Il Retaggio dell'Odio

Soggetto non pubblicato

Vittorio Sossi

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


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- antefatto -
Il Becchino
, personificazione dell’odio verso Zagor, si muove nei luoghi di sepoltura dei vecchi avversari. Lo vediamo osservare il cadavere di Iron Man nella radura, Magic Bat sulla riva del fiume, Ben Stevens nell’arena del vendicatore alato (o nel laboratorio di Hellingen), One Eyed Jack. Man Mano che si succedono le apparizioni il suo aspetto, inizialmente diafano, diventa corposo.
-RIFUGIO -
Drunky Duck porta una lettera molto preoccupata dei due frati della Casa del Cielo: Gelsomino e Serafino - (gag). Cico non fa in tempo a leggerla in quanto assiste all’apparizione di Magic Bat: illusionista nemico di Zagor da tempo morto e sepolto. Bat si diverte a spaventarli prima di scomparire silenziosamente come era apparso. Drunky è ubriaco e Cico si è appena riavuto da una caduta e non verranno presi sul serio da Zagor.
- RADURA NELLA FORESTA
Zagor è all’inseguimento di due banditi che hanno ucciso e violentato una ragazza indiana. Li uccide dopo un duro scontro nel quale viene colpito alla testa e resta stordito. Mentre si allontana viene richiamato indietro da un gracchiare di corvi ed ha il primo incontro con il Becchino.
Questi lo ammonisce dicendo che è il momento di pagare il conto per tutto l’odio disseminato e poi svanisce. Zagor si convince di aver immaginato tutto.
- CAMPO MOHAWK - TORRENTE
Tonka è a pesca con altri due guerrieri: viene aggredito da due ombre: sono Iron Man e Na-Pawa. Ma lui non riesce a vederli.
I guerrieri vengono uccisi e i due si dileguano lasciando un brandello di maglia metallica. Turbato dall’accaduto, teme che qualcuno stia minacciando la pace di Darkwood. Si reca al rifugio
- RIFUGIO
All’arrivo di Zagor, comprensibilmente nervoso, Cico e Drunky Duck raccontano di Magic Bat: Zagor non crede all’ubriacone e al pasticcione.
• La lettera di Gelsomino e Serafino recita di strane attività nella miniera d’oro di One Eyed Jack.
Qualcuno degli Abenaky di Smart Eel, giura di aver riconosciuto One Eyed Jack e gli altri complici (rif. Un’impresa disperata N° 212 e seg.).
Zagor vorrebbe andare a dare un’occhiata, ma viene distolto dall’arrivo di Tonka e dal suo racconto.
Turbato decide di rimandare il viaggio e di avvisare le autorità militari e consegna la lettera a Drunky, che se ne va. E’ ancora inquieto per l’accaduto, ma non collega gli avvenimenti.
Tonka mostra a Zagor il frammento di cotta di ferro e Cico la riconosce subito come un pezzo dell’armatura di Iron Man.
Attorno al fuoco, sera - Incapaci di pensare ad un ritorno in blocco dei propri nemici dalla tomba, optano per un piano organizzato di vendetta nei loro confronti e di destabilizzazione della pace di Darkwood da parte di un’organizzazione (Tonka e Zagor si erano trovati di fronte ad abili mistificatori durante il loro primo incontro – speciale N°6 La congiura degli Dei).
Il fuoco si spegne e la luna rischiara la palude mentre il Becchino arriva camminando sull’acqua. Avverte che il momento della resa dei conti è vicino e che l’odio che hanno seminato tornerà a reclamare il suo dazio.
• Ombre vagano attorno al falò e cercano di afferrare i presenti. Nelle ombre riconosciamo i vecchi nemici.
• Alla fine dell’attacco Zagor si convince che il pericolo è reale e non frutto di una mistificazione: dietro tutto potrebbe esserci Wendigo che nella sua alleanza con Hellingen ha dimostrato di essere in grado di restituire la vita ai morti (rif. 376 e seg. Ombre su Darkwood).
Tonka viene richiamato al villaggio dai tamburi. Un pericolo incombente lo minaccia (scopriremo che si tratta di una trappola).
-VILLAGGIO MOHICANI – caverna di Jayla
Zagor si reca da Molti Occhi e per mettersi in contatto con Kiki Manito, attraverso le capacità di Jayla (rif. N° 400 Il Ponte dell’Arcobaleno)
- CELESTI PRATERIE
Kiki Manito si dichiara impotente ed esclude che Wendigo possa essere coinvolto nell’accaduto.
Ammonisce Zagor che deve trovare la soluzione in se stesso.
Zagor torna da Molti Occhi e Jayla riferendo le parole del dio: deluso e certo che Kiki gli abbia nascosto qualcosa.
Nel frattempo un uomo in ombra interroga Kiki per capire perché non ha voluto concedere il suo aiuto a Zagor.
Kiki dice che quella battaglia Zagor deve vincerla da solo.
- ACCAMPAMENTO DEI MOHAWK - pressi
Tonka prima di raggiungere il villaggio si imbatte nel Becchino che lo consegna nelle mani di Na-Pawa e Iron Man.
Il capo Mohawk lotta animosamente ma non può controbattere il potere dei due nemici.
Viene stordito e trascinato via (serve vivo come esca per Zagor).
Nel luogo del rapimento viene lasciata la piccozza di Iron Man.
-RIFUGIO
Cico, rimasto da solo, esce a caccia per calmarsi ma vive una brutta esperienza minacciato e schernito da Timber Bill che lo bersaglia con una pioggia di tronchi; senza però fargli del male.
- ACCAMPAMENTO DEI MOHAWK – SULLA PISTA DI TONKA
I tamburi dei Mohawks avvertono del rapimento di Tonka e Zagor, raccolto Cico, si precipita al villaggio dove gli viene mostrata la piccozza di Iron Man, da un anziano che l’aveva riconosciuta.
Inizia una febbrile ricerca del suo amico agevolata dal fatto che i rapitori non si sono preoccupati di nascondere le tracce del loro passaggio (vogliono attirarlo in NEVEREST HILL).
Un’apparizione del Becchino gli mostra Tonka torturato dai corvi e lo invita ad affrettarsi.
Zagor si allontana sugli alberi lasciandosi alle spalle Cico
- SULLA PISTA DI TONKA – la gola
Mezzogiorno. Sole a picco, cerchi di aquile in agguato.
Apparizione del Becchino che lo avverte che degli innocenti stanno per perdere la vita nella gola.
Una famiglia di coloni, padre, madre e figlio si infila nella gola e Zagor non li raggiunge in tempo.
L’attacco delle aquile è improvviso e veloce. I rapaci fanno scempio dei corpi.
Zagor viene rallentato da apparizioni di Ben Stevens nelle sue varie manifestazioni, con o senza gamba, con o senza maschera. Sempre sulle rupi e mai a portata di tiro.
Zagor raggiunge la famiglia quando ormai è troppo tardi. Furioso si arrampica sulle rupi per trovarsi faccia a faccia con Ben Stevens. Lo assale e inizia a lottare.
Toglie la maschera ma al posto della testa c’è solo un teschio che ride. Il corpo scompare.
Cico arriva al conestoga. Zagor lo raggiunge e seppelliscono le vittime. Il becchino osserva mentre i due amici si allontanano.
- SULLA PISTA DI TONKA – il fiume
Un cartello con su un corvo all’uscita della gola li indirizza verso la meta successiva.
Di nuovo boscaglia e, all’interno, un fiume.
Sul fiume una canoa con due pescatori indiani.
Da dietro un’ansa compare il battello di Magic Bat: in qualche modo sembra irreale quasi demoniaco. Travolge con le pale i pescatori.
Zagor da un ramo sporgente riesce a saltare sul battello e affronta Magic Bat che sfoggia tutto il suo repertorio da illusionista, ma inevitabilmente soccombe ad uno Zagor sempre più rabbioso.
Gli scompare fra le mani con un sorriso di trionfo. Un corvo galleggia su un cartello nell’acqua, per la nuova destinazione.
-SULLA PISTA DI TONKA – ghost town
Il terzo incontro avviene in una cittadina fantasma. I due amici si riposano e incontrano tre simpatici vagabondi che giurano che quella cittadina il giorno prima non c’era.
Scende la sera.
I vagabondi riparano dentro le case diroccate mentre Zagor e Cico si accampano davanti al falò, nello spiazzo principale.
Qualcuno inizia a urlare e Zagor e Cico rinvengono ad uno ad uno i vagabondi uccisi nei loro rifugi.
L’ultimo viene freddato da un colpo di pistola, mentre li scongiura di non sparare credendo che siano loro gli assassini.
Zagor abbandona Cico e si getta nei vicoli alla ricerca dell’assassino.
Si trova davanti One Eyed Jack. Anch’egli scompare dopo la lotta. Dopo averlo avvisato del confronto finale.
Quando torna al falò Cico non c’è più.
Al suo posto un cartello con il solito corvo che lo invita a NEVEREST HILL.
Zagor seppellisce i vagabondi e poi si rimette sulle tracce dell’amico.
Al termine della sepoltura compare il becchino che lo invita ad affrettarsi perché Tonka e Cico sono allo stremo.
Sembra più forte e potente. L’odio e la rabbia di Zagor sono all’apice.
- NEVEREST HILL
Zagor raggiunge la meta. Una collina nera, una macchia scura completamente brulla, che si staglia su uno sfondo bucolico.
All’apice della collina c’è uno steccato marcio con la scritta NEVEREST CEMETARY.
Lo steccato si riempie di corvi. All’interno c’è un cimitero con le lapidi di tutti i nemici uccisi e, al centro, una cripta dalla quale si diffonde la luce.
Zagor legge alcune iscrizioni e poi compare di nuovo il Becchino che lo incita ad entrare se vuole salvare i suoi amici.
Appena dentro, dalle tombe si levano gli occupanti ed entrano dopo di lui chiudendogli la fuga.
- NEVEREST HILL – la cripta
Tonka e Cico sono legati a due pali, torturati dai corvi, su due fosse che hanno i loro nomi.
Il becchino in piedi su una terza con il nome di Zagor.
Ogni volta che Zagor prova ad avvicinarsi i corvi beccano i due amici. Attorno a Zagor si addensa un capannello di vecchi nemici che lo circondano. Zagor è costretto ad affrontarli.
• La sua furia è all’apice e combatte come un leone. I nemici ogni volta che cadono si rialzano in un clima surreale, sembrano sempre più potenti. Uno resta in disparte nell’ombra.
Zagor si convince che il becchino sia il fulcro del male e lo attacca: ma non ottiene nulla. La scure lo attraversa incorporeo.
La lotta sembra protrarsi in eterno e la sua rabbia aumenta alimentata dalla sua impotenza.
• Nelle fila dei nemici si fa largo Mohican Jack.
- A differenza degli altri Mohican Jack mostra la strada a Zagor.
L’odio si alimenta in una spirale infinita: il Becchino non è che l’odio personificato dei nemici.
Più lo scontro si fa cruento più accrescerà la sua potenza fino ad un punto di non ritorno.
Zagor e Mohican Jack dai lati opposti della barricata spezzano la spirale dell’odio e gli avversari si ritirano nelle tombe.
Il Becchino inizia a rimpicciolirsi e a diventare diafano.
Ordina ai corvi, in un disperato tentativo di rinfocolare l'odio, di straziare Tonka e Cico. Ma i corvi si avventano su di lui e lo consumano.
• La cripta crolla. I nostri amici fuggono, Mohican Jack scompare e la montagna nera torna ad essere la comune collina che era.
• Rimane solo il cartello per terra.
• Il ruolo dei nemici lungo la pista era solo quello di alimentare il suo odio.
Non avrebbero mai potuto sconfiggerlo da soli. Se Zagor fosse caduto nella trappola sarebbe stato sconfitto dal suo stesso odio trasformandosi in una creatura del Becchino. La più potente.
• I morti che lui aveva visto lungo la strada erano stati realmente uccisi.
• La piccozza e tutti gli altri reperti spariscono segno che la minaccia è finalmente debellata
Drunky Duck porta una lettera dei due frati che avvertono che la miniera è crollata e le apparizioni cessate.
di Vittorio Sossi

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