Sulla Collina della Luna, davanti alla tomba della moglie di Tonka, Ahta, Zagor e il suo fratello Mohawk celebrano come ogni anno il patto di amicizia. Questa volta però un orribile incubo, nel quale Zagor si macchia dell'eccidio dei Mohawk, getta una sinistra e profetica ombra sull'incontro.
Quando Zagor giunge a Small Town, appena in tempo per salvare Cico dalle conseguenze di uno degli sconsiderati imbrogli in cui è solito cacciarsi, lo stalliere Leeson lo avvisa che alcuni brutti ceffi lo stanno cercando.
Zagor li incontra poco dopo al Buffalo Hotel: si tratta di un tipo arrogante Lander e due pericolosi pistoleri, Finnies e Allman.
Lander dimostra di conoscere ben poco Zagor. Infatti gli propone senza mezzi termini di tradire i Mohawk e aiutare la sua organizzazione a cacciarli dal loro territorio, ricco di giacimenti di ferro, al quale un misterioso imprenditore è interessato.
Davanti agli occhi increduli di Cico, Zagor sorprendentemente accetta. Spiega poi al messicano che infiltrarsi nell'organizzazione è l'unico modo per debellarla, facendo venire allo scoperto tutti i mandanti e i corrotti di Washington e dell'esercito. Lander però non è uno sprovveduto e ha in mente di sorvegliare strettamente sia Zagor che il messicano.
Nel frattempo la situazione precipita. Alcuni indiani Mohawk, che erano andati a curiosare attorno al sito minerario, sorvegliato da altri pistoleri di Lander, vengono sorpresi: due di loro Katah e Judak vengono brutalmente uccisi e il terzo, Waki, fatto prigioniero.
Così, quando Zagor si presenta al covo della banda, si trova subito in una situazione spinosa: Lander, per metterlo alla prova, vuole che uccida Waki!
Zagor non è costretto a buttare all'aria al sua copertura. Waki infatti riesce a fuggire, con lo Spirito con la Scure alle calcagna, animato dalla doppia speranza di salvargli la vita e informarlo della vera natura dell'apparente tradimento.
Purtroppo nella fuga il giovane precipita in un canyon e muore. Zagor, sceso a verificare, sente arrivare Lander e i suoi. Decide quindi di approfittare della situazione e spara alcuni colpi nel terreno vicino al corpo di Waki, certo che nessuno di loro scenderà a controllare, fingendo di uccidere l'indiano già morto.
Lander è ora quasi convinto che Zagor sia dalla loro parte, e questo è un colpo di fortuna. Purtroppo anche Tonka ha assistito alla scena. E inizia a credere che l'incubo che lo aveva terrorizzato si stia tramutando in un'amara realtà.
Ora che le basi sono state gettate, anche altri membri dell'organizzazione sono pronti a fare la loro mossa: il colonnello Mitchum comandante di Fort Glory e Harlan un emissario giunto da Washington.
Manca solo un casus belli e Lander chiede a Zagor consigli sulla questione: Zagor suggerisce di mandare un po' di coloni a costruire un insediamento nella Radura della Piccola Acqua, luogo sacro per tutte le tribù di Darkwood. Questo evento scatenerebbe la rivolta , e a questo punto Mitchum e gli altri ufficiali corrotti avrebbero una scusa per intervenire.
Anche questo discorso viene ascoltato da Tonka appollaiato fra i rami di un albero. Il capo Mohawk è sconvolto ma non ha la forza di colpire Zagor a tradimento. Decide di restare a sorvegliare il covo di Lander in attesa di un'occasione migliore, che non tarda ad arrivare…
I geologi della spedizione, estranei al complotto, vengono riaccompagnati a Fort Glory con una scorta. Questo assottiglia il numero di nemici. Quando Zagor fa allontanare Cico con la scusa di spiare l'ubicazione di un campo Oneida, ma con la reale intenzione di mandarlo ad avvertire i Mohawk, Tonka lo segue e lo aggredisce. Cico cerca di spiegarsi senza sapere che Allman, uno dei pistoleri di Lander, li sta spiando, pronto a sparare su Tonka.
Zagor, che a sua volta stava vegliando sul messicano, piomba sulla scena appena in tempo per spostare Tonka dalla traiettoria del proiettile.
Ma non riesce a fare altro. Tonka, convinto di essere caduto nell'ennesima imboscata, lo scaglia contro il tronco di un albero e colpisce Allman con un'ascia prima di darsi alla fuga.
Poteva andare peggio di così? Sì.
Perché quando Zagor riprende i sensi non ricorda nulla del passato, se non la terribile morte dei genitori per mano degli indiani. E l'unico che potrebbe ricordargli che ora è il protettore di Darkwood, Cico, viene allontanato e portato nel bosco da Rosny.
Quest'ultimo è stato umiliato da Zagor e vuole vendicarsi, iniziando dal messicano. Cico tenta di sottrarsi al triste destino ma, dopo una disperata fuga, viene colpito di striscio ad una gamba e precipita in un crepaccio.
Rosny lo crede morto e racconta che ad ucciderlo e a scalparlo sono stati gli indiani. Zagor è infuriato per la morte di Cico e anche il casus belli tanto cercato è pronto su un piatto d'argento.
Zagor con la sua esperienza guida i militari che stringono in una morsa invalicabile il campo dei Mohawk.
A questo punto lo Spirito con la Scure non serve più e Lander e gli altri non intendono aspettare che riacquisti la memoria. Rosny viene incaricato di ucciderlo, ma fallisce miseramente e tira le cuoia nel tentativo.
Prima che Zagor possa tornare indietro a chiedere spiegazioni, viene però circondato e catturato da un gruppo di guerrieri Mohawk. Nonostante la perdita di memoria non riesce ad uccidere gli avversari.
Zagor si sveglia legato al palo della tortura nel campo Mohawk, ma la sua prigionia dura poco. Tonka lo libera e lo sfida a duello. I due amici lottano senza esclusione di colpi e alla fine, inevitabilmente, il pur abile guerriero Mohawk, si ritrova alla mercé di Zagor.
Ma ancora una volta la sensazione di compiere un gesto profondamente sbagliato fa esitare lo Spirito con la Scure, appena in tempo. Cico arriva subito dopo a scongiurare ogni altro errore. Lo shock di rivedere l'amico fraterno vivo fa riacquistare la memoria a Zagor.
Come aveva fatto Cico ad uscire dal crepaccio? Le sue grida di aiuto erano state udite da Doc Lester, Rochas e Jim Baker che si erano accampati lì vicino e lo avevano soccorso e accompagnato al campo Mohawk.
La notizia che Cico è ancora vivo si sparge fra le fila dei soldati, pronti ad abbassare le armi. Il colonnello Mitchum e Harlan, però, non hanno assolutamente intenzione di arrendersi e rischiare un processo che li vedrebbe sicuramente condannati. Devono eliminare i Mohawk e ogni scomodo testimone.
Zagor, però, aveva giocato un'altra, previdente, carta. Approfittando della notte, nel covo di Lander, aveva parlato a lungo con il geologo Hooper, estraneo al complotto, e gli aveva dato istruzioni di contattare il colonnello Perry, storico compagno di mille avventure.
Perry arriva appena in tempo per fermare la carica ed arrestare il colonnello Mitchum.
Tonka e Zagor invece danno il benservito a Lander, Harlan e Finnies che si erano dati alla fuga…
Alla fine della storia Zagor e Tonka rinnovano il patto di fratellanza e il legame di sangue …
Quello che vede combattere Zagor con uno dei protagonisti storici della serie e suo più solido amico pellerossa, è un soggetto molto coraggioso ma anche molto insidioso.
Funziona bene nella prima parte ma scivola un po' nella seconda, quando la perdita di memoria di Zagor diventa indispensabile per mantenere in moto il complicato meccanismo di equivoci.
Sebbene i singoli episodi risultino un po' forzati, la sceneggiatura è sempre ben equilibrata e ben oliata, calibrando ottimamente le scene di azione con quelle dialogate.