Sento già i mormorii: ma che ci propina il buon Short il rifacimento di Frankenstein? Per chi ci ha presi? Mi rivolgo a voi gentili ed eruditi lettori: quelli che hanno sentito e quelli che non hanno sentito parlare del mostro creato dalla penna di Mary Shelley, l'ottima scrittrice recentemente scomparsa.
Anche se questo racconto sembra essere architettato dall'abile mente di un creatore di romanzi, se finora mi avete seguito nel resoconto delle mirabili imprese di quell'eroe che è stato Patrick Wilding, dovete sforzarvi di credere anche a quello che mi accingo a narrare!
Tutto
ebbe inizio nel rifugio nella palude quando lo sfortunato professor
Talbot sfuggì ad un ordigno messo a punto dal nostro fantasioso
amico messicano: l'angelo custode, una trappola anti-intrusi
veramente micidiale.
Forse proprio per farsi perdonare l'accoglienza non proprio calorosa,
lo Spirito con la Scure acconsentì ad accompagnare il
buffo professore fin nel territorio canadese, nella zona di Rivière
Blanche.
Il professore era alla ricerca di un idolo nel ghiaccio venerato dagli
indiani Mic Mac. In base alle sue informazioni era il corpo senza
vita e perfettamente conservato di un uomo preistorico!
La spedizione, però prese subito una brutta piega. Cico
venne catturato dai Mic Mac e Zagor, nel tentativo
di salvarlo, finì anche lui legato al palo della tortura.
E' a questo punto che Talbot rivela tutta la sua astuzia, spaventando
gli indiani con uno strumento che ancora oggi molti di noi non hanno
mai conosciuto: la Lanterna Magica.
Raccolto il mostro preistorico e trasportatolo a fatica su un carro
fra le nevi del Canada, i nostri amici vengono poi inspiegabilmente
abbandonati dal professore che scompare con il suo prezioso carico.
Zagor e Cico passano un mese e mezzo nel villaggio di
Mano Rossa e, quando ormai la primavera è alle porte,
arrivano nel Vermont, dove in un paesino di montagna vengono
coinvolti in una gigantesca rissa nel saloon e scampano all'impiccagione
solo grazie all'intervento di Poliakoff, l'unico testimone dell'omicidio
di un abitante del luogo: Doc Morlay
Poliakoff
li informa che l'assassino di Doc Morlay era un individuo di
statura e dimensioni eccezionali, per questo scambiato per il nostro
Spirito con la Scure; nel momento in cui mostra a Cico
e Zagor un ritratto dell'assassino, i nostri due amici riconoscono
il mostro preistorico sepolto nei ghiacci e recuperato, con il loro
aiuto, da Talbot.
Zagor che si sente in parte responsabile dell'accaduto, decide di fermarsi
ad indagare; non sapendo che tutti i loro discorsi erano stati ascoltati
da un misterioso individuo deforme: Ivan.
L'uomo
preistorico non tardò a fare la sua apparizione. Come i nostri
amici appresero più tardi dallo stesso Talbot, in realtà
quella specie di gigante con la faccia incartapecorita non aveva più
di qualche anno e non era certo un relitto dell'Olocene!
Talbot era sempre stato ossessionato dalla creazione e dalla
rigenerazione della vita. Grazie ai suoi studi sulla misteriosa elettricità,
un forma di forza sulla quale dalle parole di Cico non sono riuscito
a capire un granché, pensava di aver isolato l'essenza alla base
della vita.
Così, allontanato da tutti gli ambienti accademici per le sue idee rivoluzionarie, considerate blasfeme, insieme al suo deforme assistente Ivan, aveva intrapreso una serie di macabri e immorali esperimenti sui cadaveri per riportarli a camminare sulla terra.
Ma la vita sfugge ad ogni tentativo di dominio e il mostro resuscitato da Talbot era completamente incontrollabile e si era perso sepolto da una slavina. Per questo il buon professore dietro l'idolo venerato dai Mic Mac aveva intuito che potesse nascondersi la sua creatura, riportata alla luce.
>Con l'utilizzo della misteriosa elettricità, (non riesco proprio a capire cosa sia visto che in greco antico elektron vuol dire ambra), aveva riportato in vita il Molok per la seconda volta: ancora più folle e irrefrenabile tanto da uccidere due uomini senza alcun motivo.
Ivan
dal canto suo tramava i suoi oscuri piani di vendetta: nella possanza
del mostro sognava il riscatto per la sua deformità. Per questo
aveva iniziato un disperato tentativo di manipolazione della volontà
della creatura e aveva pensato bene di utilizzarla per eliminare i due
pericolosi testimoni rappresentati da Zagor e Cico. Regalò
al piccolo messicano una delle sue peggiori nottate in balìa
di una creatura che lo sovrastava per più di un metro.
Il destino nella forma del gigante verde si vendicò del povero
gobbo: Molok reso completamente folle dal fuoco lo scaraventò
a terra spezzandogli la schiena.
Zagor e Cico si precipitarono nella casa di Talbot,
che nel frattempo era stato imprigionato dal suo
assistente, per convincerlo a fuggire; ma il professore sotto il peso
delle sue azioni decise di sacrificarsi per porre finalmente fine alla
spaventosa minaccia che era diventata la sua creatura.
Padre e figlio sprofondarono orrendamente avvinghiati nel viscido abbraccio
delle sabbie mobili sotto gli occhi impotenti dei nostri due amici.
Talbot ha pagato con la morte la sua presunzione di governare
il flusso della vita
Ho una grande pecca, nella mia carriera di lettore. Non ho mai letto Frankenstein di Mary Shelley pur essendomi sciroppato non so quante versioni cinematografiche (adesso l'ho letto e ne vale la pena!). Per questo sono andato a trovare il barone Frankesteen che, nonostante abbia modificato il suo cognome, è da tutti riconosciuto come il legittimo discendente del barone Victor Frankenstein:
Doctor Frankestain...
Frankestin
Come?
Il mio nome è Frankestin
Ah. Capisco. Allora lui deve essere Aigor?!
Ci puoi scommettere!
OK. Espletate le formalità. Io sono Vittorio, fra parentesi, ma potete chiamarmi Vaittorio. Se vi fa piacere. Sono venuto a conoscenza di una storia incredibile. Un uomo sostiene di essere riuscito a rianimare un cadavere, che ha riacquisito le normali abilità fisiologiche e funzionali pur con capacità intellettive ridotte al lumicino. Secondo lei è credibile un'affermazione del genere?
Mio caro amico. Come lei avrebbe potuto sapere se avesse seguito UNA SOLA lezione di quelle che tengo all'ateneo, (non seguivo mai all'università figuriamoci se mi sciroppavo le lezioni di Frankestin), la scienza ha ottenuto un discreto successo nella riproduzione di singole cellule staminali, possiamo dire che sta espandendo le frontiere della coltura tissutale, può riuscire a clonare un essere umano, ma da qui a rianimare la carne morta il passo è troppo lungo.
Mi scusi dottore ma allora il lavoro di suo nonno?
Il lavoro di mio nonno. E'. MERDA. Non... E'... Possibile... Rianimare una carne da cui sia svanito l'alito vitale!
Dovrebbe vedere certi pezzi di filetto dal macellaio!
Stai zitto Aigor!
Dottore non si alteri e soprattutto non litighi con il suo assistente, (non conosco l'ammontare del suo stipendio ma è sempre troppo poco!). Frau Blucker le ha forse dato finalmente l'orzata? (eh eh eh) Mi aveva accennato che mi avrebbe mostrato il laboratorio segreto di suo nonno...
Certo. Segua i miei passi e si aiuti con questo... (mi porge un bastone che sarebbe troppo basso persino per Pupo). Ecco siamo quasi arrivati...
Dottore non si vede un tubo! Oh. Un attimo qui c'è una candela... SGRAAANGH Dottore. Dov'è finito?
Rimetta... A... Posto... La... Candela!
Porca miseria. Me ne ero completamente scordato. Mi sa che il dottore soffrirà di orchite per un po'... Ah. Eccoci arrivati.
Ecco. Questo è il laboratorio di mio nonno. Povero, vecchio, stolto, illuso. Come si può valicare il confine fra la vita e la morte. Come si può sfidare il naturale corso delle cose!?. Anche la scienza non ha tutte le risposte...
Dottore. Cos'è questa musica? Sembra un violino... E che fine ha fatto Aigor?
Chi?
Aigor.
Aigor? Vorrà dire Igor!
Si volevo dire Igor, Frankestain!
Frankestin! Voleva dire Igor?
OK. Stop. Fermiamoci qui. Credo che le sue risposte e il suo pensiero siano stati abbastanza chiari. Le porgo la mano e ci salutiamo senza rancori dimenticando le nostre incomprensioni, (meglio uscire in fretta da questa succursale di un manicomio...)
Va bene. Caro allievo. Le auguro buona fortuna in questa sua ricerca insensata. E non creda a tutto quello che legge!
Dottore non ha la mano un po' fredda? E poi che mani grandi che ha! E quanto è alto! (ma siamo sicuri che sia il dottor Frankestin?) Addio. Io me ne vado.
Sono fuori dal portone. Sotto gli enormi battenti c'è un indirizzo internet molto interessante: bel sito su Frankenstein Junior
Ah. Dimenticavo. Prima di andarmene ho sempre sognato di fare questo:
FRAU BLUCKEEEER!
Hiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...
eh eh eh...
immagini tratte dal sito su frankenstein junior il cui indirizzo è riportato nel testo di una confessione di Castelli sulla posta di Tuttozagor - di
cui ho solo tre numeri- di quanto fosse difficile scrivere storie sullo
spirito con la scure. Il creatore di Martin Mystere si autocommiserava
affermando di aver scritto le tre storie più brutte dello Spirito con
la Scure: ironicamente La Fortezza di Smirnoff secondo Nolitta,
Fantasmi secondo i lettori (in base al mitico e unico
referendum), e il ritorno di Guitar Jim secondo se stesso.
Sinceramente queste storie a me sono tutte piaciute e La Fortezza
di Smirnoff è una di quelle che ricordo con maggior piacere,
forse perché mi piacciono le storie di trabocchetti, trappole
e rapine.
Piuttosto le boiate autentiche sono altre: quali Piccoli Assassini
e la Minaccia Verde. La prima una rivisitazione dei film che
imperversavano in quel periodo sui piranhas, nonché su piovre
e altri poveri animali sulla scia del capolavoro di Spielberg Lo
Squalo.
La seconda un vero e proprio B movie di fantascienza anni '50 con una
pianta assassina dotata di un abnorme istinto di sopravvivenza che ricorda
tanto, ma proprio tanto, una storia di Tex con El Morisco che era un
autentico capolavoro.
Tornando a Molok è una delle prime storie di Zagor
che ho letto e devo ringraziare Bignotti per la splendida caratterizzazione
del mostro: un Frankenstein con il volto incartapecorito della
Mummia. Non lo dimenticherò mai. Del resto la storia finisce
un po' come una mummia degli anni 60 (con Peter Cushing) sprofondando
tristemente nelle avvolgenti sabbie mobili, (è possibile che
ci siano sabbie mobili nel Vermont?).
A mio parere la parte più curiosa della storia è l'inizio
tipicamente Martinmysteriano con il professor Talbot che va a
trovare Zagor al rifugio nella palude, (supera indenne il percorso
dei teschi ma finisce nel marchingegno ideato da Cico), gli racconta
la storia dell'uomo preistorico e Zagor stuzzicato nella curiosità
abbandona baracca e burattini per un viaggio che poteva durare dei mesi.
Castelli sembra ossessionato da Frankenstein tanto che in una
originale storia di Martin Mystere rivisiterà di nuovo il mostro
creato da Mary Shelley.
Molok di | |
disegni | Franco Bignotti |
storia | Alfredo Castelli |
Molok | |
scheda | Vittorio Sossi |