41

numeri

25/26
(76 / 77)

copertine

zagor 25
zagor 26
Collezione storica 13

Caccia Al Ladro

74 pagine

Testi: Guido Nolitta

Disegni: Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari
Trampy, disegno di Gallieno Ferri
Trampy
Colonnello Burton, disegno di Gallieno Ferri
Colonnello Burton
Johnny John, disegno di Gallieno Ferri
Johnny John
Verybad prima apparizione, disegno di Gallieno Ferri
Verybad prima apparizione
Dama Innamorata, disegno di Gallieno Ferri
Malloy
Olson, disegno di Gallieno Ferri
Olson
Warosky, disegno di Gallieno Ferri
Warosky

Trama

Zagor e Cico sono ancora a Forte King dopo la conclusione dell'avventura precedente (vedi Allarme A Darkwood)
All'inizio della storia si conclude malamente la gag di Cico e Trampy che cercano di scroccare un pasto alla mensa del forte

Dopo l'ennesima scarica di botte, Cico si riunisce a Zagor per andare a salutare il colonnello Burton.
I due amici trovano il militare tramortito; nella stanza sul retro uno sconosciuto sta frugando nel buio. Zagor ingaggia una lotta con il malfattore ma l'improvvido intervento di Cico, che nel buio colpisce Zagor invece dell'altro, permette al misterioso aggressore di dileguarsi.
Quando il Colonnello Burton riprende conoscenza scopriamo che l'uomo è un ladro e si è impadronito di un un ordigno sperimentale denominato Amelia dal suo bizzarro inventore: Adolfo Verybad, qui alla sua prima apparizione.

Zagor si incarica delle indagini, ma le prime perquisizioni e i primi interrogatori si risolvono in un nulla di fatto: persino Trampy viene sospettato del furto: l'intervento dei suoi amici lo salva dal processo anche se si scopre che il simpatico vagabondo aveva derubato il colonnello di un paio di tacchini.
Il truffatore evita la corte marziale ma sfugge a stento alla furia del colonnello.

Le indagini arrivano a un punto di svolta quando si scopre che il ladro si era già allontanato dal forte sotto le mentite spoglie di Johnny John, la simpatica guida indiana del forte, che viene rinvenuto nel suo alloggiamento impacchettato e imbavagliato. Johhny è stato aggredito da due persone; per cui il ladro ha un complice nel forte!
Poco dopo un trapper, Malloy, che si era imbattuto quella mattina nel fuggitivo, indirizza Zagor verso il Canyon della Solitudine.

Prima di partire all'inseguimento del ladro spetta a Zagor e Cico di dare la funesta notizia della sparizione di Amelia ad Adolfo Verybad, impegnato a sperimentare miniordigni e armi di distruzione di massa su formiche e altri poveri invertebrati.
Lo scienziato, che tratta ogni sua invenzione distruttiva come un figlio, tanto da affibbiare un nome umano a ogni sua creazione, va su tutte le furie e pretende di far parte della spedizione che sta per partire sulle tracce del ladro.

Il gruppo degli inseguitori è così formato: Zagor, Cico, Verybad e due soldati, Olson e Warosky.
La pattuglia si mette in marcia di buon passo anche se qualche incidente di percorso mette in pericolo la vita di Zagor e di Cico: una prima volta i due soldati quasi li uccidono con la caduta di un tronco, la seconda volta, durante l'arrampicata della parete del Canyon della Solitudine, uno dei due, Olson, fa precipitare alcuni massi su Zagor che si salva per miracolo.

Tali incidenti, casuali o voluti, ancora non lo sappiamo, non impediscono a Zagor di agguantare il ladro, un tale di nome Fourneaux e recuperare Amelia.
Nel frattempo uno sparo smaschera il traditore e complice di Fourneaux: è Olson che ha sparato al povero commilitone Warosky e si prepara a fare la pelle agli altri scomodi testimoni.
Ma Warosky stesso, prima di morire, riesce a vendicarsi uccidendo Olson; Zagor mette fuori combattimento Fourneaux e Cico recupera Amelia prima che precipiti nel canyon.

Peccato che il messicano usi la sicura della bomba come maniglia, attivi l'ordigno che, prima di esplodere, precipita nuovamente nel canyon, aprendo una voragine spaventosa che attesta l'abilità di Verybad nella costruzione di armi di distruzione di massa.

Lo squilibrato inventore si dispera. Non ha più né i piani né le formule dell'esplosivo e non riuscirà mai a ricostruire una nuova Amelia.

Zagor, per la prima volta, è ben felice di esclamare: Missione Fallita!

Note

Storia importante per due motivi:

1- La prima apparizione di Verybad. Il buon Adolfo viene presentato con le caratteristiche che ne segnano già alcuni limiti.
Verybad è un pazzoide che sfrutta la sua intelligenza e il sapere scientifico per un unico obiettivo: costruire armi micidiali per provocare la massima morte e distruzione; in questa storia un ordigno realistico ma via via le sue invenzioni diventeranno sempre più fantasiose.
Se da un lato questo apre una miriade di spunti narrativi, ogni arma o invenzione di Verybad può essere un solido basamento per una storia intera, dall'altro rende difficile l'utilizzo del personaggio Verybad. Non possiamo definirlo un amico di Zagor, in quanto lo Spirito con la Scure sarà impegnato più volte a limitare i danni scatenati dalle sue creazioni e a distruggerle sistematicamente. Non possiamo definirlo un nemico, in quanto è incapace di intendere e di volere, animato solo dalla sua cieca ossessione.
Nolitta ce lo presenta come una macchietta grottesca, poco sfaccettato e caricaturale e non lo utilizzerà più. Per il ritorno di Verybad bisognerà aspettare la storia di Decio Canzio Morte di uno sceriffo (incendio a Forte Jericho - L'Uomo Invisibile).
Verybad è un uomo completamente privo di empatia per gli esseri umani. Nolitta presenterà un altro scienziato con le stesse caratteristiche: il professor Lookford, il cinico naturalista visto ne Il Mostro della Laguna. Tutti gli altri sceneggiatori ci presenteranno un Verybad diverso: Canzio più o meno in linea con quello nolittiano, Toninelli una versione cupa e ancor più ossessionata, Burattini invece opererà una lenta "normalizzazione" del personaggio fino a contestualizzarlo all'interno di Altrove. Un processo necessario che però toglie a Verybad tutta la sua verve caratteristica.

2- A questa storia io e credo molti altri zagoriani più o meno della mia età siamo molto affezionati. Infatti questa storia era contenuta nel diario di Zagor del 1979/80 (credo). Una chicca molto ricercata dai collezionisti, anche se per me resta il diario di scuola letto e riletto e scarabocchiato e annotato e gettato alla fine dell'anno scolastico.
Però credo che sia la storia che ho letto più volte, nelle ore di lezione.

il diario di zagor

Per quanto riguarda la storia in sé è decisamente leggera, divertente, anche se non lesina un paio di momenti drammatici, con una trama esile e una nota gialla abbastanza prevedibile.

Cicorabilia:

  • Seconda parte della una inusuale doppia gag con Trampy, nel tentativo di scroccare un pasto alla mensa del forte, che fa da ponte tra questa storia e la precedente.
    (vedi Cico Trampy)
  • Nel tentativo di aiutare Zagor nella lotta con il ladro di Amelia lo colpisce sulla zucca con una pesante statuetta a fa scappare il lestofante.
  • Dopo aver salvato Amelia, la fa esplodere facendo scattare la leva di sicurezza.
    (vedi Cico Guai)
Fourneaux, disegno di Gallieno Ferri
Fourneaux