One Eyed Jack è stato una spina nel
fianco dello Spirito con la Scure in molte occasioni.
Un individuo senza scrupoli dotato di un fisico granitico che nel
corpo a corpo ha spesso messo in difficoltà l'abilità
di Zagor.
Sottovalutato sin dal primo incontro dal giovane giustiziere di Darkwood,
che, nonostante fosse stato colpito a tradimento, lo lasciò
andare insieme allo sfortunato Happy Lou.
Probabilmente il nostro eroe nello scrutare l'anima nera di Jack
aveva scelto l'occhio sbagliato!
Dovette ben presto pentirsi della sua magnanimità.
Quando le strade dei due si incrociarono di nuovo, nella vicenda dei
disertori dell'avamposto senza nome, fu ad un passo da un'orrenda
morte salvato solo dall'intervento dell'esercito.
Quella volta Jack, che allora si faceva chiamare il gufo,
era scomparso nel crollo della miniera che stava sfruttando con la
complicità dei disertori.
Quella delle miniere si rivelò una fissazione fatale per il
bandito.
Nel terzo e ultimo incontro con il nostro eroe One Eyed Jack,
circondato da un manipolo di individui senza scrupoli aveva schiavizzato
una tribù di Abenaki per sfruttare un ricco filone d'oro:
finì stroncato da un diretto colpo di scure di Zagor.
In certi casi, come è successo per Bimbo Sullivan, la
gente non sembra poter fare altro che peggiorare...
Il successo in una attività lecita o illecita che
sia spesso dipende dai propri collaboratori. One Eyed Jack
questo l'aveva capito: dopo il gruppo di disperati responsabili del
suo primo fallimento, ha cercato di assoldare di volta in volta individui
sempre più spietati e determinati.
Se alla fine gli è andata male è solo merito dell'abilità di Zagor
Happy Lou: scalcinato pistolero menagramo. Maniaco dei feticci e dei portafortuna: non ne ha portata molta al povero Jack nel corso della sua prima avventura.
Smart: Baro di professione ricercato in molte contee. Meno abile nella lotta e nella custodia dei prigionieri. Fa fuggire Cico e Zagor.
Slim: Ragazzo di belle speranze particolarmente adatto nel ruolo di palo. Controlla molto bene le strade...se la cava meno bene con le incursioni aeree.
Ontaka: fiero e scaltro capo dei Redsnakes un gruppo di predoni al servizio di Jack. Non si lascia ingannare da Zagor e lo smaschera nel suo tentativo di infiltrarsi fra i disertori.
Foster: braccio destro del gufo e organizzatore della rete di disertori. Morirà ucciso per errore da Jack durante un corpo a corpo con Zagor.
Bomb: bruto senza cervello, è il capo dei guardiani della miniera che tengono prigionieri gli Abenaki. Mazzolato in una furiosa zuffa con Zagor, morirà crivellato di colpi durante l'assalto alla miniera.
Stick: la mente dietro lo sfruttamento della miniera insanguinata. Incontra One Eyed Jack in prigione e con lui architetta il piano di evasione e la cattura degli Abenaki. Sarà abbandonato dai suoi complici e perirà nella rocambolesca fuga.
Il
Pequot: enigmatico e lungimirante indiano. é il primo ad
accorgersi della idiosincrasia di Jack per Zagor e a subodorare la sconfitta.
Verrà apparentemente ucciso da uno dei Passamaquoddy corsi
in aiuto dello Spirito con la Scure.
Ma tornerà...
Per saperne di più sulla personalità di One Eyed Jack sono andato a visitare i due frati della Casa nel Cielo che due volte su tre sono stati coinvolti nelle tresche del criminale:
frate Serafino e frate Gelsomino il Signore sia con voi
e con il tuo spirito figliuolo
Pensavo di dovermi arrampicare sulla casa del cielo per parlarvi: come mai avete abbandonato il vostro eremo?
Durante quell'orribile storia della miniera insanguinata
ci siamo resi conto che la nostra missione non poteva limitarsi alla
meditazione. Le tribù indiane necessitano di costante aiuto
e di protezione. Non è vero Gelsomino?
Sicuramente Serafino! La nostra missione è stare vicino ai bisognosi nelle circostanze tristi e in quelle allegre - quei succulenti banchetti -
Cosa mi potete dire di One Eyed Jack?
Jack era una pecorella smarrita che adesso è tornata dal suo pastore. Nonostante le nefandezze di cui si è macchiata la sua anima confido nella misericordia di Dio. Era un uomo spietato che col passare degli anni si era indurito invece di ammorbidirsi, anche se sono convinto che se avessimo potuto parlare con lui avremmo potuto salvare la sua anima. Non è vero Gelsomino?
Scusa Serafino, ma se non c'erano riusciti i pugni di Zagor a redimere
quel furfante...
A proposito di Zagor...
Rispondo io Serafino! Zagor era un fulmine,
un vero angelo vendicatore disceso dal cielo. Doveva vedere
che sventole che menava! Senza di lui non so cosa sarebbe stato dei
poveri Abenaki catturati da quei malfattori non timorati di
Dio.
Gelsomino non lasciarti trasportare... Lo deve scusare. Il mio confratello
è ancora sensibile al fascino della violenza... e a quello della
buona cucina come si può evincere dalla sua figura.
Zagor era un uomo eccezionale che ha fatto molto per cercare di convincere
gli uomini di Darkwood, di qualsiasi colore, a convivere in
pace. Ora la sua scomparsa, temo, sia il presagio di tempi peggiori...
Che fine ha fatto Smart Eel?
Che ragazzo eccezionale, che coraggio che forza, avrei voluto
averla io tutta quell'energia...
Gelsomino non divagare. Il nostro Smart Eel è ora il capo degli Abenaki
e dobbiamo sudare sette camice per trattenerlo di fronte alla prepotenza
dei bianchi. Ma è un uomo saggio ora. Sa che una guerra significherebbe
la fine del suo popolo...
Grazie fratelli per avermi concesso un po' del vostro prezioso tempo.
Grazie a te che ci hai concesso di rinvigorire la memoria di un uomo eccezionale
Tutto è cominciato, al solito, per causa di Cico. Invitati a forte Morgan per assistere al rovinoso volo di quello che diventerà uno dei loro più grandi amici, Icaro la Plume; il simpatico messicano non trovò nulla di meglio da fare che andare alla deriva con la mongolfiera del barone.
Di tanti posti su cui atterrare Cico, dopo mille peripezie, rovinò
nel covo dove One Eyed Jack e altri scalcinati banditi stavano
tramando un colpo in banca.
Zagor e la Plume alla ricerca del loro amico caddero nell'imboscata
tesa dai quattro.
Fu in quel frangente che l'acume criminale di Jack si mise in moto.
Costrinse il barone a riparare la mongolfiera e a guidarla fino alla
Casa nel Cielo, un monastero su un picco altrimenti inaccessibile,
per impadronirsi della corona di diamanti custodita nell'eremo da due
monaci Serafino e Gelsomino.
Purtroppo per il povero furfante dall'occhio di vetro, Zagor
si liberò facilmente dei suoi carcerieri e lo precedette scalando
il picco.
Travestito
da monaco si liberò facilmente di Happy Lou, ma sottovalutò
il granitico Jack.
Fortunatamente l'intervento del barone la Plume gli diede la
possibilità si sorprendere il coriaceo bandito.
Solo dopo una serie di imprevisti di volo che costrinsero i nostri a
liberarsi di Jack e Happy Lou gettandoli in un lago e
a ritrovarsi catturati da una tribù di Honiasont, che
bruciarono la mongolfiera, Zagor, Cico e la Plume
riuscirono a far ritorno a forte Morgan.
Il
povero Cico, derubato da due truffatori di una partita di
pellicce chiede aiuto a due soldati, i quali, per tutta risposta, si
limitano a rubargli pure la canoa.
Zagor decide di chiedere spiegazione al comandante di Fort
Winter, il colonnello Brent, che gli riferisce che nell'avamposto
N°11, una caserma punitiva comandata dal capitano Warren,
si verificano continui casi di diserzione. Zagor decide di aiutare
i due ufficiali: lui e Cico si presentano all'avamposto sotto le mentite
spoglie di Zagrosky e Martinez.
Qui non perde tempo nel creare tafferugli e mettersi in luce come un
pessimo elemento soprattutto a spese del povero sergente Cannon,
un individuo dispotico e prevaricatore, che grazie alla segnalazione
dello Spirito con la Scure viene degradato al rango di soldato
semplice.
Il risultato di tanti sforzi non tarda ad arrivare: Zagor viene
contattato da un soldato che lo invita a disertare e a raggiungere l'Avamposto
senza Nome: la meta di tutti i fuggitivi.
Durante il cammino per l'avamposto i due fingono la morte di Cico
che torna indietro per guidare i soldati del capitano Warren.
Subito
dopo, lo Spirito con la Scure viene contattato da Ontaka
e i suoi Redsnakes che lo conducono alla meta. Nell'Avamposto
senza Nome i disertori lavorano ad un ricco filone d'oro agli ordini
del fantomatico Gufo.
Tutto sembra filare per il meglio ma due brutte sorprese attendono l'infiltrato.
La prima è che Ontaka non ha bevuto la morte di Martinez
e ha scavato nella tomba vuota. La seconda che il Gufo non è
altri che One Eyed Jack.
Così Zagor si ritrova prigioniero e riesce a liberarsi solo grazie all'arrivo dei soldati del capitano Warren, prima di vedere il Gufo scomparire nel crollo della miniera, durante uno scontro a fuoco.
Il
rifugio nella palude viene distrutto dal solito fragoroso atterraggio
di Icaro la Plume che porta un passeggero, frate Serafino
e un clandestino, frate Gelsomino.
I due religiosi sono corsi da Zagor per via di un fatto gravissimo;
la tribù degli Abenaki di Smart Eel, un coraggioso
ragazzo, è stata catturata da individui senza scrupoli che hanno
imprigionato donne e bambini e costretto così i guerrieri a lavorare
in una miniera d'oro.
Zagor
e Smart Eel cercano con scarso successo di liberare
gli ostaggi ma lo Spirito con la Scure, ferito, venne catturato.
Un'amara sorpresa lo attende: il capo dell' organizzazione non è
altri che One Eyed Jack sopravvissuto al loro precedente scontro
e, se possibile, ancora più avvelenato e privo di scrupoli.
Il bandito monocolo non perde tempo e costringe Zagor a tuffarsi
in un baratro che costeggia la miniera.
Ma lo Spirito con la Scure aveva un asso nella manica: riconosciuto
il luogo, per via della roccia a testa di lupo, sapeva che c'era una
rientranza nella roccia in cui rifugiarsi.
Tornato
al campo provvisorio allestito con Cico e Gelsomino
trova degli insperati alleati in un gruppo di Passamaquoddy.
Con l'aiuto dei nuovi compagni è un gioco da ragazzi liberare
le donne e i bambini prigionieri.
Purtroppo un nuovo imprevisto è in agguato: infatti il Pequot,
il più temibile socio di Jack, riesce a catturare Cico
che viene legato in bella mostra in un punto strategico.
One Eyed Jack, ossessionato dal suo nemico trasforma lo spiazzo
antistante la miniera in una roccaforte imprendibile: blocca l'unico
sentiero di accesso con una palizzata e piazza sentinelle ovunque(vedi
mappa).
Ma lo Spirito con la Scure e i suoi alleati non si danno per vinti. Grazie al coraggio di Smart Eel che acconsente a farsi lanciare attraverso il baratro, riescono a tendere una fune sul burrone per liberare il messicano e Zagor si intrufola nella miniera per organizzare la rivolta dei guerrieri prigionieri, mentre i Passamaquoddy impegnavano con un attacco dall'esterno gli assediati.
Nello
sconcerto più totale, alla luce della fuga del messicano e della
certezza che Zagor non è morto, nel fragore dello scontro, i
tre protagonisti della vicenda: Jack, Stick e il Pequot
si danno alla fuga attraverso una galleria segreta.
Ma vengono inseguiti e raggiunti uno a uno da Zagor e Otter
Tail il capo dei passamaquoddy.
Jack verrà ucciso da Zagor dopo una strenua e lunga
lotta.
Difficilmente sentiremo ancora parlare di lui.
La casa nel cielo di | |
disegni | Gallieno Ferri |
storia | Guido Nolitta |
Prigioniero di | |
disegni | Franco Donatelli |
storia | Guido Nolitta |
La miniera insanguinata di | |
disegni | Gallieno Ferri |
storia | Marcello Toninelli |
One Eyed Jack | |
scheda | Vittorio Sossi |