Feroci cannibali o uomini disperati in fuga verso la loro terra d'origine?
Tutti noi abbiamo imparato bene a tenerci a distanza di sicurezza da
Green Spot: le incursioni fuori dal loro rifugio dei mille, millecinquecento
schiavi fuggiti dalle piantagioni si fanno sempre più frequenti!
Masai Killer, il nome che comincia a rimbalzare in ogni angolo
del nostro territorio, il sanguinario capo dei fuggiaschi, si sta conquistando
timore e rispetto con una catena di efferati delitti.
La Macchia Verde, la bizzarria climatica che ha infiltrato nella
nostra amata Georgia un vero e proprio ramo di foresta pluviale,
sembra il rifugio ideale per degli uomini che hanno ritrovato le loro
radici dopo essere stati deportati, ingiustamente o giustamente, -questo
non sta a noi dirlo-, e strappati alla loro terra.
Ma
quale sarà il piano di azione più adeguato?
Ha ragione il famoso cacciatore Sidney Lucas Jordan: uomo che tanta esperienza ha accumulato nel continente nero sui costumi degli indigeni, il quale sostiene che a Green Spot si annidano pericolosi antropofagi?
O
è più giusto il proposito di Za-gor-te-nay, il
carismatico amico del colonnello Watford, sostenitore del dialogo
con coloro che ritiene essere solo spaventati fuggiaschi, e ai quali
vuole evitare altri dolori e umiliazioni?
Quale sarà la linea di condotta che prevarrà?
Quella che ha portato a fort Overset un plotone di artiglieria
da Memphis o quella che vuole affidato a Zagor un tentativo
di contatto preliminare con i ribelli?
Per
il momento, nonostante il tentativo di omicidio di Jordan da
parte di Malaka, il servo di colore del colonnello Watford,
la prudenza sembra aver preso il sopravvento.
Zagor e il suo inseparabile amico Cico si sono addentrati
nella macchia di foresta pluviale.
L'amico del colonnello Watford sembra fiducioso della riuscita
della sua iniziativa. Si mormora che conoscesse bene Malaka e
che abbia buone possibilità di costringere al dialogo i ribelli.
Un recente aggiornamento da forte Overset informa che Jordan
sembra sparito al forte...
Che abbia seguito Zagor per impedire la sua opera di mediazione?
Solo il tempo ci dirà come si concluderà questa vicenda!
...dal loro primo incontro. Era naturale, per un uomo abituato alla vita di frontiera e alla continua lotta per la sopravvivenza, diffidare di tutti quegli individui che della caccia non facevano una necessità, ma un antidoto alla noia. La barbara aggressione a Malaka, seppur giustificata dal tentativo di omicidio, aveva messo in mostra tutta la crudeltà di cui era capace il grande cacciatore bianco.
Jordan aveva seguito lo Spirito con la Scure: non sopportava
di restare al forte in attesa dell'evolversi degli avvenimenti; ma soprattutto
non sopportava l'idea che il proposito di Zagor andasse a porto.
Con riluttanza Zagor dovette accettare la sua compagnia. Jordan
era un uomo spietato ma terribilmente in gamba. Jordan si sarebbe
fermato solo dopo lo sterminio totale degli schiavi fuggiaschi, cannibali
o non cannibali, colpevoli o non colpevoli.
Era meglio averlo come alleato che furtivo alle spalle.
La missione di avvicinamento si era rivelata disperata già dalle prime battute. Ochori, il fratello di Malaka, la mente razionale e ponderata alla guida del manipolo di schiavi, era stato assassinato dai suoi stessi compagni e il potere di Masai Killer era ormai assoluto.
Zagor
dovette ricorrere a tutto il suo baraccone di trucchi e misurarsi in
un mortale duello con il possente masai per scardinarne l'autorità.
Dopo l'uccisione di Masai Killer, Zagor approfittò del
rispetto conquistato per stringere un patto con Bogol, un anziano
schiavo deciso a portare a termine il sogno di libertà di Ochori.
Lasciato in ostaggio lo paventato Cico, si allontanò verso
il forte insieme a Jordan. Il cacciatore non era giunto fin lì
dall'Africa per una soluzione al brodo di giuggiole. Giunti su un crepaccio
dove già aveva perso la vita Kibaya, un prigioniero che
avevano fatto nel corso della loro avanzata, scaraventò lo Spirito
con la Scure, nel baratro dove lo attendevano migliaia di serpenti...
Incosciente,
Zagor giaceva nel fondo del crepaccio avvolto dalle spire di
centinaia di serpenti.
Nell'incoscienza avanzò una figura: incappucciata, macabra, sibilante.
Il signore dei serpenti raccolse lo Spirito con la Scure e lo
salvò dall'avvelenamento dei suoi sudditi.
Ifa lo Spirito dell'oracolo lo aveva avvisato della venuta di
Zagor, della sua missione, del suo fallimento e della sua vita
in pericolo.
Per salvargli la vita l'uomo incappucciato, lo stregone di Green
Spot, allontanato dal villaggio perchè aveva contratto la
lebbra, sacrificò la sua sofferta esistenza ad Ogun, il
signore della natura e Exu il principe dei morti.
Consapevole del massacro ormai in corso ma certo che la vita di Zagor fosse preziosa per la lotta contro tutti gli oppressi. Zagor trovò il villaggio distrutto e uomini, donne e bambini massacrati: Cico era scomparso... Watford aveva creduto alle menzogne di Jordan e aveva ceduto alla rabbia e alla vendetta.
Jordan pagò presto il fio ucciso dallo stesso colonnello,
che aveva assistito alla sua confessione. Lo spirito del signore
dei serpenti coabitava ora il corpo di Zagor per aiutarlo
nella sua lotta contro le ingiustizie.
E Cico?
Cico
non era più al forte né era stato ritrovato. Conosciamo
tutti le capacità di sopravvivenza del piccolo messicano. A farne
le spese era stato un povero soldato messo allo spiedo e pronto per
essere rosolato, dal messicano affamato.
Dopotutto si mormorava che a Green spot ci fossero i cannibali.
O no?
Masai Killer di | |
disegni | Pini Segna |
storia | Guido Nolitta |
Green Spot | |
scheda | Vittorio Sossi |