Dato il mistero dietro l'identità del rapitore di bambini chi non avesse letto ancora la storia per intero è invitato a non proseguire
Zagor e Cico, in compagnia del loro amico Fosbury, giungono nella fattoria di Margit Veszi, appena in tempo per impedire agli inferociti abitanti di Derford di linciare la donna.
La povera Margit, vedova del marito Imre, ungherese e non integrata nella comunità, per il suo isolamento e alcune stravaganze culturalmente distanti dagli altri abitanti, è considerata alla stregua di una strega.
La scomparsa di ben cinque bambini ha esasperato gli abitanti del paese che non hanno perso tempo a concentrare su di lei i sospetti.
Zagor riesce a barricarsi dentro la casa della donna, insieme ai suoi amici e ad un abitante del paese, Jason, come ostaggio. Non riuscendo a cavar nulla da Margit che, sconvolta dalla situazione e inaridita dalla solitudine, si esprime con difficoltà. Inoltre le sue latenti capacità medianiche la rendono ancor più mentalmente instabile e vulnerabile. L'unico indizio che riesce ad ottenere è che nella scomparsa del primo bambino, Sean Ross, potrebbero essere implicati degli indiani Tuscarora.
Ottiene da Winston, il capopopolo dei facinorosi, una dilazione di 36 ore per chiarire la situazione e parte alla volta del villaggio Tuscarora non prima di aver fatto visita all'emporio di Evelyn Ross, la madre di Sean, anch'essa vedova.
Ma appena si allontana la situazione precipita fra lugubri ritrovamenti e feticci che sembrano inchiodare la povera donna. Lo stesso Cico nutre dei dubbi e solo Fosbury crede nella sua innocenza.
Quando Jason disseppellisce il teschio di un bambino nella cantina la situazione precipita e, dopo che Margit cerca di farla finita dando fuoco alla capanna, tutti e tre finiscono prigionieri nelle mani degli abitanti di Derford sempre più assetati sangue.
Nel frattempo Zagor dopo il suo colloquio con i Tuscarora, effettivamente testimoni del triste destino di Sean, ha intuito la verità.
Evelyn Ross è colei che ha rapito i fanciulli, fortunatamente senza far loro del male, dopo che suo figlio era morto in un incidente del quale si sentiva responsabile.
Solo l'intervento tempestivo di Zagor strappa al rogo la povera Margit e salva gi abitanti di Derford da un crimine atroce.
Una storia breve un po' ingessata nelle situazioni stereotipate e nei personaggi abbozzati, quasi a servizio della morale finale sull'incomprensione e il ravvedimento. In compenso l'intreccio della trama e il mistero sono avvincenti e l'avventura si legge tutta di un fiato dall'inizio alla fine (il numero Giustizia Sommaria).
Una curiosità: