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numeri

534/536
(585/587)

copertine

Zagor 534
Zagor 535
Zagor 536

Plenilunio

246 pagine

Moreno Burattini - Joevito Nuccio

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


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La storia inizia ad Asher Mill, in una notte di luna piena. Due giovani, Drew e Martin, stanno amoreggiando sulla collina sopra il paese, quando si accorgono che la luna è già alta in cielo ed il sole è tramontato da un pezzo.
Compiono velocemente il tragitto che li separa dalle case inseguiti da fruscii e ululati. Alla fine Martin lascia Drew sull'uscio di casa. Proprio nel momento in cui la paura si dissolve, colpisce il licantropo, straziando la ragazza proprio davanti alla porta e né Martin né il padre di Drew arrivano in tempo per poterla salvare...

La scena si sposta poi a Damirburg per un siparietto cichiano. (vedi sotto) Al termine della disavventura, Zagor, che arriva su un carro in compagnia di Metrevelic, recupera lo sventurato messicano.
Proprio il buon dottore che ha condiviso con Zagor e Cico gli scontri con Rakosi e l'avventura della sorgente misteriosa è il tramite per i misteriosi fatti che stanno accadendo ad Asher Mill.
Il professor Terence Clemons gli ha chiesto aiuto preoccupato dalle misteriose uccisioni che si sono susseguite negli ultimi mesi, nelle notti di luna piena, nel piccolo paesino di montagna.

Asher Mill non è lontano da Damirburg è il carro di Metrevelic si sta inerpicando nell'ultimo tratto del sentiero, quando improvvisamente un gigantesco tronco d'albero si schianta sulla strada, mancandoli per un soffio.
Autori della bravata sono tre, altrettanto giganteschi, gemelli taglialegna: Louis, Matt e Derek Rhodan. Invece di chiedere scusa per la leggerezza del loro agire, reagiscono con arroganza alle rimostranze di Zagor e dalle parole si passa subito ai pugni.
Nonostante i tre colossi superino Zagor in stazza ed altezza, lo Spirito con la Scure alla fine riesce a metterli fuori combattimento. Come ultimo sugello alla sconfitta, con uno sforzo sovrumano, riesce a scaraventare il tronco nella scarpata sottostante.
Servirà la lezione? Assolutamente no! Ma i Rhodan li ritroveremo solo nel prossimo numero...

Dopo questo imprevisto i viaggiatori giungono alla dimora di Clemons, zeppa di libri. Il professore è un avido lettore esperto in molti campi, fra i quali l'ipnosi. Metrevelic afferma di voler tentare di utilizzare Cico per individuare il nascondiglio del misterioso assassino, che sta mietendo vittime nelle notti di luna piena.
Dapprima vanno a parlare con Jonathan, l'unico testimone oculare ad aver visto il mostro ed essere rimasto vivo. Jonathan, che vive in una fattoria fuori dal paese, racconta di aver trovato il cadavere sventrato di Darius, un suo aiutante e di essere stato inseguito da una belva dalle sembianze umane. Si è salvato solo perché ha trovato rifugio nel capanno degli attrezzi
Tornati a casa di Clemons, Metrevelic espone finalmente il piano che ha in mente. Nell'avventura a Bergville, Cico aveva dimostrato una certa sensibilità radioestesica, riuscendo ad individuare il nascondiglio di Rakosi con un pendolino. Ma questa volta l'esperimento non funziona. Le condizioni che avevano permesso a Cico di acquisire quella particolare abilità si erano esaurito con la fine dello stato di trance che aveva sperimentato in quell'occasione.
Ma non sarà poi un problema rintracciare il licantropo...

Mentre i nostri amici stanno facendo questo tentativo, il licantropo si arrampica nel campanile della chiesa di Asher Mill. Nella chiesa c'è solo il reverendo Stone che, attratto dai rumori, si vede piombare il mostruoso uomo lupo giù dal campanile. Il prete non riesce a fuggire e viene dilaniato dal mostro, non prima di aver suonato la campana in un ultimo tentativo di richiamare l'attenzione degli abitanti di Asher Mill.
Zagor è il primo ad arrivare e si trova davanti un licantropo più belluino e mastodontico di quello che aveva affrontato in precedenza; quando, anni prima., era stato testimone dell'orrenda trasformazione del Dottor Stubb.
Né le pallottole né i fendenti della scure sembrano fermare il mostro...

Per fortuna sul pavimento del campanile il povero reverendo Stone ha abbandonato una croce d'argento e Zagor usa quella per colpire il licantropo che sta caricando.
Il mostro prova dolore, finalmente, e disorientato fugge all'esterno.
Balza fuori da una finestra davanti agli atterriti Cico, Metrevelic e Clemons. Quest'ultimo, benché abbia un fucile in mano, non trova la calma per prendere accuratamente la mira e sbaglia il colpo.

Zagor non ha intenzione di perdere tempo, dato che ci sono ancora due notti di luna piena. Ma non vuole neanche affrontare nuovamente il licantropo impreparato, per cui mola una cornice d'argento per costruirsi un rozzo pugnale. Poi si mette sulle tracce della belva insieme a Cico e Metrevelic alle prime luci del giorno.
Le impronte proseguono fino alla casa nel bosco dei gemelli Rhodan, i tre energumeni che gli avevano dato il benvenuto in paese.
In casa ci sono solo Louis e Matt, tranquillamente impegnati a tagliare la legna. Zagor va ad affrontarli da solo lasciando i due amici al sicuro nel bosco.

Sperare in una collaborazione dei fratelli Rhodan sarebbe una mossa ingenua e non si fa sorprendere quando viene accolto a suon di accettate. Non ha problemi però a metterli fuori combattimento. A questo punto deve verificare i sospetti che lo hanno condotto fino a lì. Quando denuda il torace di Matt trova i segni delle due pallottole che aveva sparato contro l'uomo lupo in chiesa. Impossibile che sia una coincidenza.
Ma non può mettere alle strette l'uomo in quanto il terzo fratello, Derek, arriva tenendo sotto tiro Cico e Metrevelic. Quando Zagor getta l'arma, viene immediatamente stordito.

Si sveglia nel ripostiglio sotterraneo della stalla in compagnia dei due amici. Metrevelic lo informa che i tre hanno intenzione di gettarli in un dirupo, simulando una loro fuga sconsiderata di fronte all'Uomo Lupo. Sono convinti che tutti in paese berranno la semplice, quanto credibile, storiella. Però il dottore non ha ravvisato nulla di sospetto, tranne gli intenti criminali ovviamente, nel comportamento dei tre fratelli.
Nessuno di loro si è mosso come se fosse colpevole della morte del reverendo Stone. Louis sembrava temere il contatto con il pugnale d'argento, ma sono solo supposizioni prive di fondamento.
Nel frattempo scende la notte...

Zagor sta cercando di utilizzare una scala a pioli, nonostante sia legato molto strettamente, per salire sulla stalla e tagliare le corde con qualche arnese da taglio. Sente Derek e Louis parlare di Matt. Nessuno dei due ricorda le cicatrici a forma di buchi di proiettile che il fratello ha sul torace e che afferma di essersi procurato da piccolo con un forcone.
In quel momento un ululato squarcia la quiete della foresta.
I due fratelli escono all'esterno mentre i cavalli si imbizzarriscono, perché altri ululati si sono fatti più vicini.
Ma non è Matt l'Uomo Lupo, come cominciano a temere Louis e Derek. Infatti il terzo fratello sbuca da dietro la stalla, con uno sguardo allucinato, farfugliando qualcosa sulla luna, ma... perfettamente umano!
L'ombra dell'Uomo Lupo si staglia invece dal tetto della stalla sul terreno. E subito dopo il licantropo piomba veloce come un fulmine su Derek e Louis, uccidendoli uno dopo l'altro.
Zagor libera Metrevelic e Cico e li spedisce in paese al sicuro, poi si volta per affrontare il licantropo e assiste ad una scena incredibile. Matt cade in ginocchio e si lascia sgozzare dalla belva Zagor cerca di impedirlo, ma il coltello di acciaio nulla può contro la natura del licantropo, anche se affondato profondamente nella schiena.
Mentre il lupo finisce Matt, Zagor si rende conto che la sua unica possibilità di salvezza è recuperare il rozzo pugnale d'argento che si era costruito e che i fratelli avevano riposto chissà dove. Per cui inizia una corsa disperata contro il tempo, con Zagor che perlustra la casa dei Rhodan e l'uomo lupo che distrugge dietro di lui ogni cosa che gli capita a tiro.

Giunto al piano superiore, nel sottotetto, finalmente Zagor trova quello che cercava. Armato del pugnale d'argento può lottare ad armi pari con il lupo e dopo diversi colpi a vuoto riesce a piantargli il pugnale profondamente nel petto.
Il lupo si lancia dalla finestra del solaio e precipita di sotto. Zagor sviene.

Viene svegliato molte ore dopo, in pieno giorno, da Cico e Metrevelic, che sono poi raggiunti dal padre di Drew, il professor Clemons e Martin (il ragazzo di Drew).
Il licantropo è precipitato al suolo ma ha avuto ancora la forza di estrarre il pugnale e di allontanarsi, lasciando dietro di sé copiose tracce di sangue. Evidentemente l'argento blocca i poteri rigenerativi e neanche la belva può essere sopravvissuta a quella emorragia.
Infatti gli inseguitori trovano qualche miglio più in là un cadavere umano nel fondo di un crepaccio. Le ferite non lasciano dubbi... Quell'uomo era il licantropo!
La sorpresa più grande è la sua identità...

Jonathan. Il fattore che sosteneva di essere sfuggito all'assalto dell'uomo lupo, agguato in cui aveva trovato la morte il suo aiutante Darius, è lui il licantropo!
Un sospiro di sollievo fra gli astanti accoglie la fine dell'incubo, ma Zagor continua a nutrire dei dubbi. non è convinto che la storia sia così semplice.
I sei uomini seppelliscono Jonathan e si accampano poco più avanti lungo un impetuoso fiume di montagna, troppo tardi per tornare ad Asher Mill. Scende di nuovo la notte, l'ultima notte di luna piena...

Zagor va a caccia in compagnia di Cico. Il messicano si spaventa quando sente molti ululati rompere il silenzio della notte. Non si tratta di belve a due zampe, sono semplici lupi, non per questo da sottovalutare.
Il branco sta inseguendo un cinghiale che capita sulla linea di tiro di Zagor e non sopravvive. Con la preda catturata i due tornano al bivacco.
I lupi continuano ad aggirarsi nella zona attratti dal sangue del cinghiale, ma non hanno il coraggio di avvicinarsi agli uomini.
Martin monta la guardia e Zagor si addormenta elucubrando sulle ultime vicende.
In sogno gli compare Tawar, lo stregone dei Tunican morto nella storia "L'assassino di Darkwood".
Nell'incubo Tawar afferma che uno è l'ululato ma molti sono i lupi. E dice di cercare qualcuno che gli insegni a leggere i segni... Quando si sveglia, Zagor racconta agli altri la visione. Il sogno ha rielaborato tutta la vicenda e chiaramente indica una sola conclusione: i licantropi sono più di uno!
Uno era sicuramente Matt Rhodan: quello colpito da Zagor nella chiesa, infatti presentava i segni delle pallottole. Un altro era Jonathan e non è detto che la storia raccontata dal fattore fosse inventata, probabilmente anche lui era stato aggredito da un terzo uomo lupo.
La cosa più significativa non era tanto la presenza di più licantropi, quanto il fatto che gli stessi colpivano con precisione vittime selezionate: perché attaccare il prete dentro la chiesa e perché attaccare Drew quando era più facile assalire Martin?
Forse Drew aveva scoperto qualcosa e lo aveva rivelato al reverendo Stone, e poi era stato ucciso anche Matt che rimaneva l'unico anello di congiunzione.
Qualcosa legava licantropi e vittime e doveva ricondurre ad un unico regista.

L'intuizione finale l'ha Metrevelic: l'uomo che insegna a leggere in un paesino piccolo come Asher Mill può essere solo il professor Clemons. Aveva insegnato a leggere a Matt e Clemons si recava da Jonathan per rifornirsi. Probabilmente Drew aveva avuto come unica colpa quella di aver scoperto qualche indizio nella casa del professore durante le lezioni che le impartiva, e si era confidata con padre Stone.

Per quanto incredibile questa ricostruzione corrisponde al vero: Clemons, vistosi scoperto, si toglie gli occhiali e lancia un comando ipnotico all'ultimo licantropo: il giovane Martin!
Martin si trasforma davanti agli occhi stupefatti degli altri. Zagor si frappone fra lui e i compagni e inizia a lottare con l'uomo lupo, usando il pugnale d'argento con il quale aveva già ferito a morte Jonathan.Quando perde l'unica arma a disposizione, Zagor trascina Martin nelle rapide del torrente sottostante: i due continuano a lottare cercando di sopravvivere alle rapide. Ma la corrente si fa sempre più impetuosa, mentre un'alta cascata si fa sempre più vicina.
Zagor e il licantropo precipitano nel vuoto, ma lo Spirito con la Scure riesce ad aggrapparsi a dei rami sporgenti ed evita di finire nel precipizio. Martin scompare nei flutti.

Nel frattempo Clemons ne approfitta per fuggire, ma una volta nel bosco si trova la strada sbarrata dal branco di lupi affamati. Mentre indietreggia impaurito mette il piede in una tagliola e perde conoscenza per il dolore, la paura e l'emorragia.
Zagor e gli altri lo trovano ancora svenuto. Metrevelic si accerta della gravità della ferita: non c'è nulla da fare, è stata recisa una grossa vena.
Prima di morire Clemons racconta tutta la storia.

Si era ritirato ad Asher Mill per portare avanti degli studi naturalistici, cercando di isolare la natura animale dell'uomo, nell'ossessione per la licantropia. Aveva sintetizzato un siero in grado di sviluppare la trasformazione, ma erano necessari due eventi concomitanti per attivarlo: un catalizzatore che doveva essere preso sotto forma di pasticca e la luna piena in grado di attivare le sostanze iniettate, probabilmente per un effetto di marea.
Ma soprattutto Clemons grazie all'abilità di ipnotista poteva controllare i licantropi ed indurli a fare ciò che voleva lui. Tenne sotto controllo la situazione sino a quando un pastore, un certo Eliot, che aveva sottoposto al trattamento, non era sfuggito al controllo e aveva ucciso Darius, il socio di Jonathan.
Nel paese si era sparsa la voce e l'isteria era montata. Ironia della sorte gli abitanti del posto hanno chiesto aiuto proprio a lui, in virtù del suo sapere e Clemons era stato costretto a chiamare Metrevelic per non perdere la faccia e suscitare sospetti.
Clemons muore fra le braccia di Metrevelic.
Unica buona notizia il giovane Martin non è perito nella caduta. In mancanza dell'attivatore potrà continuare una normale esistenza senza il rischio di trasformarsi in un licantropo.

Storia avvincente, serrata e coinvolgente, un po' arzigogolata la spiegazione delle trasformazioni, ma per il resto fila liscia come l'olio e chiude il secondo numero con un azzeccato cliffhanger. Merito da dividere fra sceneggiatura e la bella prova dell'esordiente Joevito Nuccio. Se qualche vignetta un po' legnosa è sintomo ancora di timore reverenziale ed inesperienza, per il resto la prova è decisamente convincente. Le scene di lotta sono rese in maniera ottimale con inquadrature ardite e ipercinetiche, e i licantropi non hanno nulla da invidiare a quelli animati della recente cinematografia, a cui si ispirano. Le ambientazioni sono ben curate e particolareggiate.
Un grande amore per la serie traspare dalla resa di Zagor e Cico, (e Metrevelic), classica ma non per questo impersonale, anzi!

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RIASSUNTO DEI SINGOLI ALBI:
Zagor 534 - Zagor 535 - Zagor 536

Cicorabilia:

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