Terzo incontro di Zagor con i Métis dopo i due orchestrati da Boselli nell'almanacco 1997 "Sulle Piste del Nord" e nello speciale numero 12: "Avventura in Canada". Questa terza avventura non ha alcuna relazione con le prime due e i Métis sono utilizzati solo per imbastire una storia di tutta azione; dato che la storia probabilmente risale a molti anni fa potrebbe anche essere antecedente (?).
A turbare la tranquillità casalinga del rifugio nella palude di Mo-Hi-La arriva un uomo disperato: Bob Corman. Sua moglie è stata rapita da una banda di Métis, il cui sanguinario capo è il terribile Lamort, che fa razzie in ogni dove e rivende come schiave donne indiane o bianche sopravvissute ai massacri.
Zagor decide di inseguire i Métis per porre fine alle loro razzie ed evitare che rapiscano donne indiane delle tribù di Darkwood - senza trascurare che non lascerebbe MAI senza aiuto un poveraccio come Corman.
Il primo scontro con la banda avviene nel villaggio Sauk di Hamok. Zagor riesce ad impedire un massacro ma non a sottrarre dalle grinfie di Lamort Marion Corman e le sue tre sfortunate compagne di sventura.
Inizia così un lungo inseguimento che porterà i nostri amici fino in Canada. Durante l'inseguimento si imbattono in un pittoresco Métis, il generale Daguerrre, che coltiva il sogno di una nazione riconosciuta per la sua gente. Daguerre fornisce loro informazioni su Lamort, un uomo che conosce molto bene e che odia con tutte le sue forze per il discredito in cui rischia di gettare tutti i Métis. Zagor mira a far leva sull'orgoglio del generale per portarlo dalla sua parte in uno scontro, altrimenti impari, con l'Orda Selvaggia.
La seconda battaglia con gli uomini di Lamort avviene sul Cold River. Marion Corman ha dimostrato una forza d'animo notevole ed è riuscita a fuggire dai suoi aguzzini. Lungo il Cold River viene raggiunta ma riesce ad contattare suo marito Bob, prima di essere ricatturata. Bob viene salvato dall'azione congiunta di Zagor e dell'esercito di Daguerre.
Mentre lo Spirito con la Scure ripara, insieme ai suoi amici, nella base di Daguerre per fare il punto della situazione e raccogliere altre informazioni, Marion scopre con suo sommo disgusto che Lamort inizia a nutrire un'attrazione nei suoi confronti e non vuole più venderla come schiava ma prenderla come moglie.
Lamort inizia a sentire il terreno scottare sotto i suoi piedi e decide che è il caso di mettere in gioco un suo subdolo alleato che si è arricchito con i suoi traffici, ma che ha sempre cercato di mantenere un basso profilo: il commerciante di pellicce John Castle protetto nel suo fortino nella foresta.Castle convince Lamort che è il momento di mettere fuori gioco per sempre Daguerre e il suo manipolo di illusi. Gli consiglia di uccidere le tre donne bianche, Marion non è nel piatto, e far ricadere la colpa sui Métis di Daguerre, per scatenare un'offensiva distruttiva degli inglesi contro l'esercito del generale.
Ma fra i loro santi propositi e la realtà si frappone la furia di Zagor che stermina ad uno ad uno tutti i componenti della banda, per chiudere la faccenda con la morte di Lamort ( o la mort di Lamorte a scelta, porbabilmente Sclavi avrebbe preferito dellamort dellamorte... basta così) ).
Fra le vittime, Castle ucciso a tradimento da Lamort e Daguerre che non riesce a coronare il suo sogno di una nazione Métis
Anche in questo caso come era accaduto con il precedente speciale viene ripescata una storia datata e lo stile stridente con le attuali si sente. La storia è un continuo susseguirsi di scontri a fuoco, forse troppo fortuiti, ma non l'ho trovata particolarmente malvagia. Certamente preferibile alla precedente di Moretti pubblicata nel maxi numero 3.
Il personaggio di Lamort, spietato e crudele, non mi è dispiaciuto. Solo un dannato del genere poteva mantenere la disciplina in una siffatta banda di tagliagole. Forse è un po' imbarazzante la sua infatuazione per Marion ma una donna così determinata piacerebbe a chiunque...