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copertine

Zagor 496
Zagor 497
Zagor 498
Zagor 499

Il RItorno del Mutante

376 pagine

Moreno Burattini - Marco Verni

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Torna uno di nemici più originali creati da Marcello Toninelli per Zagor: Colin Randall detto "Skull", mutante telepate dalla curiosa caratteristica di possedere due cervelli (non si sa se collegati in serie o in parallelo).
Il ritorno del mutante prenderà ben quattro numeri della serie regolare e si concluderà con il numero 499

La storia inizia ad Hellgate. Il terribile penitenziario teatro di altre storie di Zagor e nel quale lo Spirito con la Scure è stato persino rinchiuso. Vedi storia L'inferno dei Vivi.
Il direttore della prigione scorta una donna, Sophie Blair ad incontrare proprio Randall, rinchiuso nel penitenziario fin dalla sua disavventura con Zagor. Accompagnano la donna un ufficiale dell'esercito il capitano McGregor e il professor Blaine, che aveva contribuito alla cattura di Randall e che di fatto rappresenta la massima autorità in materia sul mutante.

Ma perché i militari scortano la donna al cospetto di un tale pericoloso individuo? è presto detto: Il marito di Sophie, Algernon Quandy, importante membro del controspionaggio, è accusato di aver sottratto alcuni fondamentali documenti top secret, e si pensa che la donna sia stata complice del marito.
Lei nega ed ha accettato di sottoporsi alla sonda psichica di Randall per fugare ogni dubbio.
Il mutante fruga nella sua mente ma non trova la prova di un suo coinvolgimento. Quale sarà la mossa dell'esercito e del controspionaggio a questo punto?
Algernon Quandy giace in stato comatoso in un ospedale a Washington, perché lo scopriremo poi. L'uomo è intrasportabile e l'unico che effettivamente potrebbe tirar fuori le informazioni cercate dalla sua mente è Randall. Chi si occuperà di scortare il mutante e il professor Blaine fino alla capitale?...

Intermezzo cichiano (vedi sotto la sezione Cicorabilia)

Lo sceriffo Jeff Bullock recapita a Zagor un dispaccio che lo informa di quello che sta succedendo ad Hellgate e Zagor e Cico si precipitano sul posto.
L'arrivo al penitenziario è subito foriero di guai. Uno dei detenuti, un certo Larsen, deve proprio a Zagor la conclusione della sua carriera fra le solide mura del carcere, e non perde tempo. Appena vede arrivare lo Spirito con la Scure, riesce a sottrarre un fucile ad una guardia e dopo averla uccisa tenta di fare lo stesso con Zagor, ma viene pesantemente malmenato.

Dopo questo increscioso episodio, Zagor partecipa ad una riunione nell'ufficio del direttore e apprende, e noi con lui, tutta la storia:
in una operazione di controspionaggio era stato catturato un agente segreto straniero. L'uomo, dopo un duro interrogatorio, aveva ammesso di essere in missione per comperare documenti segreti proprio da Algernon Quandy. Quest'ultimo era sempre stato un integerrimo funzionario, insospettabile, recentemente sposatosi con la giovane Sophie.
Sta di fatto però che, quando gli agenti si erano recati da lui per accertamenti, aveva tentato una fuga disperata sui tetti ed era precipitato al suolo, finendo sul succitato letto di ospedale. Né una perquisizione accurata della dimora di Algernon né un interrogatorio serrato della moglie avevano fornite prove alla tesi dell'accusa.
Per questo si era pensato alla carta disperata di Randall e per questo il capitano McGregor e Blaine chiedono ora a Zagor di aiutarli a scortare il pericoloso mutante a Washington, per sondare la mente di Quandy.

Inutile dire che Zagor accetta l'incarico...

Però, quella stessa sera accade un evento imprevedibile: Luther, un altro secondino sconvolto per la morte del compagno, penetra pistola alla mano nella cella di Larsen e lo stordisce.
Poco dopo, al piano superiore del carcere, quello con gli alloggiamenti per il personale e gli ospiti, Zagor sta accompagnando Sophie Blair alla sua stanza. Ma quando i due entrano nell'alloggio, Larsen è già lì nascosto nell'ombra, probabilmente sfuggito al controllo di Luther, e si avventa come una furia su Zagor. Lo Spirito con la Scure se lo scrolla di dosso senza problemi, ma l'uomo riesce a prendere in ostaggio Sophie, che gli sviene fra le braccia.
Zagor con un guizzo tenta il tutto per tutto e riesce a prenderlo di sorpresa, uccidendolo. Lo sparo fa radunare tutti gli altri e ben presto si scopre il cadavere di Luther nella stanza.
La versione più plausibile è proprio quella che Larsen sia sfuggito ad una improvvida vendetta di Luther e non c'è motivo di cercarne un'altra.

Il mattino dopo il convoglio che deve scortare Randall a Washington si prepara alla partenza: Blaine mostra a Zagor le misure di sicurezza. Il carro che trasporta Randall è di legno massiccio e le guardie hanno tutti maschere di legno che bloccano le onde mentali del mutante. Skull stesso potrà togliersi l'elmo di legno solo all'interno del carro e sempre guardato a vista da un soldato protetto dalla maschera.
Tutto sembra a posto, anche se alcune affermazioni del capitano McGregor suonano sinistre: sembra proprio che questo sia il primo passo per una redenzione di Randall, che potrebbe finire sotto osservazione nella base supersegreta di "Altrove", nella quale i militari studiano da tempo manifestazioni soprannaturali e armi non convenzionali.
Zagor non crede per nulla alla redenzione di Skull e non si sbaglia...

Il convoglio si inoltra nella prateria seguendo la pista indicara dal direttore del carcere Hassell. Ma quasi subito il capitano McGregor afferma di voler cambiare itinerario e passare attraverso il territorio dei Munsee per risparmiare tempo. La tribù in effetti è in pace con i soldati e Zagor non ha nulla in contrario. Senza contare che un cambio imprevisto di itinerario potrebbe disorientare eventuali malintenzionati.
Il giorno dopo, i Munsee osservano il passaggio del convoglio, fino a quando, persa la titubanza iniziale, si parano di fronte ad esso. A guidarli è Kiwa, il figlio del capo Tawadah, che apre le trattative: Kiwa conosce Zagor e si fida di lui.
Zagor gli espone il problema dei soldati, che devono procedere più celermente possibile, e offre loro dei doni in cambio del passaggio sul loro territorio.

Improvvisamente però un soldato di scorta, Luke, inizia ad avere una visione alterata della realtà. Vede i Munsee impugnare le armi e agisce di conseguenza aprendo il fuoco su di loro. Si scatena una furibonda sparatoria nella quale perde la vita lo stesso Luke e tre Munsee. Il resto degli indiani si dà alla fuga.
Zagor capisce che la vendetta dei Munsee non tarderà a scatenarsi e si precipita al campo di Tawadah per chiarire la situazione.
Blaine invece ha un sinistro sospetto. Il comportamento inspiegabile di Luke potrebbe essere stato indotto dai poteri mentali di Skull. Forse il mutante ha affinato i poteri al punto da poter penetrare la barriera di legno del carro. Ma McGregor non sposa questa tesi.

La missione di Zagor al villaggio si risolve in un clamoroso fallimento. Gli indiani sono furiosi per la morte insensata dei loro compagni e il giovane Kiwa guida i guerrieri all'assalto del convoglio. Zagor non può impedirglielo in quanto viene messo fuori combattimento dai Munsee inferociti.

McGregor intanto ha spostato l'accampamento su un'altura boschiva. Mentre Zagor riesce a fuggire dal campo dei Munsee e si allontana velocemente al galoppo,. Kiwa ha già comandato l'attacco al convoglio militare...

I Munsee assaltano il convoglio militare tempestando di frecce incendiarie la collina alberata sulla quale si sono accampati i soldati.
Il capitano McGregor cerca di ricompattare le file, ma una freccia colpisce il carro di legno nel quale è tenuto Randall e che di fatto protegge gli altri dai suoi poteri mentali.
Un soldato si munisce di maschera protettiva e libera il mutante, non prima di avergli fatto indossare l'elmetto che lo priva dei poteri.
Ad un certo punto una freccia colpisce il carro delle munizioni - (chissà perché si portano sempre dietro pericolosissimi carri delle munizioni!?) - che esplode, gettando nel caos i difensori.
I cavalli fuggono imbizzarriti, la boscaglia è in fiamme e gli indiani stringono il cerchio attorno agli assaliti, sempre più incapaci di organizzare una difesa efficace.

Mentre Kiwa comanda l'assalto, McGregor prende una decisione che ai più sembra sconsiderata: liberare "Skull"!
Il capitano è convinto che il mutante abbia tutto l'interesse a salvare la pelle e che non tenterà scherzi.
Mentre gli indiani superano lo sbarramento difensivo e mietono ulteriori vittime fra i soldati, inferiori di numero, a Randall viene tolta la bardatura che gli impedisce di usare i poteri mentali.
Finalmente libero di agire, "Skull", sadicamente, si accanisce sui Munsee e inizia ad esercitare una pressione mentale talmente forte da far esplodere le teste degli avversari.
Gli indiani, sconvolti per quella che credono una manifestazione demoniaca, si danno alla fuga, ma Randall continua a massacrarli, tanto che solo un paio di guerrieri riescono a scampare alla sua furia.

McGregor e i suoi abbandonano la boscaglia in fiamme, ma, nella concitazione perdono di vista il mutante. Fino a quando non ricompare dall'alto di una roccia e scatena la sua furia contro il capitano.
Zagor intanto sta cavalcando a spron battuto verso i compagni, ma arriverà a massacro terminato.
Lo capisce quando si imbatte nei Munsee superstiti che, dopo aver cercato di ucciderlo, perdono ogni animosità e gli raccontano gli ultimi eventi. Prima di allontanarsi verso il villaggio come se avessero il diavolo alle calcagna (come dargli torto?)

Quando Zagor sopraggiunge nel teatro della tragedia trova tutti a terra. I soldati sembrano tutti morti ma, fortunatamente sia Cico che Blaine si stanno riprendendo e lo ragguagliano sull'epilogo del sanguinoso assalto.
Un solo soldato indossava ancora l'elmetto protettivo e ha tentato di uccidere "Skull", ma il professor Blaine gli si è gettato contro, e il proiettile deviato ha soltanto ferito il mutante. Blaine stesso è stato poi costretto dal controllo di Randall ad uccidere il militare, che di fatto rappresentava l'unica minaccia per il mutante.
Blaine sostiene che non poteva permettere che il mutante fosse ucciso, data l'importanza fondamentale che rivestiva, per il mondo scientifico, lo studio dei suoi poteri mentali.
- a questo punto lo Spirito con la Scure ha un comportamento inspiegabile e probabilmente è sotto l'influsso di Skull, in quanto non spazzola la prateria con la faccia di Blaine per farlo rinsavire -
Zagor raccoglie l'ultima maschera di legno e segue le tracce di Randall che, dopo aver usato l'ultima oncia di potere rimastagli, indebolito com'era dalla ferita, per far perdere conoscenza a tutti i sopravvissuti, si era allontanato portando con sé come ostaggio Sophie Blair.
Cico e Blaine restano invece a soccorrere i militari, alcuni dei quali sono solo svenuti in seguito all'ultima ondata mentale che li ha colpiti.

Le tracce sono evidenti e conducono Zagor nei pressi di una miniera a cielo aperto, nella quale stanno lavorando molti uomini.
Alla vista dello Spirito con la Scure, i minatori lo accolgono ad armi spianate cercando di crivellarlo di colpi. Gli uomini non sembrano particolarmente lucidi; sono convinti che Zagor sia lì per ucciderli e derubarli dell'oro. Zagor intuisce che sono sotto il controllo di "Skull", che probabilmente ha affinato i suoi poteri tanto da poter impartire una specie di ordine post-ipnotico.
Saltando come un gatto selvatico riesce a disorientarli ulteriormente, tanto da riuscire a disarmarli senza ucciderli.

Lentamente gli sventurati riacquistano il senno e la memoria e si ricordano del passaggio di "Skull" e Sophie e di come erano stati indotti a credere che Zagor sarebbe arrivato per ucciderli.
Danno le ultime indicazioni utili allo Spirito con la Scure che riprende la caccia.

Ma dove si è rifugiato "Skull"? In una grande fattoria, dove si sta riprendendo dalle ferite, accudito dalla moglie del fattore.
Sophie è libera di muoversi ma è controllata a vista dai contadini.
Entra nella stalla dove trova Zagor, protetto dalla maschera, che le spiattella quello che avevamo cominciato a sospettare tutti. Anche Sophie ha dei poteri mentali ed è d'accordo con "Skull"...

Zagor lega Sophie e la imbavaglia. Poi si intrufola nella fattoria con l'intento di sorprendere il mutante, non sapendo che"Skull" è già al corrente della sua presenza dopo aver sondato la mente della moglie del fattore che lo ha visto di sfuggita, e lo ha registrato inconsciamente nella memoria.
Quando Zagor quindi entra nell'edificio principale, "Skull" è pronto!
Sa che non può controllarlo direttamente per via dell'elmetto di legno, ma ci sono mille modi per farlo arrendere.
Con la minaccia di uccidere la donna lo costringe a togliersi l'elmetto e a nulla vale il tentativo di Zagor di sorprenderlo con un colpo di scure, in quanto il mutante è in grado di vedere con gli occhi delle proprie vittime.
Ma non sarà "Skull" a neutralizzare Zagor...

Altri due contadini armati lo assalgono. Vengono messi facilmente fuori combattimento, ma dietro di loro si para Sophie, libera come l'aria.
Finalmente capiamo la natura dei poteri mentali della ragazza. La sottile abilità di costringere le persone ad eseguire i suoi ordini, inducendoli a credere a quello che dice.
Zagor getta il fucile che aveva strappato ai contadini e viene stordito.
Sophie corre al piano di sopra e abbraccia Colin Randall: suo padre!

Zagor si sveglia in una cantina strettamente legato, Sophie è davanti a lui ed è il momento delle spiegazioni.
Sophie è una telepate meno potente del padre, ma in qualche modo più insidiosa. Nessuno si accorge di essere controllato, mentre i poteri di "Skull" sono più devastanti, ma anche meno raffinati. Come limitazione Sophie può controllare solo una o poche persone per volta, del resto lei non ha ereditato la caratteristica di possedere due cervelli.
Era stata proprio lei ad architettare il complesso piano per introdursi a Hellgate: ha sposato Quandy, lo ha costretto a rubare i documenti e poi ha organizzato mentalmente la messinscena della caduta dal tetto. Una volta che Quandy era fuori combattimento in un letto di ospedale, era stato facile per lei convincere gli agenti segreti che solo "Skull" avrebbe potuto scoprire il nascondiglio dei documenti rubati e dimostrare il suo coinvolgimento nel furto.
Questo le aveva permesso, finalmente, di poter incontrare il padre dopo tanto tempo. Nel colloquio mentale che i due avevano avuto, all'insaputa di tutti, Randall aveva messo a punto la seconda parte del piano, quella meno complicata, che gli avrebbe permesso di fuggire dal carcere e, contemporaneamente, vendicarsi di Zagor.
Sophie ne era stata l'esecutrice. Dapprima convincendo i militari a scortare "Skull" a Washington e poi suggerendo loro che Zagor doveva partecipare al servizio di scorta.

Il tentativo di vendetta di Larsen le aveva poi offerto l'opportunità di sbarazzarsi facilmente di Zagor. Aveva indotto il secondino a liberarlo e a portarlo nella sua stanza. Lì avrebbe dovuto ucciderlo, e magari poi suicidarsi. In questo modo, dopo che lei avesse condotto lo Spirito con la Scure nel suo alloggio, lo avrebbe costretto ad uccidersi e avrebbe raccontato una versione in cui era stato Larsen stesso, in un conflitto a fuoco, ad uccidere Zagor.
Larsen però aveva ribaltato la situazione e lei stessa aveva rischiato di finire male. ( numero 497)

Fa nulla. Ci sarebbe stato comunque tempo per la vendetta, in quanto Sophie poteva viaggiare con la scorta militare.
Ha influenzato subdolamente il comportamento di McGregor e del soldato che ha sparato ai Munsee, per creare l'incidente che ha consentito a "Skull" di essere facilmente liberato. E così via...
C'era sempre lei dietro i comportamenti anomali di quelli che le stavano vicino, i poteri di Skull erano sì aumentati, ma la barriera di legno riusciva ancora a metterlo fuori combattimento.
E ora l'epilogo...

Skull scende nella cantina e si unisce a Sophie per torturare Zagor, mentre aggiungono altri tasselli alle verità nascoste, ma lo sforzo è troppo per il corpo debilitato dalla ferita e il mutante è costretto a fermarsi. Si allontana con Sophie per riposarsi dallo sforzo. Zagor è finalmente solo. Mentre pensa ad un modo per liberarsi qualcun'altro scende in cantina: il professor Blaine.
Lo scienziato racconta a Zagor di aver rinvenuto un'altra maschera nel luogo della tragedia e di essere giunto fino alla fattoria in compagnia di Cico. Ha aspettato che le acque si calmassero e poi è sceso in cantina. Si sente ancora in colpa per aver impedito al soldato di uccidere "Skull" e vuole rimediare. Zagor però lo rincuora sostenendo che è stata Sophie a costringerlo a deviare il colpo
- (Zagor nonostante la sua esperienza non ha ancora assimilato il modo di ragionare degli scienziati, sono ancora convinto che Blaine avesse bisogno di una bella spazzolata... e lo scopriremo alla fine chi ha ragione) -
Comunque. Zagor e Blaine escono fuori, stordiscono il contadino di sentinella, e il professore si toglie la maschera per darla a Zagor. Ma Skull che ha perso il legame telepatico con la sentinella, invia Sophie a fermarli.
Zagor riesce comunque ad indossare la maschera e fuggire. Sophie è costretta a spremere al massimo le sue capacità e chiama a raccolta tutti gli uomini della fattoria.
Zagor intanto sta incalzando "Skull", che si rifugia sul tetto della fattoria. Ancora una volta Randall si fa scudo dei contadini innocenti. Lo Spirito con la Scure allora gioca una carta disperata. Si scaglia contro di lui e lo trascina giù dal tetto. Il mutante assorbe completamente l'impatto e muore nella caduta. Zagor sviene.
Sophie, pazza di rabbia, sta per ucciderlo quando arriva provvidenzialmente Cico, insieme ai Munsee.
La ragazza perde completamente il controllo e cerca di impadronirsi della mente di tutti gli avversari. Qualcosa nella sua testa si rompe e Sophie cade in uno stato comatoso.
La ragazza verrà custodita ad Hellgate, nella cella che fu di suo padre.
Blaine e Zagor si congedano. Lo scienziato afferma di aver sepolto il corpo di "Skull" su una collinetta poco distante.
In realtà nell'epilogo della storia scopriremo che Blaine ha decapitato il mutante e ne ha trasportato la testa ad "Altrove" dove finalmente una squadra di scienziati potrà studiare il segreto dell'Uomo dai due Cervelli...

Soggetto molto articolato e complesso che non lascia però punti oscuri e si regge molto bene. A me personalmente questa storia è piaciuta molto anche se appesantita nel quarto albo dai doverosi chiarimenti dei retroscena della vicenda. Mi è piaciuta la figura di Sophie, della quale ho cominciato a sospettare solo a vicenda inoltrata e l'intento di non fare un semplice rifacimento della prima vicenda di Skull spostando il fulcro dell'attenzione dal mutante alla figlia.
L'atmosfera del primo albo poi mi a ha riportato indietro negli anni con la ben riuscita gag cichiana e la narrazione distesa, ben coadiuvata dall'azzaccata scelta di Verni come disegnatore.
Skull è un personaggio che mi piace e mi ha soddisfatto la sua uscita di scena. Non mi piace quando i personaggi tornano troppe volte, sinceramente.

RIASSUNTO DEI SINGOLI ALBI:
Zagor 496 - Zagor 497 - Zagor 498 - Zagor 499

Cicorabilia: