Antefatto:
Quattro misteriosi assassini massacrano una famiglia di Nipmuc intenta a celebrare un funerale nelle Black Mountains.
Poco tempo dopo - Spokane:
Il Nipmuc Huskay sta trattando l'acquisto di un fucile da "Pancia Grossa" Colan, un commerciante di Spokane, poco lontano dal luogo dell'eccidio dell'antefatto.
Non convinto dell'onestà del commerciante e della bontà dell'arma rinuncia all'acquisto. Fuori c'è ad aspettarlo la figlia Ahlita. I due vengono aggrediti da un paio di uomini di Mr Garreth, il più potente allevatore del posto: Joe Mulligan e Doyle. Un terzo cowboy del ranch, Rufus, disapprova il comportamento degli altri due, ma non ha abbastanza coraggio per fermarli.
Zagor interviene prontamente dando ai due mascalzoni una bella lezione. Mulligan e Doyle vengono poi presi in consegna dallo sceriffo Hayes, che non mostra alcun timore reverenziale per il potente Mr Garreth, preoccupato soprattutto di evitare grane in paese. Decide che qualche ora di gattabuia li ridurrà a più miti consigli
Del resto scopriamo più tardi che anche lo stesso Garreth è stanco di parare i guai causati dai due arrestati. Infatti non sono uomini di fiducia, ma lavoranti stagionali approdati al ranch in cerca di un'occupazione temporanea. Del gruppo fanno parte oltre ai due in galera altri due pendagli da forca: Rascal e Clayton.
Se da un lato Garreth non vuole rinunciare ai quattro cowboy, che si sono dimostrati particolarmente esperti nella cura delle bestie, dall'altro non vuole inimicarsi i cittadini di Spokane, a causa delle scorrerie in paese.
Non arriva a cacciarli come vorrebbe suo figlio Jason. Il ragazzo è particolarmente coinvolto nella vicenda in quanto è innamorato ed ha intessuto una relazione con l'indiana percossa, Ahlita. Inutile dire che il padre disapprova la relazione è spera che prima o poi Jason metta la testa a posto e si scelga una donna degna del suo rango.
Torniamo però a Zagor. Cosa ci fa a Spokane? Lo Spirito con la Scure è giunto in paese in cerca del dottor Dester, il medico del villaggio.
Aveva aiutato il suo amico Sikash, un indiano Naskapi a debellare una banda di razziatori, guidata dallo spietato Cuore di Lupo.
Zagor, Sikash e Cico avevano individuato il covo dello spietato predone e avevano ingaggiato un violento conflitto a fuoco. Durante il combattimento la maggior parte dei componenti della banda era stata uccisa e lo stesso Cuore di Lupo era precipitato in un dirupo, dopo essere stato colpito da un pugnale lanciato da Zagor.
Purtroppo anche Siskah era stato raggiunto da un proiettile in pieno addome e ora giace in condizioni disperate nel trading post di McNeil.
Dester, amico del dottor Sand, si dimostra altrettanto illuminato e non si pone il problema che il ferito sia un indiano. Opera Siskah, scongiurandone la morte. Zagor e Cico restano da McNeil a vegliare l'amico.
La sera McNeil racconta la storia di Jason e Ahlita, e di come il legame faccia storcere il naso un po' a tutti in paese, in primis all'augusto genitore. Zagor non può non pensare a quando ha conosciuto Satko, che si è dovuto scontrare con i soliti radicati pregiudizi per poter sposare Linda, la figlia del ricco Amos Benson.
Con la speranza di una analoga conclusione per la storia dei due ragazzi i nostri vanno a riposare...
Non immaginano che il primo pensiero di Mulligan e Doyle, appena usciti di prigione, è quello di far loro la festa. I due, appena rilasciati dallo sceriffo Hayes, si sono diretti al trading post di McNeil. In realtà il loro intento non è tanto una banale vendetta quanto togliere di mezzo Zagor. Hanno in programma un colpo grosso a spese di Garreth e non vogliono rischiare di averlo alle calcagna.
Non potranno però mettere in atto l'agguato pianificato. Una nebbia innaturale li circonda e, dalla coltre bianca, sbucano figure scheletriche. Doyle si lascia prendere dal panico e confessa praticamente di aver partecipato al massacro del cimitero indiano. La Luna degli Scheletri è alta nel cielo e qualcuno aveva predetto loro, che avrebbero pagato, al suo spuntare, per l'eccidio commesso.
Zagor esce dal trading post quando sente le urla dei due. Trova Mulligan morto stecchito e dopo una ricerca di un paio d'ore, il cadavere di Doyle precipitato in un crepaccio, con un'espressione di genuino terrore negli occhi. Accanto al corpo un prezioso monile indiano, di foggia Nipmuc.
Per saperne di più si reca immediatamente al villaggio vicino. Qui Huskay lo presenta al capo Tumal. Gli indiani raccontano a Zagor del massacro al cimitero, la radura dei sakem, e del vero motivo della spietata aggressione. Nei pressi del cimitero, c'è una grotta sacra dove riposano i sakem della tribù. Chi ha compiuto l'eccidio in realtà voleva arrivare ed è arrivato alla grotta, che è stata depredata di tutti i preziosi ornamenti d'oro.
Ma chi ha ucciso Doyle e Mulligan, sicuramente due della banda? La vecchia Sedna, sembra esserne sicura: dalla notte e dalla nebbia sono scaturiti i Demoni dell'Abisso la cui mano vendicativa ha già preso due dei colpevoli e nelle notte successive, ancora notti della Luna degli Scheletri, completeranno l'opera, sterminando tutti i responsabili. Così confida alla giovane Ahlita. La ragazza, che ha riconosciuto Doyle, teme ora per Jason. Se anche lui fosse responsabile del massacro? O meglio, se fosse ucciso per errore dagli spiriti vendicatori mentre assalgono il ranch per uccidere gli altri autori del delitto?...
La ragazza si allontana disperata...
Le cose, nel frattempo, si complicano. Lo sceriffo Hayes è costretto ad arrestare Zagor. Tutte le prove sembrano indicare lui come responsabile dell'omicidio dei due farabutti e lo Spirito con la Scure si fa mettere in cella per non coinvolgere i Nipmuc. Quando resta solo con Hayes racconta allo sceriffo quello che ha scoperto sul massacro al cimitero. Zagor non si è sbagliato sul conto dello sceriffo. Hayes, sospettava già dei quattro lavoranti di Garreth, ma non aveva prove. Sentito il racconto vuole verificare di persona il rinvenimento del monile indiano, per inchiodare i due superstiti della banda. Si reca nella stalla dove sono stati provvisoriamente sistemati i cadaveri di Mulligan e Doyle ed esamina il monile. Non ha più dubbi sugli autori del massacro ma, scagionato Zagor, chi si è vendicato dell'eccidio?
A questo punto però accade qualcosa di soprannaturale. Il vecchio Cappello Grigio, un Nipmuc scacciato dalla tribù che viveva di elemosine a Spokane, lo raggiunge nella stalla. è rimasto particolarmente sconvolto dalla notizia del ritrovamento dei due cadaveri. Quando li vede i suoi occhi si animano di terrore e proferisce alcune parole prive di significato per lo sceriffo, nominando Tawak, lo stregone dei Nipmuc ucciso alla radura dei sakem.
A questo punto i cadaveri si animano e lo afferrano: Mulligan proferisce una sinistra minaccia - sei sono i colpevoli, sei sono le vittime della radura dei Sakem e sei dovranno morire.
La macabra pantomima in realtà è ad uso e consumo del solo Cappello Grigio in quanto lo sceriffo non vede nulla! Quando si avvicina per capire cosa tormenta il vecchio indiano, quest'ultimo, in preda al delirio, lo pugnala e fugge...
Zagor e Cico sono ancora bloccati in cella, ma vengono liberati dal dottor Dester, in tempo per soccorrere lo sceriffo che, per fortuna, non è ferito a morte. Subito dopo raggiungono Cappello Grigio che sviene per le forti emozioni, nominando ancora una volta la radura dei sakem. Zagor si rende conto di trovarsi davanti ad un altro responsabile dell'eccidio.
Più tardi Cappello Grigio confessa. Lui ha rivelato sotto tortura, ai quattro assassini l'esistenza della grotta sacra, dalla quale aveva rubato un monile per rivenderlo al commerciante Colan. Questi, che aveva un debito di gioco con Clayton, si era fatto sfuggire la cosa, e la banda aveva costretto Cappello Grigio a rivelare loro l'ubicazione della grotta.
Sei dunque i responsabili, anche se solo quattro sono stati i massacratori.
Al ranch nel frattempo Rascal e Clayton, visti gli ultimi lugubri sviluppi, decidono di accelerare i tempi e mettono in atto il piano. Molto semplice per la verità, una variante di quello che avevano utilizzato nel massacro del cimitero indiano: uccidere tutti e derubare Garreth di ogni bene.
Quando Jason torna al ranch, dopo che Ahlita gli ha raccontato gli ultimi avvenimenti, per avvertire il padre delle serpi in seno che hanno accolto, tutto si è già compiuto. Il solo Garreth è ancora vivo, saldamente legato e in balia degli assassini....
Zagor incrocia Ahlita lungo il sentiero per il ranch. Al loro arrivo Clayton e Rascal se ne sono già andati, lasciando i Garreth legati a morire nel rogo della loro casa. Zagor si tuffa nelle fiamme per trarli in salvo.
Nel frattempo i due banditi rimasti vanno incontro al destino. La luna degli Scheletri brilla di nuovo in cielo e si materializzano gli spettri vendicatori, che trafiggono Rascal con un nugolo di frecce.
Clayton riesce a fuggire e torna al ranch in tempo per sorprendere Zagor, stremato per il salvataggio dei Garreth. Pensa di usare la ragazza indiana come ostaggio, ma Zagor rIesce a reagire e lo mette alle corde. Clayton muore trafitto da una lancia scagliata dai demoni dell'abisso che, nel frattempo, lo hanno raggiunto...
La vendetta si conclude al trading post di McNeil dove lo spirito di Tawak si manifesta a Cappello Grigio, che muore per lo spavento.
Solo un colpevole manca all'appello. "Pancia Grossa" Colan. I Demoni dell'Abisso non si sono dimenticati di lui e in una notte di luna piena anche lui avrà la sua paga...
Storia che fonda un'ambientazione western con un horror classico ispirato al film di John Carpenter "Fog". La fusione riesce solo parzialmente e la parte prettamente avventurosa funziona meglio di quella horror che sembra di contorno con uno Zagor particolarmente risolutivo e funzionale nella vicenda western e semplice spettatore passivo di quella horror.
La storia si segnala per la prima prova di Oliviero Gramaccioni alle matite.
SCHEDA SU FUMETTANDO
Zagor speciale 22