Secondo inedito del
Maxi Zagor 3 di
Franco Donatelli terminato
ai disegni da
Roberto D'Arcangelo.
Zagor racconta a due astronomi, ai piedi della collina sacra agli
Ottawa, la leggenda di
Geesis, padre di tutti gli uomini
per alcune tribù indiane.
Lo Spirito con la Scure è preoccupato. I due,
Baker e
Ferguson,
lo hanno avvertito di una eclisse di sole, prevista per il giorno seguente,
che intendono osservare dalla sommità della collina sacra.
Zagor teme che il fenomeno possa turbare gli
Ottawa e scaldarne
gli animi.
Nel contempo le due guide degli astronomi,
Mooney e
Abraham,
si rivelano due tagliagole che intendono trucidarli per derubarli.
Zagor riesce a metterli in fuga ma fuori combattimento per una
caduta, non può recarsi al villaggio per calmare gli indiani.
E questo è grave in quanto il perfido
Wandega, deciso a
prendere il posto dello Spirito con la Scure, ha architettato un piano
diabolico.
Mohicano, scampato al massacro della sua tribù e, grazie alla sua
educazione fra i bianchi, a conoscenza della eclisse,
Wandega,
con la complicità del suo amico
Kowah, si è circondato
di un alone di mistero: perdita di memoria, ferite che non si rimarginano,
assenza di passato, voci da manitù...
Durante l'eclisse,
Wandega mette in atto la sua messinscena, con
l'aiuto di Kowah. Tira fuori un repertorio di frecce soporifere, pomate
ustionanti, creme fosforescenti tanto da far credere di aver parlato direttamente
con il Grande Spirito.
Tutti gli
Ottawa sono ai suoi ordini tranne il vecchio stregone
deciso a scoprirne i segreti.
Zagor, gli astronomi e Cico vengono catturati alle sorgenti del
Sunday Creek e portati al campo, (non prima di aver regolato i
conti con le due ottuse guide).
Zagor viene umiliato da
Wandega con il solito trucco dell'ago
soporifero che si trascina da Iron Man in poi, ma grazie all'aiuto di
Hamak, lo stregone, riesce a smascherare l'impostore che finisce
con il suo complice in braccio alle rapide.
Il tema dell'inviato di Manito è ricorrente: basti pensare a Iron
Man, l'Uomo Dipinto, Robert Gray, Devil Mask, pur con tutte le dovute
differenze. Burattini anche questa volta comunque riesce a confezionare
un avversario originale che si aggiunge al lungo elenco.
P.S.: per quanto riguarda la pomata ustionante posso consigliare la paprika
al posto del dopobarba. L'abbiamo fatto anni fa ad un nostro amico e credo
che ancora se lo ricordi.
PPS: la foresta di
Darkwood è risultata in fondo alle classifiche
per turismo fai da te. Noi zagoriani sappiamo perché. Qualsiasi
guida uno assoldi nei pressi di
Darkwood è appena uscita
di galera e pronta a farti la pelle, come succede regolarmente dai tempi
di
Kruger e
Mayer.
Cicorabilia:
- Niente da segnalare se non qualche bella battuta.