Stillman per
arrestare l'inafferabile criminale che si è macchiato di quattro delitti?
Chi
è il misterioso assassino che si nasconde fra le nostre case e che
si firma, beffardo, con una carta da gioco? Dopo tutti gli sforzi
fatti per conquistarci questa piccola fetta di paradiso, dopo tutti
i sacrifici, dobbiamo vivere nella paura?
E intanto l'assassino, che si nasconde dietro lo pseudonimo di Fante
di Picche, ha colpito ancora. La diligenza per Maryville
è stata assaltata dal losco individuo, camuffato da Dolbin,
il conducente. Il pover'uomo è stato ritrovato con il cranio fracassato
più tardi nella stalla, dal maniscalco.
Finirà mai quest'incubo?
Un anno e mezzo di rapine e furti, a banche e diligenze, ma anche
a privati cittadini tanto che molti di noi hanno paura persino di
uscire di casa. E poi due sono i particolari più inquietanti dell'operato
di questo individuo spietato: è certamente uno di noi, uno di Corbin
e inoltre la sua abilità trasformista non sembra avere limiti, al
punto che nessuno di noi può essere sicuro che la persona che ha davanti
sia proprio l'amico che frequenta da anni o il conoscente che saluta
tutti i giorni.
Perchè lo sceriffo non agisce? L'inettitudine di quest'uomo nel quale
noi abbiamo riposto la nostra fiducia votandolo come tutore della
legge, dobbiamo essere noi a pagarla?
Cerchiamo di fare qualcosa anche noi: non abbiate timore a informarci
di vostri sospetti; ogni particolare, anche il più insignificante,
potrebbe mettere alle corde lo spietato assassino.
non finirà mai di sorprenderci.
Cosa ha combinato il nostro amabile tutore della legge? Ha pensato
di farsi togliere le castgane dal fuoco da un individuo di passaggio
amico di Mesevic, il taglialegna, che lo considera un uomo
dalle straordinarie capacità. Questo tizio dal nome impronunciabile,
Zordac o Zagor, dopo essere rimasto coinvolto in una
rissa è stato praticamente costretto da Stillman a svolgere
delle indagini personali.
Il nostro amato sceriffo ha pensato bene di arrestare e tenere rinchiuso
il pard di questo Zagor, un innocuo messicano, con la ridicola accusa
di essere il Fante di Picche, fino alla cattura del vero assassino.
E tutto quello che ha saputo fare finora questo superuomo è stato
mettere nei guai il povero Drunken Billy che si travestitva
per farsi una bevuta in santa pace all'insaputa di quella megera della
moglie... Ora io mi chiedo cosa abbiamo fatto di male per avere un
siffatto tutore della legge? L'unica consolazione è che Zagor
ha promesso un bel paio di occhi neri al nostro Stillman: c'è
solo da augurarsi che mantenga la promessa. Il vostro Orson Wells
dopo il trattamento
che mi aveva riservato quel demonio di Zagor.
Buio
pesto, questo è quello che riuscivo a vedere nella dannata faccenda
del Fante di Picche.
E anche se Zagor alla fine mi diede quello che aveva promesso
cioè un bel paio di pugni sugli occhi devo comunque ringraziarlo.
Gli attacchi della stampa, di quell'unico giornalista che scriveva
su quel foglio che aveva l'ardire di chiamare Corbin Bulletin,
cessarono dopo che Zagor consegnò alla giustizia Albert Allyson:
il Fante di Picche.
Credo che conosca già gli eventi che portarono alla "assunzione" di Zagor
quindi mi limiterò a quanto fu difficile anche per un uomo delle sue
qualità catturare quel geniale quanto spietato trasformista.
Sapevo ovviamente che il piccolo messicano era l'ultima persona sospettabile
di essere il Fante di Picche ma decisi di sfruttare l'abilità
di Zagor del quale Mesevic aveva detto meraviglie.
Ma, ahimè, anche il superuomo dovette soccombere, inizialmente, alla
diabolica scaltrezza di Allyson.
Infatti quando il delinquente lo incontrò travestito dal sottoscritto,
mentre trafugava l'oro che io dovevo portare dalla banca alla posta
della diligenza per Maryville, non sospettò minimamente; fortuna
volle che lo spietato criminale si limitò a tramortirlo: si pentì
presto di averlo sottovalutato.
Ma l'omicidio di Mesevic, che aveva scoperto il covo e il camuffamento con il quale Allyson si aggirava per il paese, il povero vecchio Joe, scatenò la furia del giustiziere dalla casacca rossa.
Le
ultime parole di Mesevic, che raccolse proprio Zagor,
lo indirizzarono verso il vecchio mulino.
Ma la furia lo aveva reso imprudente e lo Spirito con la Scure fu
sopraffatto di nuovo dal Fante, legato in una scomoda posizione, destinato
a fare la fine del topo, annegando nel covo del suo nemico.
Fu solo grazie alla sua rabbia che riuscì a liberarsi proprio in tempo
per sventare l'ultimo colpo dell'inafferabile assassino.
Allyson si era spacciato per John Douglas un facoltoso commerciante di legname ed era riuscito ad impadronirsi degli ultimi cinquemila dollari rimasti per soddisfare la sua folle vendetta.
Zagor mi consegnò il Fante e io gli riconsegnai il piccolo messicano che nel frattempo aveva dilapidato tutti i miei risparmi. nonostante questo e nonostante gli occhi pesti devo a Zagor se sono ancora lo sceriffo di Corbin dopo tutto questo tempo.
Stavamo
tornarndo a Darkwood, finalmente dopo tutto quello che
avevamo passato dalla Strega Rossa alla triste vicenda di Manetola,
ci fermiamo a Corbin per una sosta, incontriamo il povero Mesevic
e ci scappa anche un pranzo coi fiocchi, quando mi viene quella stupida
idea della partita a carte.
La sfortuna, caramba y carambita, mi ha sempre perseguitato, capisci
un uomo delle mie qualità... in qualsiasi altra circostanza avrei occupato
una posizione di rilievo nella società...
Così fra tutte le dannate carte che possono mancare in un mazzo- ne
manca sempre qualcuna quando uno si siede per giocare- mi tocca porprio
il fante di picche: un putiferio. Mi volevano impiccare!
Poi
quando tutto sembrava risolto con le garanzie di Mesevic, lo
sceriffo se ne uscì con la sua bella pensata: tenermi in galera fino
a che Zagor non avesse acciuffato il vero criminale.
Si, lo so, non è la prima volta che finisco in galera ma questa volta
è stata un vero e proprio sopruso!
Per di più la faccenda minacciava di andare per le lunghe: Zagor è un
uomo di azione e senza il mio aiuto si districa male in queste faccende
ingarbugliate.
Mi sembra di ricordare che quel farabutto l'ha menato per il naso più volte prima che lui riuscisse a mettergli il sale sulla coda. E nel frattempo io in cella a patire la fame sotto quell'aguzzino di sceriffo.
Penso che sia merito delle mie preghiere alla Vergine del Pilar se Zagor è riuscito poi a catturare quell'Albert Allyson. Se la caccia si fosse protratta più a lungo credo proprio che avrebbe trovato all'apertura della cella un segaligno come Digging Bill al posto del suo Pancione messicano!
Perchè ho deciso di includere
il Fante di Picche nella lista dei nemici di Zagor su queste pagine?
In genere faccio delle pagine sui personaggi solo quando appaiono
più volte nelle avventure dello Spirito con la Scure: un modo per
legare fra loro le varie storie dell'epopea zagoriana.
Ho contravvenuto con il Fante di Picche perchè è una delle
prime storie di Zagor che ho letto e che ricordo con più piacere:
(l'uomo lupo, odissea americana e il mostro della
laguna sono le altre). Le prime storie, spesso incomplete in quanto
trafugavo gli albi dalle case dei miei zii, (avevo solo 7 o 8 anni).
A quel tempo, leggevo per lo più Topolino, e gli eroi Marvel
ma avevo una predilezione per il mondo fantastico e spesso orrorifico
di Zagor e del Piccolo Ranger.
Negli anni settanta mi affascinavano i trasformisti: erano i tempi
dei noir, di Fantomas ed Arsenio Lupin: l'idea di avere
di fronte una persona che non è quella che si crede è veramente spiazzante.
E poi anche adesso rileggendola è veramente una bella storia. Suspence,
vendetta, mistero, una caccia spietata, e una buona dose di violenza
e di umorismo.
Che dire poi dell'omicidio del buon Mesevic che crolla crivellato
di colpi e viene trascinato dal fiume nell'ultimo disperato abbraccio
del suo amico Zagor; ho sperato che si salvasse fino all'ultimo.
Ricordo una sequenza così prolungatamente straziante solo nell'omicidio
di Malone ne "Gli Intoccabili" di De Palma. Nolitta
è un maestro nel farci amare in poche vignette, personaggi che poi
finisce sempre per assassinare brutalmente. ( mi ricorda un po' Steven
King, il cattivo muore. Ma chi dei buoni riesce a portare la pelle
a casa?)
E l'assassino che fino a che non viene smascherato per rivelare un'insulsa
faccina con due baffetti si muove con assoluto predominio.
Di quei tempi ricordo una storia del Piccolo Ranger, nella
quale oltre ad un temibile e spietato trasformista, Farley Finnegan,
(in ogni cosa che faceva compariva sempre una lettera F), c'era tutta
una serie di trappole e trabocchetti che rendevano l'avventura particolarmente
gustosa.
Il Fante di Picche di | |
disegni | Gallieno Ferri |
storia | Guido Nolitta |
Il Fante di Picche | |
scheda | Vittorio Sossi |