il fante di picche

Il Fante di Picche

(Albert Allyson)

Qual'è il vero volto del fante?


 
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Corbin Bulletin N° 46

E sono quattro!
di Robert Short
"Cosa fa l'illustre sceriffo..."

la cittadina di corbin Stillman per arrestare l'inafferabile criminale che si è macchiato di quattro delitti?
Chi è il misterioso assassino che si nasconde fra le nostre case e che si firma, beffardo, con una carta da gioco? Dopo tutti gli sforzi fatti per conquistarci questa piccola fetta di paradiso, dopo tutti i sacrifici, dobbiamo vivere nella paura?
E intanto l'assassino, che si nasconde dietro lo pseudonimo di Fante di Picche, ha colpito ancora. La diligenza per Maryville è stata assaltata dal losco individuo, camuffato da Dolbin, il conducente. Il pover'uomo è stato ritrovato con il cranio fracassato più tardi nella stalla, dal maniscalco.
Finirà mai quest'incubo?

Un anno e mezzo di rapine e furti, a banche e diligenze, ma anche a privati cittadini tanto che molti di noi hanno paura persino di uscire di casa. E poi due sono i particolari più inquietanti dell'operato di questo individuo spietato: è certamente uno di noi, uno di Corbin e inoltre la sua abilità trasformista non sembra avere limiti, al punto che nessuno di noi può essere sicuro che la persona che ha davanti sia proprio l'amico che frequenta da anni o il conoscente che saluta tutti i giorni.
Perchè lo sceriffo non agisce? L'inettitudine di quest'uomo nel quale noi abbiamo riposto la nostra fiducia votandolo come tutore della legge, dobbiamo essere noi a pagarla?
Cerchiamo di fare qualcosa anche noi: non abbiate timore a informarci di vostri sospetti; ogni particolare, anche il più insignificante, potrebbe mettere alle corde lo spietato assassino.



Corbin Bulletin N° 47


Incredibile!
di Orson Wells
"L'inettitudine di Stillman ..."

non finirà mai di sorprenderci. Cosa ha combinato il nostro amabile tutore della legge? Ha pensato di farsi togliere le castgane dal fuoco da un individuo di passaggio amico di Mesevic, il taglialegna, che lo considera un uomo dalle straordinarie capacità. Questo tizio dal nome impronunciabile, Zordac o Zagor, dopo essere rimasto coinvolto in una rissa è stato praticamente costretto da Stillman a svolgere delle indagini personali.
Il nostro amato sceriffo ha pensato bene di arrestare e tenere rinchiuso il pard di questo Zagor, un innocuo messicano, con la ridicola accusa di essere il Fante di Picche, fino alla cattura del vero assassino.una gigantesca rissa
E tutto quello che ha saputo fare finora questo superuomo è stato mettere nei guai il povero Drunken Billy che si travestitva per farsi una bevuta in santa pace all'insaputa di quella megera della moglie... Ora io mi chiedo cosa abbiamo fatto di male per avere un siffatto tutore della legge? L'unica consolazione è che Zagor ha promesso un bel paio di occhi neri al nostro Stillman: c'è solo da augurarsi che mantenga la promessa. Il vostro Orson Wells

Blizzard Witnesses N° 48

Brancolai nel buio
di Robert Short
"Nero come i miei occhi..."

dopo il trattamento che mi aveva riservato quel demonio di Zagor.
lo sceriffo stillman dopo il trattamentolo sceriffo stillmanBuio pesto, questo è quello che riuscivo a vedere nella dannata faccenda del Fante di Picche.
E anche se Zagor alla fine mi diede quello che aveva promesso cioè un bel paio di pugni sugli occhi devo comunque ringraziarlo. Gli attacchi della stampa, di quell'unico giornalista che scriveva su quel foglio che aveva l'ardire di chiamare Corbin Bulletin, cessarono dopo che Zagor consegnò alla giustizia Albert Allyson: il Fante di Picche.

Credoallyson sotto le mentite spoglie del vecchio joe che conosca già gli eventi che portarono alla "assunzione" di Zagor quindi mi limiterò a quanto fu difficile anche per un uomo delle sue qualità catturare quel geniale quanto spietato trasformista.
Sapevo ovviamente che il piccolo messicano era l'ultima persona sospettabile di essere il Fante di Picche ma decisi di sfruttare l'abilità di Zagor del quale Mesevic aveva detto meraviglie.
Ma, ahimè, anche il superuomo dovette soccombere, inizialmente, alla diabolica scaltrezza di Allyson.
Infatti quando il delinquente lo incontrò travestito dal sottoscritto, mentre trafugava l'oro che io dovevo portare dalla banca alla posta della diligenza per Maryville, non sospettò minimamente; fortuna volle che lo spietato criminale si limitò a tramortirlo: si pentì presto di averlo sottovalutato.

il covo del fante di picche Ma l'omicidio di Mesevic, che aveva scoperto il covo e il camuffamento con il quale Allyson si aggirava per il paese, il povero vecchio Joe, scatenò la furia del giustiziere dalla casacca rossa.

Lela cruenta morte di mesevic ultime parole di Mesevic, che raccolse proprio Zagor, lo indirizzarono verso il vecchio mulino.
Ma la furia lo aveva reso imprudente e lo Spirito con la Scure fu sopraffatto di nuovo dal Fante, legato in una scomoda posizione, destinato a fare la fine del topo, annegando nel covo del suo nemico.
Fu solo grazie alla sua rabbia che riuscì a liberarsi proprio in tempo per sventare l'ultimo colpo dell'inafferabile assassino.

Allysonzagor appeso come un salame si era spacciato per John Douglas un facoltoso commerciante di legname ed era riuscito ad impadronirsi degli ultimi cinquemila dollari rimasti per soddisfare la sua folle vendetta.




Zagor il vero volto del fante mi consegnò il Fante e io gli riconsegnai il piccolo messicano che nel frattempo aveva dilapidato tutti i miei risparmi. nonostante questo e nonostante gli occhi pesti devo a Zagor se sono ancora lo sceriffo di Corbin dopo tutto questo tempo.

Blizzard witnesses

Un'esperienza infamante
di Vittorio Sossi
"Stava andando tutto bene!"

Stavamo cico perplesso tornarndo a Darkwood, finalmente dopo tutto quello che avevamo passato dalla Strega Rossa alla triste vicenda di Manetola, ci fermiamo a Corbin per una sosta, incontriamo il povero Mesevic e ci scappa anche un pranzo coi fiocchi, quando mi viene quella stupida idea della partita a carte.
La sfortuna, caramba y carambita, mi ha sempre perseguitato, capisci un uomo delle mie qualità... in qualsiasi altra circostanza avrei occupato una posizione di rilievo nella società...
Così fra tutte le dannate carte che possono mancare in un mazzo- ne manca sempre qualcuna quando uno si siede per giocare- mi tocca porprio il fante di picche: un putiferio. Mi volevano impiccare!

Poi la tranquilla cena preludio alla rissacico sfida la fortuna quando tutto sembrava risolto con le garanzie di Mesevic, lo sceriffo se ne uscì con la sua bella pensata: tenermi in galera fino a che Zagor non avesse acciuffato il vero criminale.
Si, lo so, non è la prima volta che finisco in galera ma questa volta è stata un vero e proprio sopruso!
Per di più la faccenda minacciava di andare per le lunghe: Zagor è un uomo di azione e senza il mio aiuto si districa male in queste faccende ingarbugliate.

Mi zagor tramortito dal fante sotto le spoglie dello sceriffo stillman sembra di ricordare che quel farabutto l'ha menato per il naso più volte prima che lui riuscisse a mettergli il sale sulla coda. E nel frattempo io in cella a patire la fame sotto quell'aguzzino di sceriffo.



una delle portate che hanno dilapidato i risparmi dello sceriffo Penso che sia merito delle mie preghiere alla Vergine del Pilar se Zagor è riuscito poi a catturare quell'Albert Allyson. Se la caccia si fosse protratta più a lungo credo proprio che avrebbe trovato all'apertura della cella un segaligno come Digging Bill al posto del suo Pancione messicano!

Darkwood Today

Perchè il fante
di Vittorio Sossi

Perchè ho deciso di includere il Fante di Picche nella lista dei nemici di Zagor su queste pagine?
In genere faccio delle pagine sui personaggi solo quando appaiono più volte nelle avventure dello Spirito con la Scure: un modo per legare fra loro le varie storie dell'epopea zagoriana.
Ho contravvenuto con il Fante di Picche perchè è una delle prime storie di Zagor che ho letto e che ricordo con più piacere: (l'uomo lupo, odissea americana e il mostro della laguna sono le altre). Le prime storie, spesso incomplete in quanto trafugavo gli albi dalle case dei miei zii, (avevo solo 7 o 8 anni). A quel tempo, leggevo per lo più Topolino, e gli eroi Marvel ma avevo una predilezione per il mondo fantastico e spesso orrorifico di Zagor e del Piccolo Ranger.
Negli anni settanta mi affascinavano i trasformisti: erano i tempi dei noir, di Fantomas ed Arsenio Lupin: l'idea di avere di fronte una persona che non è quella che si crede è veramente spiazzante. E poi anche adesso rileggendola è veramente una bella storia. Suspence, vendetta, mistero, una caccia spietata, e una buona dose di violenza e di umorismo.
Che dire poi dell'omicidio del buon Mesevic che crolla crivellato di colpi e viene trascinato dal fiume nell'ultimo disperato abbraccio del suo amico Zagor; ho sperato che si salvasse fino all'ultimo.
Ricordo una sequenza così prolungatamente straziante solo nell'omicidio di Malone ne "Gli Intoccabili" di De Palma. Nolitta è un maestro nel farci amare in poche vignette, personaggi che poi finisce sempre per assassinare brutalmente. ( mi ricorda un po' Steven King, il cattivo muore. Ma chi dei buoni riesce a portare la pelle a casa?)
E l'assassino che fino a che non viene smascherato per rivelare un'insulsa faccina con due baffetti si muove con assoluto predominio.
Di quei tempi ricordo una storia del Piccolo Ranger, nella quale oltre ad un temibile e spietato trasformista, Farley Finnegan, (in ogni cosa che faceva compariva sempre una lettera F), c'era tutta una serie di trappole e trabocchetti che rendevano l'avventura particolarmente gustosa.

opinioni
dati
Un Punto di Vista
Il Fante di Picche di
disegni Gallieno Ferri
storia Guido Nolitta
Il Fante di Picche
scheda Vittorio Sossi