La Montagna degli dei

il rifugio di basileo

Il sogno di Basileo di trovare un campione sarà l'incubo per Zagor!

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Greyfield News N° 184

La Montagna degli Dei
di Victor Souse
"Misteriose sparizioni"

Cosa il palazzo di basileo ci sarà dietro quest'ultimo rapimento? La nostra contea era già stata funestata da diversi eventi misteriosi: è possibile che esista una correlazione?
ricordate il lupo a due teste che alcuni cacciatori avevano ucciso, mentre si trascinava sulle sue sei zampe, straziato da mille dolori?
E l'aquila con la testa di gufo che ci ha terrorizzato per molte notti con l'offesa della sua duplice natura?
Tutto sembra iniziato da quando quell'eccentrico europeo, che nessuno di noi ha mai visto, ha costruito quell'edificio di foggia antica sul monte Olimpus, ai margini della contea.
Si dice che i fulmini e i tuoni dardeggino continuamente lassù ai confini del cielo e strane urla e grida riecheggino nella notte.
Versi di nessun animale conosciuto...

Ora zagor viene rapito quel coraggioso che aveva sfidato gli zoccoli dei cavalli imbizzarriti per salvare la vita del piccolo Billy non c'è più. E neanche il suo piccolo e simpatico amico messicano.
Volatilizzati nella notte tinta di nero... Fra le tenebre. Saranno stati portati anche loro su quella montagna foriera di disgrazie e sventure? Avranno condiviso anche loro il destino degli altri uomini? Uomini dal fisico fuori dal comune che lo stesso Zagor, questo il nome dello scomparso, asseriva che fossero spariti?

Condivideranno zagor e big hopper incatenati assieme tutti lo stesso destino magari incatenati l'uno al fianco dell'altro in attesa di chissà quale terribile sorte?
Cosa aspettiamo concittadini! quanto ancora dovremo sopportare prima di prendere il coraggio e deciderci a scoprire cosa si nasconde su quella montagna o se le nostre sono solo fantasie?

Blizzard Gazette N°185

Le 7 Fatiche di Zagor
di Robert Short
"Chissà quali altre sorprese aveva in serbo Basileo..."

...per Zagor, se non avesse astutamente alzato una cortina fumogena al termine della sesta fatica e si fosse sottratto al folle gioco.
L'oscura scienza di Basileo e la sua follia costituivano un'alchimia letale. Egli aveva emulato nel miglior modo possibile, per i prescelti, gli stessi ostacoli affrontati da Ercole.
In alcuni casi il risultato ha rasentato la perfezione in maniera sconvolgente.
In altri casi non c'era alcuna attinenza fra le prove di Basileo e le fatiche di Ercole.
Nell'elenco seguente ho messo a confronto i due cimenti: quello della leggenda e, purtroppo per Zagor, quello della realtà:

zagor affronta il puma I) Il Puma - Il leone di Nemèa: La belva affrontata da Ercole era invulnerabile alle frecce e alla sua ascia.
Il puma che affrontò Zagor, oltre ad essere un esemplare di dimensioni ragguardevoli era altrettanto resistente alla micidiale scure e, come Ercole, fu costretto a strangolarlo per ucciderlo!

zagor affronta l'anaconda II) L'anaconda - L'Idra di Lerna: Neanche tutta la scienza di Basileo era in grado di riprodurre una creatura terribile come l'idra di Lerna, con la terrificante capacità rigeneratrice delle sue teste. Il folle si accontentò di aumentare a dismisura le dimensioni di un anaconda. Un temibile serpente che, dicono, infesti le acque dei fiumi del sud del nostro continente.


zagor affronta l'alce III) L'Alce - La cerva di Cerinèa:
Corna e zoccoli. Questi sono gli unici punti in comune fra la terza fatica di Zagor e la quarta di Ercole. Nel caso del semidio greco la vera impresa consisteva nel catturare l'inafferrabile cerva dai piedi di bronzo e dalle corna d’oro.
Nel caso di Zagor: sfuggire alle corna affilate come rasoi e agli zoccoli ferrati del gigantesco alce.

zagor affronta i falchi IV) I falconi - gli Uccelli del Lago Stinfalo: mentre quelli di Ercole (V fatica) avevano artigli, becco, ali e penne di bronzo, quelli affrontati da Zagor erano semplici, ma altrettanto letali, falconi da caccia. Entrambi gli eroi risolsero la minaccia con uno stratagemma. Zagor, stremato, usò l'astuzia: simulò l'atteggiamento di un addestratore e neutralizzò facilmente l'ultimo falcone, che si lasciò incappucciare tranquillo.

zagor affronta il cinghiale V) il cinghiale - Cinghiale d’Erimanto: quella che per Ercole fu la terza fatica per Zagor fu la quinta. In questo caso il grande cinghiale non rappresentò un ostacolo pericoloso, ma cadde subito; trafitto dalla lancia di Zagor.


zagor affronta la paura VI) la paura: nessuna relazione con le dodici fatiche di Ercole. Basileo era riuscito a preparare un gas in grado di suscitare il dubbio e il terrore in chi lo respirava. Solo la razionalità lo tirò fuori da quella che forse era la prova più insormontabile. Svanito l'effetto del gas Zagor decide che è il momento di sottrarsi al gioco di Basileo e, generata una cortina di fumo, esce dal labirinto solo per finire in bocca alla dodicesima fatica.

le tre teste di cerbero XII) Cerbero - Cerbero: completa analogia fra le prove superate dai due eroi. Zagor non dovette scendere negli inferi ma solo nei sotterranei del tempio di Basileo. Dove il folle lo attendeva per imprigionarlo nella fossa del cane a tre teste. Cerbero non fu la morte per Zagor, ma rappresentò la fine per Basileo spinto nella fossa dai suoi due attendenti.

Sarebbe curioso conoscere in che modo Basileo avesse interpretato le fatiche mancanti. Nessuno lo saprà mai...

Blizzard Gazette N°186

La follia di Basileo.
di Robert Short
"L'ego smisurato di un uomo sempre vissuto all'ombra dei miti della Grecia antica"

Basileobasileo era colui che si celava dietro le sparizioni di quegli uomini possenti che sarebbero diventati i suoi campioni e che avrebbero tradito le sue aspettative incontrando la morte nel suo osceno labirinto.
Il Dr. Sharky, questo il suo vero nome, era un archeologo americano con una mania parossistica per l'antica Grecia, i suoi meravigliosi tesori e la sorprendente cultura.
Ottenuti dei fondi per studiare l'acropoli di Atene indirizzò di nascosto i suoi interessi verso il monte Olimpo. Il Monte Olimpo. La dimora degli dei greci. C'era un fondo di realtà, come usualmente dietro ogni leggenda? Di questo Basileo ne era convinto e voleva riportare alla luce la dimora degli dei.
Egli in un certo senso era nel giusto, tanto che trovò una tomba colma di incredibili ricchezze alla falde del monte.
I tesori sepolti fecero di lui un uomo ricchissimo e da quel giorno, tornato in America, non fece altro che realizzare il suo olimpo personale. E come un nuovo Zeus si applicò per creare quelle chimere delle quali era ricca la mitologia greca.

Nonzagor vede il laboratorio di basileo so da dove gli venissero le conoscenze scientifiche, ma i risultati furono stupefacenti. Ironia della sorte la sua più grande creazione sarebbe stato il suo fato.
Nel suo delirio di divinità Basileo cercava il suo campione: colui che sarebbe diventato il semidio immortale che avrebbe guidato il suo esercito di mostri mitologici.
E' impossibile sapere quanti uomini furono sacrificati per quel sogno; noi conosciamo solo tre nomi: Zed Molewsky, il taglialegna, Toro Possente lo shawnee e il povero Big Hopper, il forzuto non proprio tagliato per fare l'eroe ...

Così zagor entra nel labirinto anche Zagor, ricattato con la prigionia di Cico, fu costretto a muovere i passi nel labirinto che collegava fra loro le varie prove.
Come al solito il successo di un uomo dipende anche dagli alleati che sceglie. I due complici di Basileo, che trattava come schiavi, miravano solamente al suo tesoro e non condividevano minimamente il suo delirio di onnipotenza.

Nelbasileo guarda con il canocchiale momento del suo più alto trionfo, momento nel quale avrebbe avuto ragione del suo nemico più ostico oppure avrebbe conosciuto il campione dell'umanità, con Zagor imprigionato insieme a Cerbero, conobbe il tradimento più grande.
Fu gettato nella fossa e Zagor non riuscì a strapparlo alle fauci del mostro.

Bisognacico trattiene zagor riconoscere che Zagor, comunque, non sarebbe mai uscito da lì se non ci fosse stato il piccolo messicano ad aiutarlo. Curiosamente dopo aver affrontato prove che avrebbero annientato qualsiasi essere umano era bloccato da pochi centimetri di muro.

Il paura resto è poca cosa. I due farabutti, aiutanti di Basileo, in procinto di fuggire con il tesoro, si confrontarono con un'apparizione più spaventosa di tutte le dodici prove. Lo spettro di Zagor che loro credevano sbranato da Cerbero. Eh si! nell'interpretazione del proprio fantasma Zagor è sempre insuperabile...

autori
La Montagna degli Dei di
disegni Franco
Donatelli
storia Tiziano
Sclavi
La Montagna degli Dei
scheda Vittorio Sossi