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numeri

457/458
(508/509)

copertine

zagor 457
zagor 458

Il Fuoco dal Cielo

188 pagine

Moreno Burattini - Alessandro Chiarolla

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Un meteorite solca la notte stellata di Darkwood. Ma come scopriranno tre sventurati trappers si tratta di un astronave che si è schiantata al suolo lasciando sul terreno un orribile mostro che li aggredisce uccidendone un paio mentre il terzo, Randy, fugge in cerca di aiuto.

Zagor e Cico vanno sul luogo del disastro e trovano i corpi dei trappers e il cadavere di una creatura aliena. Nella salita si imbattono in un indiano Onondaga mortalmente ferito che rivela di essere stato attaccato dal mostro insieme a suo fratello. Zagor deve catturare l'essere prima che faccia altre vititme; non prima però di recarsi al villaggio Onondaga per impedire che gli indiani si mettano avventatamente a caccia del mostro. Il capo Tewak lo rassicura ma il giovane Catka non attende altra occasione per dimostrare il suo coraggio e disattende agli ordini.

Nel frattempo anche Randy ha trovato aiuto e con alcuni trappers sta tornando indietro. Il vero cattivo della storia, Hays, uno spietato tagliagole che non esita a massacrare i Matheson per rubare qualche dollaro, coglie l'occasione al volo e attribuisce l'eccidio al mostro.

L'alieno, disorientato, si scontra con Zagor e riesce a comunicargli con il pensiero le sue intenzioni pacifiche.

Da questo momento le parti si ribaltano e Warzak, l'extraterrestre, e Zagor sono costretti a nascondersi dagli uomini, bianchi o rossi che siano, prima di tornare all'astronave per inviare un messaggio di soccorso.

Una storia che procede a ritmi forsennati e si lascia indietro non poche incongruenze e perplessità. Nulla da eccepire sul comportamento degli uomini che prima sparano e poi chiedono spiegazioni - facciamo sempre così e probabilmente lo faremo sempre - preferiscono fidarsi di un emerito sconosciuto piuttosto che di Zagor che conoscono da sempre, si compattano bianchi e rossi - quando prima si sarebbero scannati - di fronte ad un essere "troppo" diverso.

Anche il comportamento di Zagor, forse un po' più pasticcione del dovuto, che si prodiga per aiutare la creatura, è perfettamente in linea.

Ma l'alieno sembra un turista faidatè no-alpitour. Concediamogli il primo momento di disorientamento dovuto all'esplosione... ma poi dove se ne va in giro? Perché non torna subito all'astronave. E poi che va massacrando a destra e a manca? E con il suo probabile armamentario tecnicamente evoluto perché non si rende invisibile o si limita a stordire gli avversari; invece di andare in giro con un coltellino svizzero sull'avambraccio atto ad aprire più le persone che le scatolette di carne?
E poi è un po' bugiardello!!! E' lui il primo ad aggredire con un manrovescio e non il trapper chino sul suo corpo.

Dal canto mio preferisco gli alieni brutti sporchi e cattivi - ho appena finito di rileggere l'Eternauta -. Il messaggio di tolleranza sulle diversità, lodevole e dovuto, era comunque già emerso più incisivo e efficace in ben altre storie di Burattini quali quelle con Liberty Sam e Satko e molte altre; forse più efficaci in quanto inseriti in un contesto dolorosamente vero.

Per quanto la rappresentazione del mostro mi è piaciuta sia con la tuta modello "Predator" che senza maschera modello "Il Mio Nemico" - i rettili erano i candidati all'evoluzione delle facoltà intellettive superiori se non fossero sopraggiunti i mammiferi-.

Cicorabilia: