Calma piatta al rifugio di Darkwood. L'unico diversivo è
un'altra delle stravaganti trovate di Cico che ha acquistato,
non si sa come, un brevetto esclusivo del professor Van Crook:
il ventrillo. Questa specie di fischietto che Cico nel corso
della storia imparerà a padroneggiare tanto da salvare la pelle
a Zagor nel finale, consente a chiunque di trasformarsi in un sorprendente
ventricolo, o ventriloquo che dir si voglia.
Ma chiunque legga da un po' le avventure dello Spirito con la Scure
sa che la calma piatta che citavo all'inizio è sempre il preludio
ad una serie di catastrofi immani. Infatti da dietro una roccia spunta
un sedicente agente segreto inglese - nella migliore tradizione -, John
Mycroft, che ha attraversato l'oceano per catturare uno terribile
manipolatore in grado di servirsi di chiunque per provocare cambiamenti
catastrofici negli scenari politici internazionali e guidare, nell'ombra,
i destini di intere nazioni: il tessitore.
Il Tessitore, anche se costretto a scappare in America, ha decimato
gli agenti segreti in grado di fermarlo e, oltre al solo sopravvissuto
Mycroft, indovinate un po' chi è l'unico in grado di tenergli
testa: Zagor, ovviamente.
Un'altra terribile rivelazione esce dalla bocca del moribondo agente:
il tessitore ha assoldato per i suoi scopi nientemeno che i leggendari
adepti della setta degli assassini: i ninja. Uomini padroni assoluti
delle potenzialità del corpo, combattenti imbattibili in grado
persino di uccidere un uomo con una mossa segreta che possono dosare
a piacere e attivare a distanza di anni: La morte che giunge dopo
o Palmo vibrante.
Per una volta le cose sembrano mettersi bene per la tranquillità
del piccolo messicano: Mycroft muore subito dopo squassato da
terribili vibrazioni e nessuno dei due amici presta fede ai suoi deliri.
Ma sarà proprio Cico, che si farà prendere come ostaggio
in una delle sanguinose rapine alle banche che il tessitore ordinava
per finanziare la sua organizzazione, a trascinare per i capelli Zagor
nelle trame dell'oscuro stratega.
E Zagor sarà condannato proprio da quella morte del palmo
vibrante che aveva già spacciato Mycroft, lasciando il lettore
in ambasce, per un paio di numeri, fino a quando il terribile ninja
che lo aveva colpito non viene ucciso grazie all'indispensabile intervento
risolutivo di Cico e del suo ventrillo.
Ma prima che tutto questo avvenga i due amici dovranno prima liberarsi
dai rapinatori, combattere i ninja, farsi arrestare come pericolosi
criminali e rinchiudere nella terribile prigione di Fort Concrete
a New York - conosciuta, indovinate un po', come le porte
dell'inferno -, contattare l'uomo del tessitore, il direttore del
carcere, superare le micidiali prove alle quali sono sottoposti gli
adepti, fingere di assecondarne i piani e, per finire, distruggere il
quartier generale del criminale e afferrare la lista con tutti gli uomini
eccellenti coinvolti.
E il tessitore?
Il tessitore sfugge all'interno di un passaggio segreto senza che nessuno
lo abbia mai visto in volto utilizzando come diversivo... indovinate
cosa? un ventrillo!
La più lunga storia sceneggiata da Castelli - avvincente, divertente
e ricca di suspense - contiene tutti gli ingredienti dell'avventura
classica e di spionaggio e si chiude con un finale apertissimo che nessuno
prima aveva mai osato riprendere, e che è quasi un affronto alla
meccanica delle storie zagoriane.
Ci penserà ovviamente Burattini a colmare un tale affronto con
l'insospettabile alleanza fra il tessitore e Mortimer. Sicuramente ne
vedremo delle belle! E scommetto che rivedremo il ventrillo!!!
Nota: Castelli riprenderà queste tematiche di fanta- politica
(più o meno fanta) in una storia di Martin Mystere: i signori
della guerra.
Vittorio Sossi