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Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Zagor

Scheda sul numero 11 in edicola di Zagor

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete anticipazioni sulla storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

Copertina
copertina di Gallieno Ferri 
			© Sergio Bonelli Editore

Zagor 11

collana: Zenith Gigante 62

periodicità: mensile

Data Uscita: maggio 1966

pagine: 132 - 128 tavole

prezzo: 400 lire (ristampa)

Titolo:
L'Isola della Paura

Storie:
1- Tragedia nella palude (Uno Strano Violinista) (seconda parte)
2- Sulle Orme di Titan (l'Uragano) (prima parte)

Note:
La prima apparizione di Helligen, il genio del male

editore: Sergio Bonelli Editore

copertina di Gallieno Ferri
© Sergio Bonelli Editore

Le Storie

1- Tragedia nella palude (Uno Strano Violinista) (seconda parte)

autori: Guido Nolitta storia, Gallieno Ferri disegni, ?????? Lettering

Personaggi principali: Mac Barry, trafficante; Coffin, killer

2- Sulle Orme di Titan (l'Uragano) (prima parte)

autori: Guido Nolitta storia, Gallieno Ferri disegni, ?????? Lettering

Personaggi principali: Hellingen, scienziato pazzo; Titan, gigantesco automa

Sinossi

1- Tragedia nella palude (Uno Strano Violinista) (seconda parte)

Il piano di Mac Barry, il mercante privo di scrupoli, primo nemico della saga zagoriana comparso già nel primo numero, per sbarazzarsi di Zagor inizia a prendere forma.
Ha assoldato un pittoresco e canonico killer, dall'emblematico soprannome di Coffin, per uccidere Zagor davanti al suo rifugio grazie ad un avveniristico fucile di alta precisione. Il colpo va a segno e i sicari si allontanano convinti che Zagor sia morto.

Ma lo Spirito con la Scure è ancora aggrappato alla vita e riesce a sopravvivere grazie ad un intervento chirurgico di Cico che rimuove la pallottola dalla cassa toracica dell'amico.
Purtroppo la notizia della morte di Zagor è stata già diffusa a bella posta da Mac Barry, che si precipita con i suoi uomini più fidati nel campo di Scure Rossa, per tessere importanti accordi commerciali e rifornire di armi e munizioni gli indiani, non più tenuti a freno dal carisma dello Spirito con la Scure.

Zagor è troppo debole per intervenire e toccherà a Cico vestire i suoi panni e gettare nello sconforto tutti quei capi indiani che non attendevano altro che la morte di Zagor per iniziare la rivolta.
L'apparizione del piccolo messicano ha l'effetto desiderato e gli indiani sfogano la loro frustazione su Mac Barry che riesce a fuggire insieme a Coffin lasciando vigliaccamente morire il suo compare Lomax.

Scongiurata la guerra inizia la caccia ai sicari. Dapprima Zagor riesce a neutralizzare Coffin e lo lascia andare via dopo avergli rotto il suo fucile di precisione. E poi, insieme al fido messicano, si infiltra nel covo del mercante Big Jim per consegnare Mac Barry e tutti i suoi fiancheggiatori alla giustizia.

2- Sulle Orme di Titan (l'Uragano) (prima parte)

Prima apparizione di Hellingen e della sua più incredibile invenzione: il gigantesco automa Titan.
Nella cittadina di Saint Thomas sul lago Erie, Zagor e Cico incontrano il trapper Ralph Mulligan che li informa della rivolta dei Winnebago del Michigan a causa della costruzione di un nuovo forte sulle rive del fiume Muskegon.
Zagor non ha esitazioni e convince un vecchio pescatore a trasportali sulla sua barca, per approdare sull'altra sponda del grande lago, ignorando gli ammonimenti dell'anziano navigatore che prevede l'arrivo di una tempesta.
Evento che puntualmente si verifica. Quando Cico viene sbalzato fuori bordo, Zagor si precipita in suo soccorso e i due restano impotenti in balia dei flutti, fino a quando non riescono a raggiungere fortunosamente la terraferma di quella che si rivelerà essere una piccola isola.

Vengono accolti con ospitalità dai pacifici Ottawa di Teseka.
Non sfugge a Zagor che la piccola tribù vive in un clima di terrore: Il loro villaggio è circondato da una enorme palizzata e al suono di una lugubre sirena gli indiani si allontanano dal villaggio trasportando una quantità consistente di vettovaglie.
Teseka spiega la situazione: un gruppo di spietati uomini bianchi si è insediato nell'isola e hanno dimostrato le loro intenzioni criminali uccidendo alcuni indiani al solo scopo intimidatorio. Teseka, impossibilitato a competere con le armi da fuoco degli invasori ha accettato di rifornirli di cibo e costruire la loro base.
Ma la storia è molto più misteriosa. I bianchi pretendono anche che gli indiani stiano rintanati nel loro villaggio in determinati momenti della giornata scanditi come sempre dalla sirena.
Ananka, un indiano che non era riuscito a rientrare in tempo, confessa a Zagor di aver visto un mostro gigantesco, alto parecchie decine di metri, aggirarsi nella foresta.

Zagor non si lascia intimorire e passa al contrattacco. Al posto degli indiani si reca all'appuntamento della consegna del cibo e strapazza pesantemente gli energumeni che stavano lì in attesa. Ma la solita dabbenaggine di Cico fa scappare tutti gli avversari e i due amici sono costretti a seguire le loro tracce.
Nel frattempo gli sgherri riferiscono al loro capo, il misterioso Hellingen, della rivolta degli Ottawa. L'uomo possiede una tecnologia inverosimile e futuristica e decide di scatenare contro gli indiani, per dar loro una lezione, la sua creatura: Titan.
Titan si rivela essere un gigantesco automa dalla potenza smisurata e assolutamente invulnerabile. Zagor non può far altro che vederlo passare mentre si dirige verso il villaggio degli ottawa dove seminerà distruzione e morte... (continua)

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