Era un brutto momento per la foresta di Darkwood. La stagione calda aveva portato una tremenda siccità che non concedeva pause. Dal rifugio Zagor osservava turbato le acque ritirarsi e l'isolotto in mezzo alla palude ingrandirsi fino a congiungersi con la foresta circostante.
Lo
Spirito con la Scure capiva che la mancanza d'acqua avrebbe ucciso
piante e animali e portato gli uomini alla disperazione.
E non sarebbe stata certo la macchina della pioggia che si trascinava
dietro quell'illuso di Dickwick, incontrato da Cico nella
foresta, a risolvere un problema così grande.
Così
quando i tamburi portarono il messaggio disperato di Kahem, lo
stregone della tribù Shawnee di Wapah, Zagor
accorse con l'angoscia nel cuore; tanto da avvertire una fitta nel momento
stesso in cui lo stiletto di Alfred Bannister trapassava il cuore
dello sciamano, per depredarlo dei sacri monili d'oro.
Ma sebbene Zagor, fin dall'arrivo al villaggio in lutto, avesse
sospettato del biondo con gli occhi malvagi, neanche la più fervida
immaginazione avrebbe supposto la portata della minaccia che quel bandito
da strada sarebbe diventato.
Nei
pressi del villaggio Shawnee era precipitato un meteorite che
emetteva un effluvio letale per chi si avventurava nei pressi. E Bannister,
sulla macchina della pioggia di Dickwick, si avvicinò pericolosamente
alla Roccia che Brucia.
Ma l'azione congiunta del meteorite e dei fulmini attirati dal marchingegno
non lo uccisero, come avevano creduto tutti. Anzi. Bannister
divenne più che uomo. Divenne un essere in grado di catturare
l'elettricità dei lampi e restituirla su chi avesse osato opporsi.
In più tale fantastica combinazione di fenomeni, gli avevano
conferito un naturale magnetismo sugli oggetti metallici.
Era nato Thunderman, che nella sua vita pur breve, fu un nemico
contro il quale Zagor non aveva risorse!
Oh
quanto mi fa piacere parlare con lei di quella esperienza nel contempo
terribile e miracolosa!
E poi oggi è proprio una splendida giornata per rievocare quegli
avvenimenti (fuori c'è il diluvio universale con tanto di
fulmini e saette! N.d.R.)
Ero
molto depresso per la terribile sciagura che aveva colpito i nostri
ospiti ma mai e poi mai avrei potuto immaginare che quel giovane che
avevo adottato come un figlio fosse il responsabile di un'azione tanto
ignominiosa.
Così quando tirando la leva di avviamento della grandiosa macchia
della pioggia mi piovvero in mano i gioielli di Kahem mi allontanai
disgustato.
E Alfred? Quello che credevo un buon figliolo mi sparò alle spalle
senza esitare un attimo!
Quanto sono grandi i misteri della natura... Ma quanto sono profondi
gli abissi dell'animo umano!
Io
a quel tempo ero preso dalla mia fissazione tanto che non esitai un
attimo quella notte ad eludere la sorveglianza e avvicinarmi a quel
meteorite così pericoloso, pur di tentare di recuperare alla
funzionalità la macchina.
La mia determinazione svanì quando vidi spuntare da dietro la
roccia quello che credevo essere il fantasma di Alfred.
Che apparizione terrificante!
Seppi poi che quel ragazzo si era tramutato in un fulmine vivente e
invece di offrire il dono che aveva ricevuto per aiutare l'umanità,
se ne era servito per seminare la morte. In parte mi sentivo responsabile
per l'accaduto. Probabilmente un ruolo fondamentale l'aveva giocato
la mia straordinaria invenzione nell'imbrigliare le forze della natura./p>
Poi
tutto si risolse e il povero ragazzo trovò finalmente la pace.
La natura non perdona chi tenta di dominarla!
E la pioggia cadde felice su noi che tanto l'avevamo attesa. Quello
fu il primo glorioso successo della mia carriera di inventore e forse
riuscì a ripagare un po' gli Shawnee di tutte le sofferenze che,
seppur indirettamente, avevo causato.
Probabilmente
il giovane criminale aveva passato gran parte della notte a riaversi
dell'esperienza che gli era capitata e ad esercitarsi con le nuove capacità.
Subito dopo non perse tempo. Si divertì a umiliare e arrecare
dolore agli inseguitori, primo fra tutti Zagor. Ma commise l'errore
di lasciarlo in vita.
Lo
Spirito
con la Scure non avrebbe avuto pace finché non lo avesse fermato.
Bannister, prima che Zagor lo raggiungesse, fece in tempo a commettere
un altro efferato crimine. Riconosciuto dallo sceriffo di un paese in
cui si era fermato, che credeva di dover affrontare il ladruncolo Alfred
Bannister e non il potente Thunderman, lo uccise senza muovere
un muscolo, grazie alle sue nuove capacità magnetiche.
Il
delirio di onnipotenza che stava crescendo in lui lo spinse a farsi
cucire un costume macabro; che lo rendesse facilmente riconoscibile
e che avrebbe costituito il suo marchio di fabbrica: un costume con
un teschio ghignante al centro del petto (chi tocca i fili muore N.d.R.)
Le
scorribande di Thunderman gettarono nel caos i paesi vicini, mentre
Zagor arrancava dietro alla preda e subiva una serie di umiliazioni.
Ma la luce di Bannister si stava affievolendo senza che lui se
ne rendesse conto, mentre continuava ad attingere senza risparmio.
Tanto che un assalto alla diligenza lo riportò con i piedi per
terra. Sicuro, fermò il postale e minacciò i conducenti
e, quando questi stavano per reagire, lanciò una folgore.
Ma
la scarica era troppo debole e Bannister dovette allontanarsi ferito
e confuso.
Scelse di rifugiarsi nella fattoria del vecchio Samuel dove anche Zagor
e Cico decisero di far sosta.
Nonostante il giovane non si diede per vinto alla vista del nemico e
brandisse con sicurezza una falce con in ostaggio il vecchio fattore,
Zagor si accorse che le risorse della natura si stavano esaurendo.
In un
parossismo Thunderman si precipitò verso la Roccia
che Brucia, la fonte del suo potere. Ma la roccia non aveva nessun
potere e la sua capacità si era esaurita con il suo primo utilizzo.
I fulmini della macchina della pioggia non apportarono più linfa
vitale a Thunderman, ma lo consumarono in un abbraccio mortale!
Questa
vicenda di Thunderman mi sembrava tropo incredibile per cui sono andato
ad intervistare il maggior esperto in materia nel campo dell'elettricità.
Un supercriminale, arcinemico dell'Uomo Ragno.
Un uomo che ha passato metà della sua vita in carcere e che
affrontare è quasi una scelleratezza. Ma con il coraggio che
mi compete ho osato l'inosabile e sono riuscito a scoprire il rifugio
segreto di Electro dopo l'ultima evasione dalla Volta.
Mister Dillon...
Amico stai partendo con il piede sbagliato. Io mi chiamo Dillion, Max Dillion e non Matt Dillon. Quello è un attore! Pivello!
Oops. Mi scusi. Volevo dire... ha sentito la storia di Thunderman. Secondo lei è credibile?
Amico io ho ricevuto i miei poteri proprio da un
fulmine mentre riparavo una linea ad alta tensione. Ti sembro poco
credibile?
*ZZZZZZAAPP*
Ceeertameeente moolto creeeeedibile... ma non c'è bisogno che mi dia una scossa per dimostrarmelo.
Era solo per chiarirti le idee...
Chiarite. Chiarite. Lei è in auge da 40 anni. Come spiega invece che il povero Thunderman si è scaricato in pochi giorni?
Se attivi un po' dell'elettricità che ti gironzola per il cervello ci arrivi anche tu. Io posso produrre energia elettrostatica alla frequenza di 1.000 volts per minuto e immagazzinarne fino ad un 1.000.000 di volts. Posso lanciare fulmini dalle mani come faceva quel ragazzo fino a 300 metri di distanza. Posso utilizzare i campi magnetici per spostarmi ad una velocità di 200 km/h ... Chi pensi che me la dà tutta questa energia? L'Enel? Devo ricaricarmi continuamente. Dove diavolo poteva prendere energia elettrica quel Bannister lì nel 1830? E' ovvio che si è scaricato!
Eh già è ovvio (non ci avevo proprio pensato). Però c'è una cosa che quel Bannister poteva fare ma lei non ha mai fatto, almeno credo. Manipolare gli oggetti metallici a distanza come quando ha ucciso lo sceriffo.
Non so se tu capisci la mia lingua... La vedi quella
padella lì?
Quella sul muro?
Si proprio quella.
Embè?
*BOOONK*
L'hai sentita adesso? Mi hai visto usare le mani? Adesso hai imparato
che anch'io posso spostare gli oggetti di metallo. Ma mi ci vedi a
combattere La Cosa a suon di padellate? Ne andrebbe del mio
carisma.
Parla di carisma dopo il costume con il quale si è presentato le prime volte...
Cosa hai detto?
Niente niente. (che smaltita!) La ringrazio per la sua consulenza illuminante e elettrizzante (eh eh) ma ora vorrei arrivare al vero motivo per cui sono venuto fin qui...
SPARA!
Mi ricaricherebbe questa cassa di pile alcaline?
*ZZZZAAAAAP*Nota: i dettagli sui poteri di Electro sono stati presi dal sito Spiderfan.org
Thunderman di |
|
disegni | Francesco Gamba |
storia | Tiziano Sclavi |
Thunderman | |
scheda | Vittorio Sossi |