Nella cittadina di Winnfield è stata eretta una forca che attende dondolante un ladro di cavalli, Jason Kurtmayer. L'uomo canta un'ultima straziante canzone, the Willow Tree, prima di percorrere i pochi passi che lo separano dal patibolo.
Nella cella a fianco una donna si dispera pensando al destino che l'attende e che l'accomuna all'uomo: è Gambit, l'avventuriera alla quale Zagor è legato da un profondo sentimento di amicizia... e anche qualcosa di più.
Zagor e Cico arrivano a Winnfield proprio dopo l'esecuzione di Kurtmayer e apprendono con sgomento della triste sorte di Gambit. Si precipitano alla prigione dove Zagor strapazza un incauto vice sceriffo che voleva negargli la visita alla prigioniera. Le cose si metterebbero subito male se lo sceriffo Atkinson non conoscesse di persona lo Spirito con la Scure.
Per cui sorvola sull'aggressione al vice e concede a Zagor di parlare con Gambit, non prima di averlo informato che l'accusa che pende sulla bionda avventuriera è delle più gravi e infamanti: omicidio!
Gambit, fra le lacrime, affida la sua disperazione a Zagor. Giunta a Winnfield, aveva avuto la bella pensata di alleggerire le tasche di qualche facoltoso residente della zona, e, dopo un ingresso ad effetto al saloon, era riuscita ad adescare Leon Wallardy, un potente e ricco proprietario terriero che l'aveva invitata al tavolo da poker.
Però un terzo incomodo si era messo in mezzo: Clive Howland, un baro e truffatore al pari di lei. I due avevano deciso quindi di spartirsi il grasso allevatore e lo avevano alleggerito per bene e umiliato davanti a tutti.
Inutile dire che il tizio non l'aveva presa bene e aveva giurato vendetta.
La stessa notte Gambit, ubriaca, aveva accettato l'invito dell'improvvisato compagno di avventura e aveva passato la notte con lui, nella sua stanza d'albergo. Solo per risvegliarsi la mattina dopo con accanto il cadavere di Howland, con la faccia sfigurata da una fucilata a bruciapelo, prima di essere rimessa a nanna dall'assassino.
Così l'avevano trovata lo sceriffo e gli uomini accorsi dopo lo sparo, con addirittura le tasche piene dei soldi vinti da Howland al tavolo da poker.
Inutile dire che nessuno è disposto a credere all'innocenza della donna. E lo sceriffo non si dimostra un incapace: anche lui, come Zagor, ha pensato in un primo momento ad una vendetta di Wallardy, ma tutte le testimonianze dei cowboys del ranch lo scagionano.
Zagor, purtroppo, non ha altre piste e quindi decide di mettere alle corde il soprastante del ranch, Kevin Rourke, minacciando di far visita a Wallardy, in un disperato tentativo di costringere il presunto assassino ad una mossa falsa.
Lui e Cico prendono alloggio nello stesso hotel del delitto e Zagor ne approfitta per studiare la scena del crimine. Effettivamente il racconto, seppur improbabile, di Gambit, regge. Un uomo poteva tranquillamente arrampicarsi sulla tettoia ed entrare dalla finestra, per poi sparire dalla stessa strada dopo aver ucciso Howland.
La notte stessa viene svegliato da un rumore in strada: un uomo passa sotto l'albergo con un cavallo di scorta. Zagor decide di seguirlo ma arriva troppo tardi. L'uomo fa evadere Gambit di prigione e si allontana con lei, lasciando Zagor ad affrontare lo sceriffo, che è convinto che sia stato proprio Zagor a far evadere la bella avventuriera...
Lo Spirito con la Scure prende di sorpresa gli uomini dello sceriffo e riesce ad allontanarsi, a cavallo, dalla cittadina. Cico non ha la stessa fortuna e viene sorpreso dallo sceriffo mentre sta ancora dormendo nella stanza d'albergo dove si era consumato l'omicidio. Lo sceriffo lo chiude in cella nella speranza di farsi dire dove si è rifugiato Zagor e quali sono le sue intenzioni. Peccato che il messicano non sappia assolutamente nulla...
Zagor, mentre si allontana nella prateria, ricorda di aver visto l'uomo che ha liberato Gambit in compagnia di Kevin Rourke, il soprastante dello Jaws Ranch. Questo rafforza la sua convinzione che Gambit sia stata incastrata da Leon Wallardy, l'allevatore ansioso di vendicarsi di lei.
Si dirige quindi verso l'allevamento dove non tarda a trovarsi di nuovo faccia a faccia con Rourke, spalleggiato da altri tre cowboys.
Il soprastante subisce un'altra violenta ripassata, ma un incendio delle sterpaglie mette in fuga la mandria. Zagor salva uno dei cowboys, Brad, che sta per essere travolto, ma offre così il fianco a Rourke che lo stordisce, colpendolo a tradimento.
Zagor si sveglia saldamente legato in una cantina, in balia di Wallardy e Rourke. I due sembrano sinceramente all'oscuro degli utlimi sviluppi: Fosbury, l'uomo che ha liberato Gambit, si era presentato al ranch solo qualche giorno prima in cerca di un lavoro, e si era dileguato la notte precedente portando via anche un paio di cavalli.
La loro estraneità alle macchinazioni di Fosbury non toglie che siano una gran bella coppia di carogne e non tardano a dimostrarlo.
Wallardy si allontana, ordinando a Rourke di dare una bella lezione a Zagor spezzandogli le ossa delle gambe e delle dita.
Ma Zagor, anche se legato, è comunque un osso troppo duro per una mezza tacca come Rourke. Lo sorprende, si libera e lo manda nel mondo dei sogni. Poi si premura di dare una bella lezione a Wallardy, anche se con la storia di Gambit non c'entra nulla.
Tornato al punto di partenza e con un mistero in più, l'identità di Fosbury, ripara nella prateria. La fortuna lo assiste il giorno seguente, quando si imbatte in Gambit lacera e contusa.
La donna gli racconta perché Fosbury l'ha liberata di prigione e quello che voleva da lei. Fosbury e Howland, il cui vero nome è Jack Chairs, soprannominato the shadow per la sua abilità a dileguarsi, avevano compiuto una fruttuosa rapina. In prossimità dello Ash Lake, braccati da uno sceriffo, Reiser, si erano separati. Mentre Fosbury teneva a bada gli inseguitori, Shadow doveva nascondere il bottino.
I due poi avrebbero dovuto ritrovarsi in un luogo stabilito, ma Shadow aveva fatto perdere le sue tracce. Fosbury era certo che Gambit lo avesse ucciso dopo aver saputo l'ubicazione del nascondiglio dell'oro, ma alla fine, convintosi che lei non sapeva nulla, dopo averla picchiata selvaggiamente, l'aveva abbandonata, lasciandola in balia degli uomini della legge.
La fortuna non assiste i due fuggitivi che vengono intercettati dalla posse alla loro ricerca pochi chilometri dopo. In due su un cavallo non hanno alcuna possibilità di sfuggire agli uomini dello sceriffo e Gambit si getta a terra, consapevole di andare incontro al patibolo, ma fiduciosa che Zagor libero arriverà in tempo per salvarla.
Zagor, seminata la posse, opta per una nuova ricostruzione dei fatti.
Probabilmente Fosbury ha sorpreso Shadow nella stanza d'albergo e lo ha ucciso involontariamente, prima che potesse rivelargli il nascondiglio dell'oro. Quindi ha cercato di far ricadere la colpa dell'omicidio su Gambit, in modo da potersi muovere liberamente nella ricerca del nascondiglio.
Zagor sa dove può trovarlo: nei pressi dello Ash Lake: le ricerche di Fosbury devono partire da lì.
Così, quando il bandito arriva sul posto, trova Zagor ad attenderlo e fra i due inizia una violenta colluttazione, dalla quale Zagor risulta vincitore.
Nel frattempo .
Zagor conta di portare Fosbury come responsabile dell'omicidio di Shadow allo sceriffo Atkinson, mentre a Winnfield i solerti cittadini stanno già montando, il capestro per Gambit, ma ancora una volta si rende conto che la ricostruzione dei fatti non è attendibile.
Fosbury infatti, sostiene di essere arrivato a Winnfield quando erano già in corso i funerali del compare e di aver liberato Gambit solo perché pensava che fosse stata lei ad ucciderlo, dopo aver saputo dell'oro rubato.
Zagor, sorpreso dalla rivelazione, si lascia sopraffare, ma solo per un attimo, dal bandito, che poi, nel corso della concitata colluttazione, viene ucciso da un colpo di pistola partito inavvertitamente.
A questo punto lasciamo Zagor meditabondo praticamente al punto di partenza e ci spostiamo a Winnfield dove Cico vede, con le lacrime agli occhi, Gambit portata al patibolo. Gambit affronta la prova con dignità e sta per essere impiccata quando un colpo di pistola in aria ferma il boia.
Uno sceriffo si fa largo tra la folla portando al laccio un prigioniero: Clive Howland, alias Jack Chairs, alias Shadow. L'uomo della cui morte è accusata la bella Gambit.
Inutile dire che l'esecuzione viene interrotta e che Gambit finalmente può riassaporare la vita e la libertà.
Ma cosa era successo e cosa aveva scoperto Zagor?
Lo Spirito con la Scure lo racconta a Gambit poco dopo...
Quando Shadow si era allontanato per nascondere il bottino, mentre Fosbury teneva a bada lo sceriffo Reiser e i suoi uomini, aveva deciso di gettare le casse con l'oro in un punto non profondo dello Ash Lake.
Contando di tornare a prenderle tempo dopo quando le acque si fossero calmate, lasciando a mani vuote Fosbury.
Però c'era qualcun altro sulle sue tracce: un cacciatore di taglie di nome Morrison. Morrison lo aveva aspettato nella stanza d'albergo ma non era riuscito a sorprenderlo, così che Shadow lo aveva legato ed imbavagliato. Poteva liberarsi di lui definitivamente e scoraggiare definitivamente tutti i seguci sulle sue tracce; ma gli serviva anche qualcuno da incolpare... e Gambit gli era capitata fra le mani al momento giusto. Incastrata la donna. aveva sfigurato Morrison con un colpo in faccia, in modo da farlo passare per il suo cadavere.
Shadow morto, Morrison morto, Gambit in cella e Fosbury e lo sceriffo Reiser gabbati definitivamente.
Peccato che Zagor aveva avuto l'intuizione giusta e invece di perdersi alla ricerca di altri improbabili colpevoli aveva seguito la presunta vittima, che aveva già recuperato l'oro e aveva lasciato pesanti tracce.
Da qui a catturarlo il passo è stato breve. Sulla strada del ritorno Zagor ha poi pensato bene di fermarsi a chiedere l'aiuto dello sceriffo Reiser per spiegare ad Atkinson il machiavellico piano del bandito.
Gambit è libera e si gode con Zagor la ritrovata tranquillità, che durerà poco dato l'indole incosciente dell'avventuriera, mentre Cico si gode una cena luculliana offerta dallo sceriffo Atkinson per farsi perdonare.
NOTE: 1- Shadow, risultato molto somigliante al disegnatore di Zagor Gianni Sedioli, ha preso anche il suo nome, ovviamente inglesizzato, in una sorta di inside joke: Jack Chairs per l'appunto.
2- al momento di scegliere la canzone da far cantare a Kurtmayer prima di salire sul patibolo lo sceneggiatore, Moreno Burattini, ha chiesto consiglio a Graziano Romani l'autore di Zagor King of Darkwood, il disco dedicato allo Spirito con la Scure, in quel momento ancora in fase di registrazione. La canzone scelta, The Willow Tree, una vecchia ballata, è stata poi effettivamente inserita nelle tracce del disco!
RIASSUNTO DEI SINGOLI ALBI:
Zagor 528, Zagor 529, Zagor 530