto. Quella che sembra un'appendice classica da film dell'orrore spalanca nuovi interrogativi, quando il cadavere del mostro muta lentamente forma e restituisce il corpo martoriato di Weiser!
La parte finale della storia ci spiega tutto, in un crescendo di curiosità e tensione.
Weiser aveva ingannato i compagni per continuare gli studi da solo, ma era stato vittima di un destino crudele.
Il principio mutageno, in grado di trasformare uomini normali nelle orride creature anfibie, era contenuto nell'acqua del pozzo in cui si era abbeverato in quei giorni di ricerca solitaria.
Weiser era diventato il suo stesso oggetto di studio.
Per impedire che qualcun altro subisca la stessa fine Zagor fa saltare in aria il pozzo e tutto il suo contenuto, con sconcerto di Kruger e Mayer che già fantasticavano di strabilianti riconoscimenti scientifici...
- Trama completa dell'avventura con tutti i personaggi, i luoghi, e le imprese di Cico a questo link: Tre Uomini in Pericolo
2- La Radura delle Voci (prima parte)
- Prima parte di uno degli indiscutibili capolavori nolittiani
In una simpatica minicontinuity Zagor e Cico continuano a cercare di ricostruire il rifugio distrutto da Hellingen Zagor 107 con pessimi risultati. Quando ormai la struttura portante è completata Cico ha la malaugurata idea di strappare via il palo di sostegno principale e far crollare il tutto come un castello di carte. Il mucchio di travi e funi sarà destinato a rimanere a terra. Zagor infatti si ricorda che deve assolutamente partecipare all'importante Raduno di Primavera: il consiglio annuale di tutti i capi indiani di Darkwood che si tiene questa volta alla Radura delle Voci sulle Misty Mountains.
I due amici si mettono in marcia e raggiungono la radura in mezzo alla quale è eretto un totem dei Mohicani. All'interno del manufatto è nascosto Molti Occhi, lo stregone dei Mohicani ha pensato bene di realizzare il totem cavo per aiutare Zagor in una delle sue entrate ad effetto.
Prima i capi ascolteranno la sua voce, resa cavernosa dal legno, e poi lui si materializzaerà in mezzo a loro.
Peccato che si dimentica di dirgli che il totem verrà dato alle fiamme. Zagor rischia di soffocare per il fumo, ma il trucco riesce alla perfezione suscitando meraviglia fra i capi.
Il discorso di rito invece non va altrettanto bene. Un giovane guerriero, Winter Snake il capo dei Kiowa, mette in discussione l'autorità di Zagor. La causa della sua acredine deriva dal fatto che una grande carovana di bianchi si è inoltrata nel territorio dei Kiowa e sta compiendo una vera e propria strage di bisonti, i cadaveri dei quali vengono lasciati a marcire nella prateria.
Winter Snake sobilla i capi e annuncia che impugnerà le armi contro gli invasori, ma Zagor riesce a riguadagnare terreno impegnandosi a risolvere la faccenda nei cinque giorni concessigli.
Si precipita quindi con Cico a Fort Trust per chiedere conto al capitano Pearson. L'ufficiale si dichiara preoccupato per la situazione ma confessa di avere le mani legate. Gli uomini che stanno uccidendo i bisonti per sport sono nobili austriaci, capeggiati dal Barone Maximilian Von Swieten, che godono dei favori diplomatici del ministero della guerra e delle alte sfere di Washington. Pearson ha però piena fiducia nelle capacità di guida di "Memphis" Joe alias Joe Shepard, l'uomo a cui è affidata la carovana. Zagor non condivide la sua opinione, ma vuole tentare di convincere Joe a non assecondare i capricci dei nobili austriaci.
Lui e Cico lasciano il forte.
- PRATERIA Una volta arrivati alla prateria, lungo il percorso della spedizione austriaca, si rendono immediatamente conto del danno: l'intera distesa erbosa è costellata di carcasse di bisonti lasciate a marcire al sole. Un vero e proprio sfregio per i Kiowa di Winter Snake, che sui grandi erbivori basano tutta la loro sussistenza.
- CAROVANA DI VON SWIETEN
Zagor e Cico raggiungono la carovana, quando affermano di essere dei messaggeri inviati da Fort Trust vengono accolti con tutti gli onori. I Nobili austriaci si trattano bene anche durante una spedizione in terre selvagge: letti di ottone, champagne, caviale e persino due violinisti, Klein e Cranach, al seguito per allietare le serate con due giri di walzer.
Come hanno ben capito gli uomini di "Memphis" Joe, i soldi consentono loro di soddisfare qualsiasi capriccio, non importa quali diritti vengano calpestati.
Zagor comunque non arretra di un passo. Con la consueta diplomazia umilia "Memphis" Joe e gli impone di voltare i carri e tornare a Fort Trust.
La spregiudicata guida non intende rinunciare al lauto guadagno atteso da una vita e i due energumeni finiscono per azzuffarsi. Zagor mette "Memphis" Joe al tappeto, davanti agli occhi estasiati di più o meno belle nobildonne austriache "arrapatissime".
Poi si occupa del discorsetto per il barone. Von Swieten che si mostra stranamente arrendevole, tra lo scontento dei compagni di viaggio, che non esprimono assolutamente nessun pentimento.
Purtroppo è tutta una farsa. Di nascosto il barone raggiunge Joe e i suoi uomini: ci sono diecimila dollari sul piatto per far sparire Zagor e Cico.
Joe non può rifiutare...
Mentre lo scellerato patto viene siglato, Zagor si sta curando gli ematomi dello scontro con Shepard e qui assistiamo a uno di quei siparietti, mi spiace per tutti, in cui Nolitta è inimitabile.
Due donne, prima Monica e poi Cinzia, arrivano come ombre nella notte, tanto che Zagor le aggredisce pensando che sia Joe o uno dei suoi, per "curare" Zagor, ma in realtà le loro intenzioni puntano più che altro ad uno spupazzamento dello sventurato.
Zagor si districa abilmente per mandarle via, ma abbassa la guardia al punto che, quando arrivano veramente gli uomini di "Memphis" Joe, si prende una scarica di legnate e cade a terra svenuto.
Joe stesso sistema Cico e i due amici vengono nascosti in un carro. Shepard ha in serbo per loro una morte orribile: divorati dalle formiche rosse, di modo che non rimanga nessuna traccia dei loro cadaveri. Il barone si scompone un po' per il modo, ma non mostra alcun turbamento nell'ordinare due omicidi...
continua su La Carovana dei Disperati
- Trama completa dell'avventura con tutti i personaggi, i luoghi, e le imprese di Cico a questo link: La Radura delle Voci
Retro-Cover (illustrazione di G. Ferri)
Schede disponibili
Tutti i link catalogati in Fumettando su Zagor, siti ufficiali e siti di fan.
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Su Fumettando è presente una cronologia delle uscite di Zagor.
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