Osservazioni
Ironia della sorte e potere della immaginazione si abbattono su Virgil Bassey. Un imbroglioncello che dopo aver sfruttato i vantaggi di una immeritata fama di assassino rischiava di esserne sepolto. Ucciso nella finzione e salvato nella realtà dal suo nemico-complice Shado.
 
 
 
 
virgil bassey
Il tenero Virgil

(Ivo Milazzo)
shado
Il folle Shado

(Ivo Milazzo)
titus paine
Titus paine
(Ivo Milazzo)
macklin
Macklin rabbioso
(Ivo Milazzo)
Correlazioni

 
 
apparizioni
  • N°30 le due vite di Virgil-Paine e Ned-Shado
Titus Payne alias Virgil Bassey

Il pretesto dell'attività di Poe come scrittore di Dime Novel dà il modo a Manfredi di confezionare una storia divertente e esagerata, ricca di azione, sparatorie e sentimenti velenosi nello stile tipico dei romanzetti dell'epoca.
Mentre il protagonista delle dime novel è Ned, nella sua incarnazione letteraria di Shado il cacciatore di taglie, la nemesi è un temibile massacratore di indiani e sanguinario capo di una banda di cacciatori di scalpi: Titus Paine sempre con il suo lupo Black.

Poe è a conoscenza del fatto che Titus era esistito veramente ed era stato ucciso proprio da Ned il 2 novembre 1860 a Piedras Negras in Messico.
Il successo di pubblico dei libercoli di Robert Short, il nome d'arte di Poe, è devastante tanto che la gente crede davvero a tutte le millanterie e le esagerazioni narrate ed è pronta a giurare che Shado esiste veramente.
Questa improvvisa notorietà nuoce all'immagine e alla tranquillità di Titus Paine, che non è assolutamente morto a Piedas Negras! Vivo e vegeto conduce un'esistenza irreprensibile nel suo ranch nell'Iowa a Des Moines e teme che l'ondata di interesse possa risvegliare fantasmi e rancori sepolti da tempo.

Immaginate la sorpresa di Poe quando Jim Brennan gli mette davanti un telegramma firmato dalla sua creatura letteraria!
Il tono del telegramma denota disperazione e preoccupazione. Titus Paine vuole a tutti i costi che il suo nome torni ad essere sconosciuto a tutti.
Poe, roso dalla curiosità, invano cerca di trarre fuori qualche ricordo dalla mente interrotta di Ned o dall'avvocato di Paine, Isidore Nobles, che è incaricato soltanto di organizzare il contatto.
Poe parte per Des Moines preoccupato che l'incontro fra il presunto carnefice e la presunta vittima si risolva in un bagno di sangue...
In realtà Paine era lo pseudonimo di Virgil Bassey: un attorucolo di poche speranze che si divertiva ad impressionare le platee avvinazzate dei saloon di frontiera, dopo essersi costruito la fama di cacciatore di scalpi e domatore di belve feroci (il suo lupo Black docile come un cagnolino).
Tutto aveva funzionato in modo lineare fino a quando Paine non fu tentato dal diavolo, nei panni dell'allevatore oltranzista religioso Macklin. Costui era minacciato da una banda di apche mescaleros agli ordini dello spietato Chato e chiese a Virgil di liberarsi di loro, offrendogli un pagamento esagerato.

Tentato dall'oro, radunò un po' di uomini e organizzò una macabra messinscena. Depredò un cimitero apache e spacciò gli scalpi e i resti dei defunti per quelli della banda di Chato.
Macklin ormai libero dalla minaccia si rilassò e pagò cara la sua leggerezza. Chato assaltò il suo ranch e distrusse ogni cosa e spense ogni vita umana e animale.
Virgil per sfuggire alla vendetta si era accordato con Ned per organizzare la sua morte. Una sola altra persona era al corrente della cosa: Joseph Stine il fotografo che aveva ritratto la finta uccisione.
Ora l'inganno era stato scoperchiato da Poe. Macklin stava arrivando per la sua vendetta contando sulla complicità di Stine.
Virgil affronta a viso aperto il nemico ma non riesce, neanche di fronte alla minaccia della morte e alla fine del suo amico lupo, a ucciderlo. Lui non è un assassino e non lo sarà mai.

Ned torna a vestire il suo passato di Shado e di cacciatore di taglie per l'ultima volta e pone fine alla folle e cieca vendetta di Macklin, nel quale ogni barlume di umanità si è spento con l'incendio della sua fattoria.
James Stine paga cara la sua debolezza nell'aver accettato le lusinghe del diavolo. In questo modo il segreto di Virgil-Paine è ancora una volta salvo!
Poe impara che è pericoloso mescolare realtà e finzione anche perchè nei suoi libri non compariva l'ipocrita scritta: ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è puramente casuale...

Vittorio Sossi

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