Trama
Zagor e Cico sono ancora a Forte King dopo la conclusione dell'avventura precedente (vedi Allarme A Darkwood)
All'inizio della storia si conclude malamente la gag di Cico e Trampy che cercano di scroccare un pasto alla mensa del forte
Dopo l'ennesima scarica di botte, Cico si riunisce a Zagor per andare a salutare il colonnello Burton.
I due amici trovano il militare tramortito; nella stanza sul retro uno sconosciuto sta frugando nel buio. Zagor ingaggia una lotta con il malfattore ma l'improvvido intervento di Cico, che nel buio colpisce Zagor invece dell'altro, permette al misterioso aggressore di dileguarsi.
Quando il Colonnello Burton riprende conoscenza scopriamo che l'uomo è un ladro e si è impadronito di un un ordigno sperimentale denominato Amelia dal suo bizzarro inventore: Adolfo Verybad, qui alla sua prima apparizione.
Zagor si incarica delle indagini, ma le prime perquisizioni e i primi interrogatori si risolvono in un nulla di fatto: persino Trampy viene sospettato del furto: l'intervento dei suoi amici lo salva dal processo anche se si scopre che il simpatico vagabondo aveva derubato il colonnello di un paio di tacchini.
Il truffatore evita la corte marziale ma sfugge a stento alla furia del colonnello.
Le indagini arrivano a un punto di svolta quando si scopre che il ladro si era già allontanato dal forte sotto le mentite spoglie di Johnny John, la simpatica guida indiana del forte, che viene rinvenuto nel suo alloggiamento impacchettato e imbavagliato. Johhny è stato aggredito da due persone; per cui il ladro ha un complice nel forte!
Poco dopo un trapper, Malloy, che si era imbattuto quella mattina nel fuggitivo, indirizza Zagor verso il Canyon della Solitudine.
Prima di partire all'inseguimento del ladro spetta a Zagor e Cico di dare la funesta notizia della sparizione di Amelia ad Adolfo Verybad, impegnato a sperimentare miniordigni e armi di distruzione di massa su formiche e altri poveri invertebrati.
Lo scienziato, che tratta ogni sua invenzione distruttiva come un figlio, tanto da affibbiare un nome umano a ogni sua creazione, va su tutte le furie e pretende di far parte della spedizione che sta per partire sulle tracce del ladro.
Il gruppo degli inseguitori è così formato: Zagor, Cico, Verybad e due soldati, Olson e Warosky.
La pattuglia si mette in marcia di buon passo anche se qualche incidente di percorso mette in pericolo la vita di Zagor e di Cico: una prima volta i due soldati quasi li uccidono con la caduta di un tronco, la seconda volta, durante l'arrampicata della parete del Canyon della Solitudine, uno dei due, Olson, fa precipitare alcuni massi su Zagor che si salva per miracolo.
Tali incidenti, casuali o voluti, ancora non lo sappiamo, non impediscono a Zagor di agguantare il ladro, un tale di nome Fourneaux e recuperare Amelia.
Nel frattempo uno sparo smaschera il traditore e complice di Fourneaux: è Olson che ha sparato al povero commilitone Warosky e si prepara a fare la pelle agli altri scomodi testimoni.
Ma Warosky stesso, prima di morire, riesce a vendicarsi uccidendo Olson; Zagor mette fuori combattimento Fourneaux e Cico recupera Amelia prima che precipiti nel canyon.
Peccato che il messicano usi la sicura della bomba come maniglia, attivi l'ordigno che, prima di esplodere, precipita nuovamente nel canyon, aprendo una voragine spaventosa che attesta l'abilità di Verybad nella costruzione di armi di distruzione di massa.
Lo squilibrato inventore si dispera. Non ha più né i piani né le formule dell'esplosivo e non riuscirà mai a ricostruire una nuova Amelia.
Zagor, per la prima volta, è ben felice di esclamare: Missione Fallita!