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Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Zagor

Scheda sul numero 521 in edicola di Zagor

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete anticipazioni sulla storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

Copertina
copertina di Gallieno Ferri 
			© Sergio Bonelli Editore

Zagor 521

collana: Zenith Gigante 572

periodicità: mensile

Data Uscita: dicembre 2008

pagine: 100 - 94 tavole

prezzo: 2,70 euro

Titolo:
Pleasant Point

Storia:
il Segno del Male (terza parte)
Pleasant Point (prima parte)

Note:
Ritorno di Mortimer. Lo spietato trasformista creato da Moreno Burattini

editore: Sergio Bonelli Editore

copertina di Gallieno Ferri
© Sergio Bonelli Editore

Le Storie

il Segno del Male (terza parte)

autori: Ade Capone storia, Gallieno Ferri disegni, Omar Tuis Lettering

Personaggi principali: Stephan, stregone; Nuan-Teh giovane sciamano

Pleasant Point (prima parte)

autori: Moreno Burattini storia, Marco Verni disegni, Omar Tuis Lettering

Personaggi principali: Mortimer, ladro e assassino; Hammad l'egiziano vecchia conoscenza di Zagor

Sinossi

il Segno del Male (terza parte)

Nel numero scorso Zagor è stato catturato da Stephan, che si è impossessato del corpo del giovane sciamano Nuan-Teh, ed è incatenato insieme a Cico, nelle segrete del Tempio di Pietra, il fortino inglese abbandonato che gli adepti del culto di Haggoth hanno eletto come rifugio.
Stephan racconta i retroscena che lo hanno legato al culto del tenebroso Haggoth. Tutto è cominciato proprio in quel fortino inglese dove il comandante Thomas Templeton, proseguiva gli studi esoterici iniziati in Europa e diveniva un maestro nell'evocazione del male. Pian piano estese la piaga infernale alla guarnigione, ma un uomo gli sfuggì: John Stoke, avo di Abraham, che riuscì a scatenare la rappresaglia dell'esercito inglese contro la guarnigione e a sottrarre il prezioso medaglione e le pergamene di Templeton. Da quel momento dedicò la sua vita a combattere il culto del male.
Suo figlio Ebenezer proseguì la crociata del male e si macchiò del massacro di Salem.
Alla fine Abraham ritrovò i preziosi oggetti nel baule di famiglia e continuò la caccia fino a giungere a New Salem insieme a Zagor (vedi Zagor 263, 264 e 265, oppure il riassunto completo a questo link Il tempio del Sacrificio (Oscuri Presagi))

Ora con le pergamene e il medaglione in suo possesso Stephan si prepara al passo finale. Evocare fisicamente Haggoth sulla terra, cosa che puntualmente si verifica poco dopo. Ma il piano dello stregone è ben più ambizioso. Riesce a cingere il collo di Haggoth con il medaglione e ad impadronirsi del corpo carico di potere del demone.
In un delirio di onnipotenza Stephan inizia ad assorbire le forze vitali dei suoi adepti, che vengono consumati per aumentare la sua potenza. Alla vista dell'eccidio uno di questi rinsavisce e libera Zagor che riesce a strappare il medaglione dal collo di Stephan-Haggoth.
Lo Spirito con la Scure è convinto che senza il tramite del medaglione lo stregone non può mantenere la presa sul demone ed inizia una fuga rocambolesca verso gli spalti della fortezza e getta il medaglione in mare.

Zagor ha visto giusto. Dopo un po' Haggoth riprende il controllo del suo corpo e lo ringrazia risparmiandogli la vita per poi sparire e tornare nel suo mondo. L'essenza vitale di Stephan resta invece intrappolata a vagare nel limbo dal quale aveva liberato il demone.
I seguaci sopravvissuti, come l'altra volta, passano sul carro del vincitore e si dimostrano pentiti.

Quanto a Nuan-Teh, per fortuna la possessione di Stephan è stata limitata nel tempo e ha riacquisito il controllo del suo corpo.

Come al solito puoi leggere un riassunto completo della storia con tutti i personaggi e le locazioni a questo link: il segno del male.

Pleasant Point (prima parte)

Parte introduttiva di una storia che vede il ritorno di due fondamentali personaggi zagoriani e sposta l'azione dalle foreste di Darkwood agli scenari tropicali dei Caraibi. I due comprimari li vediamo sin da queste pagine l'un contro l'altro armati: Hammad l'egiziano, indimenticato e sventurato commerciante di Port-Au-Prince, che dopo essersi scontrato con Zagor si era ravveduto, credo, sinceramente nella storia di Capitan Serpente .
L'altro, oltre ogni possibilità di ravvedimento, è lo spietato traformista, ladro e assassino Mortimer, sempre accompagnato dalla bellissima Sybil.

Ma prima di spostarsi a Port-Au-Prince la storia si apre con un triste colpo di scena (simile a quello tramato da Bimbo Sullivan nella storia il filtro diabolico... ma ancora più inspiegabile)
Cico se ne è andato. E questa volta sembra che non abbia nessuna intenzione di tornare indietro. Ha lasciato solo il suo sombrero, quello con cui era arrivato alla capanna nella palude e poi quasi mai indossato nel corso della serie,. come ricordo, al compagno di tante avventure.
Ha lasciato anche un biglietto di spiegazioni, assolutamente autentico, nel quale ammette di non riuscire più a condividere quella vita di pericoli e vuole solo tornare a casa, in Messico, tra la sua gente, per una vita normale, da uomo normale qual è.

Zagor non accetta la scelta dell'amico. Parte immediatamente al suo inseguimento maledicendosi per tutte le volte che lo ha trattato male, con sufficienza, come era successo appena qualche giorno prima nella cittadina di Jericho, mentre era a caccia di un pericoloso assassino.
La tappa a Pleasant Point, il trading post dove sono iniziate le avventure di Zagor decine di anni fa, conferma che Cico si è allontanato senza alcuna costrizione. Peabody lo ha visto e non ha notato nulla di strano in lui. Anzi lo ha trovato allegro come sempre. Ed anche a lui Cico ha esternato la sua intenzione di tornare in Messico.
Anzi gli ha descritto con precisione sia le tappe che avrebbe fatto, La Taverna del Gufo altro luogo zagoriano impresso nella memoria dei lettori dove Zagor ha conosciuto Virginia Humboldt e dove è iniziata l'avventura dell' idolo Cinese e la nave che avrebbe preso proprio a Norfolk: la South Star.
Molto sospetto per uno che vuole essere lasciato in pace e questo Zagor lo capisce al volo.

Che dietro la scomparsa di Cico ci sia un tessitore lo capiamo alla fine dell'albo. A Port-Au-Prince ci sono Mortimer e Sybil, nel mezzo di uno dei loro colpi (Mortimer e Sybil li avevamo visti imbarcarsi per i Caraibi alla fine dello scontro vittorioso con il Tessitore nella storia: La Trama del Ragno).
I due hanno preso di mira proprio il povero (ma ricco) Hammad! adescandolo con i dipinti di Sybil e facendo leva sulla sua idiosincrasia per gli squali che gli hanno mozzato le gambe, lo hanno narcotizzato e "ospitato" nella loro villa, dove per la verità Mortimer si cela nelle mentite spoglie di Montmartre sedicente maggiordomo della pittrice.
Mortimer ha già fatto un calco della preziosa chiave che apre la cassaforte di Hammad. Ma non vuole i suoi soldi o si suoi gioielli Vuole visionare alcuni misteriosi documenti...
Nel loro dialogo notturno Mortimer e Sybil menzionano due "amici" che dovrebbero arrivare: Cico seguito da Zagor?!

Un inizio ricco di intrecci nel quale Burattini si diverte a mettere in campo tutta la sua conoscenza di Zagor: da Pleasant Point, teatro della prima storia dello Spirito con la Scure e addirittura della prima vignetta, (nella quale era menzionato come Point Pleasant in un inglese un po' strampalato), a Norfolk e la Taverna del Gufo, ad Hammad e Port-Au-Prince, ovviamente alla sua creatura più riuscita, Mortimer, per finire con la citazione di Union Town e Jericho. La prima è la cittadina che presta il nome alla prima apparizione di Supermike, sulla pista di union town e la seconda (ma potrebbe essere una coincidenza), è lo scenario di un racconto di Burattini illustrato da Massimo Pesce e Mauro Laurenti che potete ancora leggere nel vecchio link del sito darkwood Online: Le Mura di Jericho.

Puoi trovare un riassunto completo della storia con l'elenco di tutti i personaggi e delle locazioni nel mio sito IL VIAGGIO DI ZAGOR a QUESTO LINK...

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