Green Spot

A Darkwood c'è una macchia di foresta tropicale... E' il regno di Masai Killer

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Georgian Bulletin N° 142

Green Spot
di Jonathan Livingstone
"Chi si nasconde nella macchia verde?"

Feroci cannibali o uomini disperati in fuga verso la loro terra d'origine?
Tutti noi abbiamo imparato bene a tenerci a distanza di sicurezza da Green Spot: le incursioni fuori dal loro rifugio dei mille, millecinquecento schiavi fuggiti dalle piantagioni si fanno sempre più frequenti!
Masai Killer, il nome che comincia a rimbalzare in ogni angolo del nostro territorio, il sanguinario capo dei fuggiaschi, si sta conquistando timore e rispetto con una catena di efferati delitti.

La Macchia Verde, la bizzarria climatica che ha infiltrato nella nostra amata Georgia un vero e proprio ramo di foresta pluviale, sembra il rifugio ideale per degli uomini che hanno ritrovato le loro radici dopo essere stati deportati, ingiustamente o giustamente, -questo non sta a noi dirlo-, e strappati alla loro terra.
Ma quale sarà il piano di azione più adeguato?

Hajordan ragione il famoso cacciatore Sidney Lucas Jordan: uomo che tanta esperienza ha accumulato nel continente nero sui costumi degli indigeni, il quale sostiene che a Green Spot si annidano pericolosi antropofagi?



Oil colonnello watford è più giusto il proposito di Za-gor-te-nay, il carismatico amico del colonnello Watford, sostenitore del dialogo con coloro che ritiene essere solo spaventati fuggiaschi, e ai quali vuole evitare altri dolori e umiliazioni? Quale sarà la linea di condotta che prevarrà?
Quella che ha portato a fort Overset un plotone di artiglieria da Memphis o quella che vuole affidato a Zagor un tentativo di contatto preliminare con i ribelli?

Permalaka parla con zagor il momento, nonostante il tentativo di omicidio di Jordan da parte di Malaka, il servo di colore del colonnello Watford, la prudenza sembra aver preso il sopravvento. Zagor e il suo inseparabile amico Cico si sono addentrati nella macchia di foresta pluviale.
L'amico del colonnello Watford sembra fiducioso della riuscita della sua iniziativa. Si mormora che conoscesse bene Malaka e che abbia buone possibilità di costringere al dialogo i ribelli.
Un recente aggiornamento da forte Overset informa che Jordan sembra sparito al forte...
Che abbia seguito Zagor per impedire la sua opera di mediazione?
Solo il tempo ci dirà come si concluderà questa vicenda!

Blizzard Gazette N° 143

Il Tradimento di Jordan
di Robert Short
"Zagor non si era fidato di Jordan..."

la morte di kibaya...dal loro primo incontro. Era naturale, per un uomo abituato alla vita di frontiera e alla continua lotta per la sopravvivenza, diffidare di tutti quegli individui che della caccia non facevano una necessità, ma un antidoto alla noia. La barbara aggressione a Malaka, seppur giustificata dal tentativo di omicidio, aveva messo in mostra tutta la crudeltà di cui era capace il grande cacciatore bianco.

Jordan aveva seguito lo Spirito con la Scure: non sopportava di restare al forte in attesa dell'evolversi degli avvenimenti; ma soprattutto non sopportava l'idea che il proposito di Zagor andasse a porto. Con riluttanza Zagor dovette accettare la sua compagnia. Jordan era un uomo spietato ma terribilmente in gamba. Jordan si sarebbe fermato solo dopo lo sterminio totale degli schiavi fuggiaschi, cannibali o non cannibali, colpevoli o non colpevoli.
Era meglio averlo come alleato che furtivo alle spalle.

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La missione di avvicinamento si era rivelata disperata già dalle prime battute. Ochori, il fratello di Malaka, la mente razionale e ponderata alla guida del manipolo di schiavi, era stato assassinato dai suoi stessi compagni e il potere di Masai Killer era ormai assoluto.

Zagor zagor lotta contro masai killer dovette ricorrere a tutto il suo baraccone di trucchi e misurarsi in un mortale duello con il possente masai per scardinarne l'autorità.
Dopo l'uccisione di Masai Killer, Zagor approfittò del rispetto conquistato per stringere un patto con Bogol, un anziano schiavo deciso a portare a termine il sogno di libertà di Ochori. Lasciato in ostaggio lo paventato Cico, si allontanò verso il forte insieme a Jordan. Il cacciatore non era giunto fin lì dall'Africa per una soluzione al brodo di giuggiole. Giunti su un crepaccio dove già aveva perso la vita Kibaya, un prigioniero che avevano fatto nel corso della loro avanzata, scaraventò lo Spirito con la Scure, nel baratro dove lo attendevano migliaia di serpenti...

Blizzard Gazette N°144

il signore dei serpenti
di Robert Short
"Deus ex machina"

Incosciente,il signore dei serpenti Zagor giaceva nel fondo del crepaccio avvolto dalle spire di centinaia di serpenti.
Nell'incoscienza avanzò una figura: incappucciata, macabra, sibilante.
Il signore dei serpenti raccolse lo Spirito con la Scure e lo salvò dall'avvelenamento dei suoi sudditi.
Ifa lo Spirito dell'oracolo lo aveva avvisato della venuta di Zagor, della sua missione, del suo fallimento e della sua vita in pericolo. Per salvargli la vita l'uomo incappucciato, lo stregone di Green Spot, allontanato dal villaggio perchè aveva contratto la lebbra, sacrificò la sua sofferta esistenza ad Ogun, il signore della natura e Exu il principe dei morti.

Consapevolezagor nelle spire dei serpenti del massacro ormai in corso ma certo che la vita di Zagor fosse preziosa per la lotta contro tutti gli oppressi. Zagor trovò il villaggio distrutto e uomini, donne e bambini massacrati: Cico era scomparso... Watford aveva creduto alle menzogne di Jordan e aveva ceduto alla rabbia e alla vendetta.

Jordan pagò presto il fio ucciso dallo stesso colonnello, che aveva assistito alla sua confessione. Lo spirito del signore dei serpenti coabitava ora il corpo di Zagor per aiutarlo nella sua lotta contro le ingiustizie.
E Cico?
cico assatanato per la fameCico non era più al forte né era stato ritrovato. Conosciamo tutti le capacità di sopravvivenza del piccolo messicano. A farne le spese era stato un povero soldato messo allo spiedo e pronto per essere rosolato, dal messicano affamato. Dopotutto si mormorava che a Green spot ci fossero i cannibali.
O no?

autori
Masai Killer di
disegni Pini Segna
storia Guido Nolitta
Green Spot
scheda Vittorio Sossi