Trama
Il giovane Piccola Volpe, un cacciatore urone, ha trovato una bibbia sul cadavere di Adam Young, capo di una carovana di mormoni.
Sul libro sacro è tracciata una precisa accusa: la carovana è stata sterminata dalla banda di razziatori capeggiata da un certo Harper, sulla valle dell'Arcobaleno.
Zagor, lasciato da parte Cico, si reca sul posto per cercare le prove dell'infamante accusa e inchiodare Harper alle sue responsabilità.
Però sulla sua strada si frappone di nuovo Wabashi, l'esaltato stregone dei Corvi visto nell'avventura precedente: L'Abisso Verde.
Lo stregone, cacciato dalla tribù Oneida per colpa di Zagor è ora a capo di una tribù di indiani Corvi. Gli indiani tendono un agguato allo Spirito con la Scure e Wabashi lo mette fuori combattimento.
Wabashi ben determinato a fargli pagare l'affronto subito, pregusta una vendetta gustosa. Zagor viene seppellito fino al collo nella sabbia e Wabashi manda i Corvi a chiamare a raccolta tutta la tribù per farli assistere alla sconfitta di Zagor (Wabashi non ha mai creduto alla favola che Zagor fosse un inviato di Manito).
Medita di godersi il suo trionfo dopo averlo sottoposto a strazianti torture.
A far naufragare i suoi piani arrivano due cacciatori, Big Giona e Skinny, che stordiscono lo stregone e liberano Zagor.
Quest'ultimo non perde occasione per divertirsi alle spalle del malcapitato Wabashi e, nello stesso tempo, dare un'ennesima dimostrazione dei suoi presunti poteri magici.
Così Wabashi si sveglia a sua volta immerso nella sabbia fino al collo, nella stessa scomoda posizione occupata in precedenza da Zagor, che, sornione, lo terrorizza e gli intima di non intralciare più la sua strada.
E poi lo lascia lì a meditare sulle sue sfortune, sicuro che, quando torneranno i Corvi a liberarlo, il terrorizzato stregone propalerà un'altra e nuova leggenda sul suo potere di inviato di Manito.
Tolto di mezzo l'incauto Wabashi, Zagor può continuare la sua ricerca e Skinny e Big Giona si rivelano preziosi anche questa volta (sono una vera manna dal cielo). Lo informano infatti che la banda di Harper ha le ore contate, braccata da un gruppo di Creek.
Anche se il destino dei criminali è segnato, Zagor non se la sente di abbandonarli, deciso a consegnarli alla giustizia e parte seguito dai due recalcitranti cacciatori.
Nel frattempo vediamo la banda di Harper braccata dai Creek e costretta a rifugiarsi in un isolotto al centro di una palude nelle Savane di Winneboga.
Dopo un tentantivo di sortita, ormai circondati, i razziatori sono costretti a ripiegare con alcuni morti e feriti.
La loro ultima speranza di sgattaiolare con il favore del buio viene frustrata dai Creek che accendono un cerchio di falò intorno all'isolotto.
Quando arrivano Zagor e i cacciatori lo scenario è abbastanza chiaro. Alle prime luci dell'alba Harper e i suoi due compari rimasti saranno uccisi.
Zagor tenta comunque di salvarli. Sorprende alcuni degli assedianti, li stordisce, ma quando arriva sull'isolotto, scopre che tutti criminali sono stati uccisi nel sonno dalle "vipere nere di palude" (sic).
Riesce a passare nuovamente attraverso le file nemiche e si allontana dalla tragica Palude, in compagnia dei due cacciatori.