Sha-Ka-Ree palude mortale

Lo Spirito della Palude si è risvegliato e il suo emissario è il folle Unico Occhio

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Blizzard Gazette Special N° 15

Unico Occhio
di Robert Short
"Morte e rinascita di un criminale"

La palude di Sha-Ka-Ree era ritenuta sacra dagli indiani Sauk. Un'antica leggenda recitava che un pericoloso demone - lo Spirito della Palude -, albergasse nei melmosi fondali. Gli indiani si erano sempre guardati dal disturbarlo. Ma i civilizzati bianchi non credono ai demoni. La loro fede cieca nel progresso e nella scienza li rende insensibili ad ogni malìa.

Un progetto l'incubo di zagor avventato dell'ingegner Van Hamme prevedeva lo svuotamento della palude e lo sfruttamento del buon deposito di torba accumulato sul fondo. Per svuotare l'acquitrino si erano disposte alcune potenti cariche di polvere da sparo. Con completa noncuranza delle tradizioni dei Sauk. Anzi si erano già predisposti i piani di evacuazione dell'intera di tribù che avrebbe potuto ostacolare lo sfruttamento. Tutto come al solito...
Tutto come sempre nel sanguinoso cammino lungo la strada del "progresso" per l'uomo bianco. Ma allora perché un terribile incubo, un sinistro presagio, ha svegliato Zagor dal suo sonno?

Segno ancor piùmano che vede nefasto se si considera che anche lo stregone Sauk, Mano-Che-Vede, era tormentato dallo stesso incubo. Il saggio sciamano aveva già il suo bel da fare per tenere a freno la furia bellicosa di Unico Occhio, che intendeva assumere il comando dei Sauk, approfittando della debolezza del vecchio capo Scudo Nero. Immobilizzato a letto da una dolorosa ferita e schiavo del suo unico palliativo: l'alcol.
Nessuno ancora immaginava il ruolo chiave che avrebbe avuto Unico Occhio nel risveglio del demone di Sha-Ka-Ree.

Il guerriero si stava unico occhio si accorda con i trafficanti già adoperando per ricondurre i Sauk, a suo dire deboli come il loro capo, all'antico furore. Convinto di avere dalla sua parte gli dei.
Suoi interessati complici tre trafficanti che si erano impegnati a rifornirlo di armi e di whisky in cambio di una cospicua, esagerata, contropartita in oro.

In questo quadro poco rassicuranteunico occhio scalpa la sua vittima ebbe luogo l'evento che avrebbe scatenato il demone della palude contro lo Spirito con la Scure.
I tre tecnici incaricati di far saltare l'argine roccioso della palude, per consentire il deflusso delle acque, furono aggrediti da Unico Occhio e alcuni guerrieri appena dopo aver acceso la miccia. Mentre si accingeva a scalpare uno dei nemici uccisi, il Sauk, fu investito in pieno dall'esplosione e trascinato nel fondo melmoso della palude.

Colui cheunico occhio sopravvive alla tragedia riemerse non era più un uomo, anche se neanche lui ne era cosciente. Lo Spirito della Palude lo aveva scelto come emissario e aveva incanalato in lui gli incredibili poteri che possedeva. Sebbene il corpo e la pelle di Unico Occhio sembravano in disfacimento, un ben diverso mutamento stava avvenendo nascosto agli occhi di tutti. Il suo corpo diveniva sempre più potente e indistruttibile.

Con zagor abbatte unico occhioquesta nuova sicurezza, stanco di attendere oltre, non esitò ad affrontare Zagor in duello, mentre era ospite dei Sauk. Lo Spirito con la Scure dovette usare tutta la sua forza per abbatterlo con un colpo che avrebbe ucciso chiunque altro.
Zagor si allontanò, poi. Per cercare di capire il motivo per cui i bianchi volevano a tutti i costi impadronirsi di Sha-Ka-Ree. Non immaginava certo che la chiave di tutti i guai che gli sarebbero capitati da lì a poco giaceva in una tenda, all'apparenza moribondo. Il mutamento fisico di Unico Occhio che lo rendeva un avversario quasi imbattible era nulla rispetto alle nuove capacità che lo Spirito della Palude aveva fornito alla sua mente. Unico Occhio era ora in grado di controllare qualsiasi forma vegetale di Sha-Ka-Ree e, per la sua personale vendetta, scagliarla contro tutti i suoi nemici.

Blizzard Gazette Special N° 15

le insidie di Sha-Ka-Ree
di Robert Short
"la vendetta di Unico Occhio"

I tre i trafficanti vengono uccisi dall'erba del prato trafficanti in affari con Unico Occhio, Moloch, Indigo e Pitch avevano tentato di imbrogliarlo sfruttando il suo disperato bisogno di armi, indispensabili per la sua sete di guerra. Il Sauk era stato costretto ad accettare le loro richieste. Ma aveva promesso che li avrebbe uccisi appena ne avesse avuta l'occasione. Ancora non sapeva che lo Spirito della Palude gli aveva concesso la facoltà di portare a termine ogni sua vendetta.
Mentre stavano attraversando un innocuo prato con il loro carro i tre videro l'erba agitarsi, sollevarsi minacciosa e avvinghiarli in spire indistruttibili. Tutti e tre furono strangolati, impossibilitati a spezzare quei legacci di morte.

Una sortel'ingegner van hamme e il tenente craig parker migliore non era destinata alla pattuglia che scortava l'ingegner Van Hamme a controllare perché i tre tecnici incaricati di far saltare gli argini non avessero fatto ritorno. Loro erano i nemici di Sha-Ka-Ree e lo Spirito della Palude non esitò a difendersi.

La pattuglia procedette ignara della minaccia che incombeva. la pattuglia viene attaccata dalle liane Qualsiasi forma di vita vegetale che li circondava si stava tramutando in un'arma mortale. Il primo attacco fu improvviso e letale. Le liane che penzolavano al vento si animarono improvvisamente. Serrarono i colli dei soldati e un gigantesco albero divenne un osceno patibolo. A nulla servirono pistole e fucili. E coloro che erano sfuggiti a quell'orribile morte non poterono far altro che abbandonare i compagni alla loro sorte.
Fortuna che Zagor incrociò la loro strada altrimenti nessuno forse sarebbe sopravvissuto alle insidie di Sha-Ka-Ree. Aveva già rinvenuto i corpi senza vita dei tre trafficanti e il racconto di Parker lo convinse che qualcosa di incredibile stava accadendo. I vegetali di Sha-ka-ree erano animati da un irresistibile impulso omicida. Peccato che il percorso che avevano scelto li costringeva ad attraversare la foresta. Sarebbero stati in balìa di qualsiasi altro attacco. Ma neanche Zagor poteva immaginare che dietro gli assalti fosse coinvolto Unico Occhio.

La treguai rovi sputano spine era destinata a durare poco. In uno spiazzo all'apparenza sicuro, rovi e arbusti spinosi iniziarono a gonfiarsi e crescere. Le loro spine aumentarono a dimensioni spropositate. Ne seguì una pioggia di aculei che trafissero i soldati come proiettili. Molti altri persero la vita ma non c'era nulla da fare se non fuggire e portarsi fuori tiro. La foresta aveva rivelato nuovamente la sua natura mortale.
Ben altro impatto invece generò il ritrovamento dei cadaveri sul drappello di Sauk terrorizzati guidati da Unico Occhio. Lui aveva intuito in qualche modo che la foresta e la palude erano i loro più preziosi alleati e loro non sarebbero mai stati attaccati.

Immaginate cico viene avvolto dal muschiolo stato d'animo della pattuglia di Parker. Si aspettavano una nuova aggressione. I nervi iniziavano a logorarsi. Dati i precedenti, gli uomini temevano in maniera maggiore alberi e cespugli. Ma, come profeticamente suggerì Zagor, l'attacco poteva provenire da qualsiasi fonte.
Il povero Cico pensò che fosse più sicuro stare fuori dalla portata degli alberi e si inoltrò con il sergente in un tappeto di muschio che accompagnava le rive di un torrente. Ma anche il muschio si animò improvvisamente sommergendo e tirando sotto terra il sergente. Il messicano veniva sottratto alla morte da uno sforzo disperato di Zagor.

Ma lo i rami degli alberi bastonano i soldati Spirito della Palude e Unico Occhio non avevano intenzione di concedere nessun respiro agli invasori. Poco più in là ai margini della palude gli alberi stessi li attaccarono spaccando schiene e teste con i possenti rami.

Non le alghe trascinano a fondo il soldatoc'era rifugio. Anche tuffarsi nelle acque del torrente per raggiungere alcuni scogli brulli, non risparmiò nuove sorprese. I pochi scampati al massacro vennero trascinati a fondo dalle alghe che si allungarono come tentacoli per ghermirli nell'arco di un batter di ciglia. Altre vittime. Altri morti. Oltre a Zagor e Cico, rimanevano in vita il tenente, l'ingegnere e qualche soldato.

Non l'incarnazione dello spirito della palude fu la vegetazione a sferrare l'ultimo attacco ma Unico Occhio che li aveva raggiunti insieme ai suoi uomini. La foresta, che per loro era stata una trappola mortale, per lui era la compagnia di un prezioso alleato.
Il primo a cadere fu l'ingegnere e Zagor per impedire altre morti sfidò personalmente il Sauk. Ma, mentre si avvicinava, delle radici sbucarono dal terreno roccioso e lo avvilupparono per consegnarlo al loro padrone. Zagor capì che la mutazione di Unico Occhio gli consentiva di controllare l'intera Sha-Ka-Ree. Doveva ucciderlo. E in fretta. Un colpo di pistola, preciso e spietato in pieno petto privò il Sauk di ogni alito vitale.
Ma non era ancora finita. Il corpo senza vita si risollevò, lentamente. Radici, foglie, rami e viticci si fusero con esso e finalmente il vero nemico, lo spirito della palude, si mostrò. Le pallottole non avevano ragione di un corpo privo di organi vitali. La lotta era senza speranza. Poco più in là, sul margine della palude il capanno dei tecnici pieno di esplosivi, offriva una isperata scappatoia. Il coacervo di carne e fibre vegetali fu riconsegnato alla palude, frantumato in una miriade di pezzettini. unica nota positiva fu che il sacrificio dei soldati e di tutti i caduti convinse il tenente che forse era meglio che Sha-Ka-Ree restasse inviolata, affidata ai suoi custodi di sempre, i sauk; gli unici in grado di coglierne la sacralità.

Darkwood Today

il parere di un esperto
di Vittorio Sossi
"Ma le piante sono cattive?!"

Debbo dire che il famoso luca genzianella questo resoconto di Short mi ha messo i brividi in corpo. Prima che mi colga la paura di affettare una mela e vederne sgorgare copioso il sangue o essere bersagliato dalle spine delle mie piante grasse, le uniche che riesco a mantenere in vita, ho voluto rassicurarmi con il parere di un vero esperto. In mancanza del supercriminale Uomo Pianta, ridotto ad un timballo di zucchine dall'ultimo scontro con La Cosa, mi sono ricordato che in Italia abbiamo un vero super-esperto: il famoso biologo, cantante, nonché conduttore di trasmissioni televisive Luca Genzianella, al quale ho chiesto un parere:

Caro Genzianella, lei ha sentito la storia che le ho raccontato. Nella cornice di questa splendida serra dalla quale difficilmente usciremmo vivi se le piante decidessero che gli stiamo sui bulbi... Mi dice cosa ne pensa?

Ma che carrettata di baggianate. Come si può pensare che questa sinfonia di colori e profumi possa trasformarsi in un canto di morte? C'è musica nella natura. C'è armonia. Non so se lei ha mai acquistato i miei dischi...

Veramente no. Avrei voluto farlo - me ne sono guardato bene! -... Ma sono afflitto da una strana forma di sordità. Va e viene quando meno te l'aspetti e non riesco a cogliere i suoni dagli altoparlanti...

Ma non c'è problema. Ho proprio qui una chitarra. Le faccio ascoltare degli estratti dal mio ultimo LP: la linfa della vita è l'ammore

ma non si stia a disturbare. Dopotutto quello che volevo sapere l'ho saputo.

Ma no. Ma no. Per dimostrarle il mio pensiero le farò vedere quello che una buona musica può fare quando entra in sintonia con il mondo vegetale. Ci sono delle frequenze di armoniche che si accordano perfettamente con la metrica del mondo vegetale. Avrà sentito da qualche parte che le piante crescono meglio se uno le tratta con "ammore": parla, soffia sussurra... E soprattutto CANTA! Senta un po' questa!

la linfa della vita è l'ammore
il colore della vita è il verde limone dei tuoi occhi
il profumo della vita sono i tuoi piedi odor di patata interrata
il senso della vita è un geotropismo positivo...

Oh Gesù!!! Signor Genzianella mi è sembrato di vedere quella bouganvillea muoversi. E anche la dalia mi sembra un po' irrequieta.

Le piante non si muovono se non per venir da te
incontro ai tuoi seni di latte di cocco
dei quali io fremo al minimo tocco
questo picccolo grande ammore
piccolo come un fagiolo, grande come una quercia

Senta. La canzone è molto bella e SICURAMENTE appena fuori di qui, se mai mi sarà possibile, correrò a comprare il suo disco. Ma mi sembra che l'edera velenosa sia innamorata delle mie caviglie, tanto le sta stringendo. Non sarebbe meglio chiudere qui?

Tu dici!? In efetti ogni volta che canto le piante sembrano apprezzare moltissimo. Pensa che l'ultima volta per liberarmi dell'abbraccio affettuoso della Dionaea muscipula ci sono volute le cesoie di Cesira tanto non mi voleva lasciare. Ah. Quanto bene possono volerti le piante... I miei cucciolotti...

Sono riuscito ad uscire indenne. Una volta tanto. Mi chiedo se Unico Occhio sapesse cantare... Ehi cosa diavolo è questa ombra che si avvicina?! ARRRGHHH

A Luca Sardella con simpatia
autori
Palude Mortale
di
disegni Alessandro Chiarolla
storia Moreno Burattini
Sha-Ka-Ree
scheda Vittorio Sossi