Trama
Zagor e Cico sono a Forte Henry, ove si è conclusa l'avventura precedente La Lancia Spezzata.
Il trapper Red confida a Zagor di essere preoccupato per la sorte del cacciatore Moses. Il vecchio trapper vive nella vallata dello Sheybogan e ha mancato il consueto appuntamento annuale per vendere le pelli al forte, alla fine della stagione di caccia.
Tre giorni dopo Zagor e Cico raggiungono la capanna di Moses e la trovano vuota. Le pelli sono impacchettate per il trasporto, ma del trapper non c'è traccia.
Deciso ad andare a fondo alla faccenda, Zagor interroga alcuni indiani di villaggi limitrofi, che gli confermano di aver visto Moses: il trapper si è avventurato nelle grandi paludi, in pieno territorio degli ostili Sitka, per raggiungere le colline fumanti, un'inospitale zona vulcanica.
L'obiettivo del pericoloso viaggio è raggiungere una fantomatica città di pietra, della quale gli hanno parlato gli indiani.
Nonostante gli ammonimenti di Sakami, degli Oneida, e Pimas degi Algonkini, che lo invitano a non proseguire la sua ricerca, Zagor, insieme all'inseparabile Cico, si inoltra nelle oscure paludi, che circondano la zona vulcanica. Qui non tardano ad udire il minaccioso rullio dei tamburi dei Sitka, che hanno individuato gli intrusi.
Zagor incrocia i suoi nemici, mentre si inoltrano nel fitto della palude, guidati dal perfido stregone Manua, ma riesce a nascondersi. Seguendo gli indiani, Zagor ritrova finalmente Moses, prigioniero in una gabbia sospesa nella palude.
Sfruttando l'elemento sorpresa e la sua velocità, Zagor ha ragione dei Sitka, che fuggono a gambe levate, e libera Moses.
Il trapper conferma che si era addentrato nel territorio Sitka, nel tentativo di raggiungere la fantomatica Città di Pietra dall'altra parte delle paludi, confidando nell'amicizia di Onaki, un sitka a cui aveva salvato la vita tempo prima.
Onaki, non si era dimostrato irriconoscente ma non era riuscito ad impedire che Moses non fosse imprigionato. Lo stregone e i Sitka avevano un accordo con gli abitanti della Città per assicurare la loro riservatezza.
Zagor decide quindi di proseguire verso la città di pietra, sia per evitare i Sitka, che sicuramente li aspettano sul sentiero per Forte Henry, sia soprattutto per svelare il mistero della Città di Pietra.
Superate le paludi, i tre viaggiatori raggiungono le colline fumanti, dove li attende una sconcertante sorpresa.
Un uomo, Paul Kennebec, è stato legato ad una croce, destinato a morte certa.
Notizie ancor più sconvolgenti apprendono dalla viva voce di Paul. Lui è un nobile di discendenza francese. I suoi antenati, un secolo e mezzo prima, sono sbarcati in america, in fuga dalla Francia, a bordo di due galeoni.
Qui il loro condottiero, il duca di Condè, ha deciso di vivere in isolamento, dopo aver fatto costruire la Città di Pietra, una vera e propria fortezza, nel territorio vulcanico nascosto dalle impenetrabili paludi dei Sitka.
Peccato che ben presto antiche rivalità si siano riproposte e la città si sia divisa in due fazioni: l'una a protezione del dispotico Duca di Condé, l'altra, capitanata da Kennebec, in palese conflitto.
Condè ha ordinato un repulisti e condannato Paul Kennebec, all'atroce morte sulla croce.
Zagor promette a Paul di aiutarlo per deporre il tiranno. Kennebec, entra di soppiatto nella Città di Pietra per radunare i rivoltosi.
Zagor e Moses scalano la parete di pietra che cinge la città, ma Moses viene catturato dalle guardie di Condè.
Ben diversa la sorte di Cico, che scopre per caso un passaggio segreto, che lo porta direttamente nel palazzo del Duca, dove riesce a rimpinzarsi e a contattare la bella Anna di Condè, nipote del duca, ma innamorata di Paul Kennebec.
Mentre Cico consola la ragazza rassicurandola sulla salute di Paul e si riempie la pancia, fuori la battaglia infuria.
Zagor riesce a ricongiungersi con Paul e i rivoltosi e insieme danno l'assalto al castello.
Moses riesce a sfuggire alle grinfie di Mastro Renard, boia di corte e si unisce agli amici nell'assalto al castello.
Alla fine comunque il Duca di Condè interpreta l'arrivo di Zagor come la fine dell'isolamento dorato del suo piccolo regno, e decide di deporre le armi.
Paul Kennebec e Anna, come la maggior parte dei cittadini, decidono di partire alla scoperta del nuovo continente, che hanno abitato ma non conosciuto, mentre Condè e pochi fedelissimi resteranno a vivere nella città, ancora ancorati agli usi del secolo precedente, fino a quando non sarà la civiltà a bussare alla loro porta...