Probabilmente
se Greg non avesse incontrato Zagor (avrebbe incontrato Lillo ehm
ehm) quel giorno sarebbe stato l'ultimo per il suo Trailer:
l'ultimo barcone dell'agenzia di trasporti lungo il fiume Ohio, che
aveva avviato dopo aver abbandonato l'attività di trapper.
Greg aveva appena reso partecipe Zagor dei problemi che
gli causava l'egemonia della River Patrol, un'organizzazione
paramilitare che, dietro una copertura di pattugliamento del traffico
fluviale, si arricchiva a spese dei trasportatori, quando la familiare
sagoma del suo Trailer, alla deriva e a caldaia spenta, richiamò
la sua attenzione.
Solo l'intervento tempestivo di Zagor scongiurò che anche
quell'ultimo battello si arenasse sulla riva o si schiantasse sul porto.
Gli uomini erano feriti, caduti in un agguato della misteriosa banda
che sembrava eludere la sorveglianza della River Patrol; almeno
per quelle compagnie che non pagavano la protezione.
Stamp, il comandante del battello, era l'unico in grado di raccontare
i particolari dell'aggressione.
Era stato un vero e proprio assalto organizzato e per puro miracolo
l'equipaggio non era stato ucciso.
Anche se si trattava di una banda non ufficialmente riconducibile alla
Pattuglia, Greg non aveva dubbi che dietro gli attacchi coordinati si
celasse la mano dell'organizzazione, che non poteva agire direttamente
per non perdere la legittimazione governativa.
La
compagnia di Greg era l'ultima che ancora osava opporsi a quella
egemonia; ma il morale del trasportatore era a terra. Doveva assolutamente
partire con un nuovo carico. Ma dove trovare in così poco tempo
un nuovo equipaggio?
Lo Spirito con la Scure e Cico si offersero come volontari e, nella
prigione di Port Allegany, reclutarono tre coraggiosi che non
avevano niente da perdere e non avevano timore di affrontare la compagnia.
La reazione della River Patrol non si fece attendere e il capo
della sedicente organizzazione si recò a dare il suo saluto personale,
carico di minacce e promesse di guai, all'equipaggio.
Gli intenti intimidatori della spedizione furono completamente frustrati
e O' Bannion stesso fu ridicolizzato di fronte ai suoi uomini
dalla frusta di Kaplan e la forza di Owen.
I nostri amici presero il largo consci che sarebbe stato un viaggio
per nulla tranquillo...
La River Patrol faceva molta paura. Ma le azioni smargiasse degli
uomini di O' Bannion avevano coltivato l'odio negli abitanti
di Port Allegany.
Tanto che Zagor non ebbe problemi a trovare dei folli, o dei
disperati, che accettarono quella difficile sfida: a distanza di anni
gli abitanti di Port Allegany li ricordano ancora con ammirazione.
Nessuno di loro ha trovato posto nella compagnia di Greg. Il
loro spirito avventuroso e libero non andava d'accordo con quello che
sulla carta era un lavoro tranquillo:
OWEN:
- se si tratta di creare dei fastidi a quei pidocchi
della pattuglia conta pure su di me. -
Un colosso che sovrastava di una spanna in altezza lo stesso Zagor.
Non direttamente danneggiato dalla Pattuglia, non sopportava, però,
la prepotenza degli omuncoli arruolati nelle sue fila.
In grado di spezzare un fucile a mani nude. Fu il primo ad essere reclutato.
OSCAR
PRONZINI:
- sono in grado di centrare una moneta da cinque cent
al primo colpo!-
In realtà l'unica abilità di Pronzini, illusionista e
prestigiatore, nonché cuoco, falegname e inventore, sembrava
quella di alzare il gomito. Questa sua debolezza causò molti
problemi a Zagor, ma la sua astuzia impedì che i piani della
pattuglia andassero a termine e lo riscattò immediatamente. E
dimostrò veramente di essere un eccellente tiratore quando sistemò
con un colpo solo Jean Cordier!
KAPLAN:
- So usare un fucile e la fatica non mi spaventa... Con la frusta
poi so fare qualsiasi cosa. -
La loquacità non era certo una dote di Kaplan. Preferiva
che a parlare fosse il suo fucile e, soprattutto, la sua frusta come
sperimentò O' Bannion in persona. Un elemento fondamentale
per la riuscita dell'impresa.
BANACK:
- è un amico di vecchia data. Gli ho salvato
la vita una volta prima di conoscere te. -
Così Zagor introdusse Banack a Cico. Ma non parlò più
di lui e ben poco posso aggiungere su questo misterioso indiano e sul
suo debito nei confronti dello Spirito con la Scure, per il quale era
pronto a sacrificare la vita. Senza la protezione occulta di Banack
probabilmente gli uomini della Pattuglia sarebbe riusciti nel loro scopo.
Per tutto ringraziamento ottenne un paio di proiettili che però
non riuscirono ad avere ragione del suo fisico possente.
... era iniziata. Dal successo del trasporto dipendeva la salute della
compagnia di Greg e il primo duro colpo alla prestigio della
River Patrol.
O' Bannion non poteva permettere che anche solo uno dei trasportatori
si sottraesse alla protezione per non scatenare una reazione a catena
che avrebbe spinto anche altri alla ribellione. Non esitò quindi
a schierare contro il battello tutta la sua rete di favoreggiatori ed
esecutori.
All'inizio cercò di mantenere la Pattuglia fuori da un coinvolgimento
diretto, ma la catena di insuccessi gli fece perdere la testa; tanto
che alla fine decise di affrontare i nostri direttamente, con una spiegamento
di forze invalicabile, decretando la sua fine.
Dopo
il fallimento dell'intimidazione iniziale, scatenò i suoi sgherri
a Fort Pierre per convincere i mercanti a non distribuire la
merce alla compagnia di Greg.
Purtroppo per lui gli argomenti di Kaplan erano altrettanto convincenti
dei suoi. Ma l'alcolismo di Pronzini era un punto debole nella
compagine di Zagor e il prestigiatore, per bagnarsi la bocca al saloon,
abbandonò il Trailer incustodito. Fortuna che Banack
vegliava nell'ombra e l'attacco fallì. Zagor, adirato scacciò
il prestigiatore; che ebbe però subito modo di riscattarsi.
La
rete di O' Bannion era ben organizzata e il piccolo irlandese
aveva sempre un piano di riserva.
Incaricò un bandito, Cordier, di far scattare una trappola
che portasse, senza troppo clamore, Kaplan e Cico in prigione,
con un'accusa di furto.
Ma Pronzini, desideroso di riscatto, vegliava sui due compagni.
Il suo occhio allenato gli fece intuire subito il piano, che ebbe come
risultato una pessima figura per Cordier e un altro smacco per
la River Patrol.
A questo punto gli uomini di O' Bannion cominciarono a perdere la testa.
Cordier, indispettito per lo smacco, non esitò ad attaccare
direttamente i due che erano sfuggiti alla sua trappola. Devo dire che
l'abilità di Pronzini con la pistola non era solo frutto della
sua millanteria e Cordier si ritrovò sotto un metro di terra.
La
spedizione si avviava verso la meta e non c'era più tempo
per i sotterfugi.
O' Bannion scagliò contro i nostri amici l'intera banda
di Kellog, in un doppio agguato da riva e da fiume che li avrebbe
stritolati in una morsa letale se Banack non avesse vegliato
su di loro e li avesse avvisati per tempo.
Il risultato dello scontro a fuoco fu che l'intera banda di Kellog
fu spazzata via e solo Banack fu ferito per fortuna in modo non
grave.
A questo punto O' Bannion non aveva più scelta e si mise
in gioco in prima persona con la potenza di tutta la sua flottiglia
di battelli armati di cannoni. Confidando nella possibilità di
non lasciare testimoni per salvare l'immagine della pattuglia.
I battelli di O' Bannion tagliarono la scia del Trailer in ogni
direzione pronti ad affondare il barcone con tutto l'equipaggio.
Solo
l'astuzia di Kaplan offrì una scappatoia a quella situazione.
Con l'aiuto di Zagor ancorarono al fondo del fiume dei barili
pieni di olio e resine e fecero finta di fuggire alle prime cannonate.
Ma la loro fuga era solo un diversivo per permettere a Zagor
di rompere i barili e liberare l'olio in superficie proprio al momento
del passaggio dei tre battelli di O'Bannion. Kaplan con
una precisa freccia incendiaria fece precipitare uomini e barconi in
un inferno di fuoco, dal quale pochi si salvarono.
Un proiettile di Zagor mise fine per sempre al sogno di egemonia
di O'Bannion. Il commercio sul fiume Ohio era di nuovo
libero e i nostri furono accolti come eroi da Greg e da tutti
gli abitanti di Port Allegany.
Il battello degli Uomini Perduti di |
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storia | Marcello Toninelli |
disegni | Franco Donatelli |
Lungo il fiume Ohio | |
scheda | Vittorio Sossi |