Antefatto:
- REGNO DI WIKLAN - CASTELLO DI YORD - Lo stregone Koontz lancia l'assalto finale al castello del mago Yord, alla testa del suo esercito di orchi e creature mostruose.
Yord è impotente di fronte all'avversario che lo sovrasta sia sul campo magico che sul piano fisico, ma ha un'ultima carta da giocare.
Quando ancora infante, la fata della sorgente ha concesso al piccolo Yord alcuni doni: fra questi una potente maledizione che avrebbe scaraventato in un'altra dimensione chiunque si fosse macchiato della sua morte.
Nonostante le suppliche della figlia Xenia, Yord si immola sulla spada magica di Koontz. Il malvagio stregone sparisce inghiottito da un vortice dimensionale e le sue oscure magie cessano di tormentare il regno di Wiklan.
- DARKWOOD - La storia appena narrata è letta da Cico su un manoscritto trovato nella foresta. Insieme a Drunky Duck il messicano sta ingannando il tempo in attesa che Zagor torni da una caccia al cervo.
Peccato che Cico non potrà leggere la fine del racconto, in quanto lo stolto Drunky ha strappato proprio le ultime pagine per accendere un falò!
Quello che Cico non immagina è che la conclusione del racconto la vivrà in prima persona.
- DARKWOOD - FORMAZIONI ROCCIOSE - Zagor scopre con stupore che il cervo che stava inseguendo è stato trasportato via, probabilmente in volo, e appeso ad uno sperone di roccia a decine di metri di altezza. Nessun animale noto avrebbe potuto compiere una simile impresa.
Poco sopra lo sperone su cui è appeso il cervo si nasconde un uomo, un tale Wilbur Macken, che sostiene di essre stato portato lassù dallo stesso mostro che ha ammazzato e semi-divorato l'animale.
Zagor non fa in tempo a prendere in considerazione i farfugliamenti dell'uomo quando si rende conto che l'assurda storia non è frutto di fantasia.
Il mostro, una specie di orrido pterodattilo piomba in picchiata cercando di uccidere Zagor.
Lo Spirito con la Scure non si perde d'animo. Riesce a salire in groppa al mostro alato e lo tempesta di colpi di scure. Lo pterodrago morente precipita nella foresta proprio vicino al falò di Cico e Drunky Duck.
- DARKWOOD - POCO DOPO - Wilbur racconta la sua storia: scrittore di romanzi fantasy, non viene preso in cosiderazione dagli editori e sbarca il lunario scrivendo scialbe storielle per le dime novel.
Però non ha mai cessato di narrare le storie di Wiklan, che ha scritto per sé sul quaderno che ha trovato Cico e che lui aveva perso poco prima, quando era stato rapito dallo pterodrago.
Wilbur è convinto che il regno di Wiklan esista davvero e che Koontz, una volta bandito dalla sua dimensione, sia arrivato a Darkwood. Per questo anche lui si è messo in viaggio per la foresta.
La presenza dello pterodrago sembra confermare, per quanto incredibili siano, i suoi sospetti.
- DARKWOOD - VICINO GREENFIELD - Koontz è effettivamente a Darkwood. la sua prima vittima è un cacciatore, che Koontz trasforma in un orco bestiale: primo soldato dell'esercito con cui conquisterà questa dimensione.
- VILLAGGIO OSAGE - POCO DOPO - Due enormi scolopendre distruggono il villaggio osage di Lefkah. Le bestie gigantesche sono in grado di muoversi nel sottosuolo e sembrano animate solo da sete di sangue. Si salvano in pochi, fra i quali il guerriero Yawa.
- DARKWOOD - FALO' - Wilbur racconta che le ultime immagini ricevute in sogno di Koontz, lo mostravano proprio nell'atto di traformare i due mostruosi centopiedi. Wilbur spiega di aver visto sullo sfondo un pinnacolo di roccia con sopra un monastero: Zagor non fatica a riconoscere la Casa nel Cielo dei simpatici frati Serafino e Gelsomino.
A conferma delle parole di Wilbur, alcuni segnali di fumo inviati dai Cree del capo Lefkah avvertono Zagor di aver ospitato alcuni Osages sfuggiti alla furia famelica di due mostri partoriti dalla terra.
- VILLAGGIO CREE - Yawa sta raccontando a Zagor la sua disavventura, quando un esploratore arriva trafelato per avvertire il capo che i due mostri sotterranei si stanno dirigendo verso un complesso minerario poco lontano.
Zagor e Yawa si precipitano sul posto. Cico e WIlbur restano al villaggio. Drunky Duck aveva già abbandonato il gruppo per avvertire del pericolo le altre tribù.
Appena i due sono partiti uno pterodrago scende in picchiata sul villaggio e rapisce Wilbur!...
- MINIERA D'ORO DEL RED CANYON - LA SERA STESSA - Le scolopendre sbucano dal terreno e iniziano a divorare i minatori, ma una carneficina non è lo scopo di Koontz.
Poco dopo lo stregone entra negli alloggiamenti dove si sono rifugiati i superstiti e, dopo averli terrorizzati, li trasforma uno per uno nei suoi servi dalle fattezze bestiali.
- MINIERA D'ORO DEL RED CANYON - L'ALBA - Quando Zagor e Yawa giungono alla miniera, Koontz è già scomparso insieme alle sue milizie.
Ci sono ancora le due scolopendre però. Zagor si rifugia nella miniera e utilizza la polvere da sparo per porre fine alla minaccia delle mostruose creature.
Dalla perlustrazione delle baracche i due deducono che la maggior parte dei minatori non è stata trucidata, ma ignorano quale sia stato il loro triste destino.
Poco dopo nuovi segnali di fumo li avvisano del rapimento di Wilbur. Zagor e i Cree si danno appuntamento a metà strada, sulla Collina Rossa, per pianificare le prossime mosse.
Ormai Zagor è definitivamente convinto che le fantasie di Wilbur hanno preso corpo!...
- COLLINA ROSSA - Dopo un veloce conciliabolo Zagor, Cico, Yawa e un pugno di guerrieri, si dirigono verso la Casa nel Cielo, unico punto di riferimento certo lasciato dalle parole di Wilbur...
- CASA NEL CIELO - MOLTE ORE DOPO - Nella notte il manipolo di uomini giunge nei pressi della Casa nel Cielo. Sulla sommità del pinnacolo brillano le luci di falò che non promettono nulla di buono.
Zagor si accorge che qualcuno li sta seguendo nascosto nell'erba. Si tratta di frate Gelsomino che si è rifugiato in un anfratto alla base del pinnacolo roccioso insieme al confratello Serafino, ferito per le conseguenze di una caduta...
- RACCONTO DEI FRATI - Gli orchi di Koontz avevano preso d'assalto la Casa nel Cielo in groppa agli Pterodraghi, ma i frati erano riusciti a calarsi in tempo giù dal pianoro, sul montacarichi che usavano usualmente per abbandonare l'eremo. Anche se nella caduta Serafino era rimasto ferito ad una gamba.
Ascoltato il racconto, Zagor decide che bisogna chiudere i conti con Koontz il più presto possibile. Insieme a Yawa e ad altri guerrieri riesce a risalire un angusto condotto scavato nella roccia, fino a giungere al pianoro soprastante.
Un'orribile sorpresa è lì ad attendere i coraggiosi. Il monastero non c'è più sostituito da un sinistro castello le cui mura stesse sembrano animate da viscida malvagità.
Zagor non si perde d'animo e penetra nella fortezza, aprendosi la strada fra muri melmosi e fitte ragnatele.
Trova sulla strada alcuni degli orchi ma riesce ad ucciderli.
Koontz avverte la sua presenza e prepara un diabolico piano per sbarazzarsi di lui.
Zagor nel frattempo raggiunge le segrete dove trova Wilbur, sempre più sconvolto. Quando i due cercano di uscire dal castello si imbattono prima in ragni giganteschi e poi nell'esercito di Koontz: orchi e pterodraghi. Con l'aiuto dei guerrieri rimasti ad attenderli nel piazzale antistante, riescono comunque a calarsi nel condotto e a tornare nella grotta dove sono rimasti gli altri. Purtroppo Makasa e Husay restano uccisi nello scontro e solo Yawa sopravvive.
- GROTTA - Zagor chiede a Wilbur se, in base ai suoi sogni, conosce qualche metodo per sconfiggere Koontz, ma lo scrittore è troppo sconvolto per elaborare un qualsiasi piano.
Zagor decide che è meglio allontanarsi e riorganizzare le idee ma, improvvisamente, l'entrata della grotta si sigilla, come se le rocce fossero animate di vita propria.
Zagor intuisce che Koontz è in mezzo a loro e sa anche dove si nasconde. Ha trovato rifugio nel corpo stesso di Wilbur, il tramite vivente fra lui e la nostra realtà.
Koontz abbandona il travestimento e si manifesta, prendendo il controllo diretto del corpo dello scrittore.
Zagor e gli indiani lottano con trasporto contro lo stregone, che però risulta troppo potente da sconfiggere e semina morte fra i guerrieri di Yawa.
Koontz troneggia su Zagor pronto ad infilzarlo, quando lo Spirito con la Scure punta su una nuova strategia. Facendo appello su Wilbur, lo costringe a riprendere il controllo del suo corpo. Koontz può esistere solo tramite lui e non può vagare libero nella nostra realtà da solo.
Ma Wilbur non si sente in grado di mantenere prigioniero dentro di sé lo spirito dello stregone e per evitare che possa nuovamente prendere il sopravvento, prima che Zagor possa fermarlo, si suicida sparandosi alla tempia.
Quando i superstiti abbandonano l'anfratto scoprono che la Casa nel Cielo è tornata al suo posto e non c'è traccia dell'orrido castello di Koontz.
Zagor conclude che la foresta di Darkwood è un posto magico, un varco fra i mondi, sottile e vulnerabile. Questa volta è stato Wilbur a fare da tramite fra la dimensione di Wiklan e la nostra. Ma ora, almeno per il momento, l'incubo è finito!...
EDITORIALI:
1- Scusate il Ritardo, di Sergio Bonelli
2- Cinquant'anni di Avventura, di Moreno Burattini
Il fantasy in Zagor non mi ha mai catturato, con l'unica eccezione de Gli eroi del Ramo Rosso.
Poi calare il mondo fantasy con stregoni, orchi e draghi, in pieno territorio di Darkwood, è stato secondo me, un azzardo eccessivo. Un punto critico nella credibilità della storia.
È invece stata una mossa azzeccata programmare questa storia nel formato gigante, in quanto i bei disegni di Torricelli sono molto più godibili.
SCHEDA SU FUMETTANDO
Zagor gigante 1
filmato realizzato da ZAGOR TV