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Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Zagor

Scheda sul numero 106 in edicola di Zagor

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete la trama della storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

Copertina
copertina di Gallieno Ferri 
			© Sergio Bonelli Editore

Zagor 106

collana: Zenith Gigante 157

periodicità: mensile

Data Uscita: maggio 1974

pagine: 100 - 94 tavole

prezzo: 250 lire

Titolo:
Terre Bruciate

Storie:
Il Buono e il Cattivo (terza parte)

editore: Sergio Bonelli Editore

copertina di Gallieno Ferri
© Sergio Bonelli Editore

Le Storie

Il Buono e il Cattivo (terza parte)

autori: Guido Nolitta storia, Gallieno Ferri disegni

Personaggi principali: Bobby e Simon, cugini e nemici; Bat Batterton investigatore privato; Icaro la Plume aviatore

Sinossi

Il Buono e il Cattivo (terza parte)

- continua da Le Montagne Selvagge

- In Zagor 105, la spedizione di Bobby ha superato tutte le insidie del percorso e si prepara ad affrontare le Terre Bruciate, un terribile deserto, per cercare di colmare il distacco che la separa da Simon.
Il deserto si mostra in tutta la sua ostilità: il sole batte implacabile, i piedi affondano nella sabbia, e nessuna sorgente è in vista.
Comunque i nostri amici riescono ad arrivare alla fine della giornata, la sabbia lascia il posto al fondo pietroso di quello che Zagor ed Archer conoscono come il Cimitero dei Vivi, la cui fama maledetta hanno nascosto agli altri membri della spedizione.

- Cico si offre di fare il primo turno di guardia, tanto non riuscirebbe a dormire per i morsi della fame. L'inquietudine si impadronisce di lui mentre osserva i grandi lastroni di pietra disseminati tutt'intorno, che sembrano tante pietre tombali. Non sa di essere molto vicino alla verità.
Mentre Batterton si unisce al compare di sventura, i lastroni si spostano e misteriose figure emaciate, bianche, scheletriche si levano da quelle tombe naturali.
Zagor e gli altri si svegliano, mentre le creature li assalgono con armi improvvisate e primitive: asce e lance.
La terribile verità non tarda a balenare nelle menti degli assaliti. Quegli sventurati non sono esseri soprannaturali né tantomeno morti vomitati dalla tomba, ma una sciagurata tribù di indiani, adattati da tempo immemore alla vita infernale delle Terre Bruciate.
Albini, sotterranei, notturni... e cannibali!
Nonostante la triste realtà, Zagor e gli altri sono costretti a difendere le proprie vite dall'assalto di quei disperati. E soccomberebbero se il sole non sorgesse e mettesse in fuga gli assalitori, che lasciano a terra numerosi morti. Con il cuore stretto per il massacro di cui si sono resi colpevoli, Zagor e gli altri riprendono il cammino sotto il sole implacabile.
Archer alla fine ha scoperto il segreto del Cimitero dei Vivi, una cosa che potrebbe far salire di molto le sue quotazioni di guida. Ma confessa a Zagor che non rivelerà l'esistenza della sfortunata tribù. I miserabili indiani non sopravviverebbero alla curiosità morbosa della gente.

Stremati, i nostri raggiungono la pista principale, solo per scoprire che gli sforzi sono stati vani: Simon e gli altri sono già passati.
Il Cathedral Peak dista ancora dodici ore di marcia e Zagor sprona i compagni a proseguire, senza pensare alla fatica. Forse, con un ultimo sforzo, potrebbero recuperare le ore di svantaggio.

- Finalmente il deserto molla la presa e fa capolino la prima sorgente di acqua fresca. Zagor riesce a stento a frenare lo slancio dei compagni. Si è accorto che la sorgente è stata avvelenata da un'erba: la sha-maat-ka. L'ultimo regalo di Simon, probabilmente.
Simon sembra non arrestarsi davanti a niente, dopo un centinaio di metri, dietro un paio di massi, sono riversi i cadaveri di Reno e della guida indiana, morti per avvelenamento.
La rabbia di Zagor aumenta, ma è troppo tardi. Simon è già in cima al Cathedral Peak e ha scovato la scatola nascosta dallo zio. Simon urla al cielo la sua vittoria ma, mentre inizia a ridiscendere la parete, viene bersagliato da colpi di fucile
Il giovane viene ferito di striscio, cade, ma riesce ad aggrapparsi ad un ramo sporgente.
Zagor corre in suo aiuto, ma il misterioso cecchino prende di mira anche lui. Ma lo Spirito con la Scure lo centra con un preciso colpo di pistola.
Zagor aiuta Simon a scendere, ma scopre con amarezza che l'assassino ha recuperato il fucile e li tiene tutti sotto tiro.
Immaginate la sorpresa quando Bobby, Simon, Zagor e gli altri scoprono che quello che vuole eliminarli è il compassato notaio Fiedermann!...

- continua da Ritorno a Darkwood

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