Don
Chisciotte e Sancio Panza
Vanno in giro per il mondo
Uno è lungo l'altro è tondo
Fanno un grande girotondo
(faceva più o meno così un gingle pubblicitario di quando
ero bambino)
Ora, questa storia assurda sarebbe godibile se noi facessimo finta che
Nolitta (o
Canzio non ho ben capito!), con qualche anno
di anticipo ci regala il primo
speciale Cico; se non fosse per
la presenza massiccia di
Zagor.
Il resto è veramente da archiviare come la storia più demenziale
scritta da
Nolitta, (anche se, lo confesso, rileggendola mi sono
divertito non poco).
Un nobile hidalgo che gode delle amicizie di gente altolocata, giunge
nel selvaggio west dalla lontana spagna con l'intento di riabilitare le
gesta di un suo antenato, un tale
don Chisciotte della Mancia,
(lo conoscete per caso?), ingiustamente denigrato nel capolavoro letterario
di
Cervantes.
Questo genio decide che anche lui deve avere un fido scudiero a cavallo
di un mulo che posssa affiancare il suo
Ronzinante: chi ha le phisique
du rol per interpretare
Sancio Panza se non il nostro amato
Cayetano
Lopez y Martinez?
I due, inseguiti da
Zagor che li segue per parare i danni, cercano
di difendere una spietata e leggiadra assassina,
Blondie, (
Dulcinea
del Toboso nel delirio di don Chisciotte), provocando la morte di
due vicesceriffi e rischiano il palo della tortura perchè attaccano
la madre dei crows, una megera sputata la
strega nocciola, e uccidono
la sacra cornacchia della tribù (sic).
Zagor riesce strappare i due mentecatti dalla giusta vendetta dei
crows solo a patto che vadano in giro ricoperti da miele e piume come
due gallinacci.
Riuscito a ricondurre l'hidalgo a
fort Defiance, Zagor trova
ad aspettarli
don Juan de la Landa che non aspetta altro che riabbracciare
il cugino per riconsegnarlo nelle mani degli infermieri del manicomio.
Di nuovo un testo letterario citato in una storia di
Nolitta dopo
il Robin Hood de l'
Arciere Rosso. Chissà
perchè il nostro autore preferito pensa che tutti quelli che leggono
i libri diventano un pochettino balzani, forse per perorare a tutti i
costi la causa del fumetto?
A parte tutto è veramente esilarante la luce della follia negli
occhi di don Chisciotte e la figura tutta, negli splendidi disegni di
Donatelli.
Una menzione a parte merita il titolo del numero 140: PERICOLO BIONDO,
geniale! Corredato dalla più brutta copertina di
Gallieno Ferri:
dato l'argomento suppongo sarebbe stato impossibile farne una decente.
Cicorabilia:
- Cico, è sempre stato un pasticcione si sa: immaginate
cosa vuol dire un imbranato al pari di lui con la potenza di un rinoceronte
e la grazia di un elefante?! Naturalmente una forza della natura come
Assalonne Tipperary in arte Cucciolo..
- In tutta la storia la più grande dabbenaggine che possa
fare il nostro amico messicano è certamente seguire un folle
al pari di don Chisciotte della Mancia, tutto il resto è
inevitabile!