266

numeri

451/452
(502/503)

La Scorta Mohawk

188 pagine

Luigi Mignacco - Massimo Pesce

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Tre visitatori particolari stanno attraversando il territorio Mohawk, nella foresta di Darkwood. Il giovane Marcus, la bella Helena e l'agile Jatir.
Dopo una incomprensione iniziale e una lotta spettacolare fra Zagor e Jatir, i tre vengono ospitati al rifugio.
Raccontano una serie di storie alle quali Zagor crede con il beneficio del dubbio. I tre comunque sono diretti in Quebec e Zagor decide di chiedere aiuto a Tonka perché fornisca loro una scorta che li accompagni fino al limitare della foresta, all'inizio delle Dry Lands.
Dopo qualche giorno Tonka si rivolge a Zagor turbato dal mancato ritorno dei suoi guerrieri.
Zagor, che si sente responsabile, si mette sulle loro tracce solo per scoprirli impiccati e torturati in una radura.
Un piccolo esercito è sulle tracce di Marcus, Helena e Jatir e il capobranco, il maggiore Kroeber, accusa i fuggitivi della strage dei Mohawks.
Zagor non crede neanche a questi ultimi stranieri venuti dal Brasile ed ha ragione.
Sono loro i torturatori dei Mohawks e sono sulle tracce di Marcus e degli altri perché hanno sottratto un baule d'oro a un proprietario terriero brasiliano: il coronel Cranio.
Di latitudine in latitudine li inseguono come mastini per fargliela pagare.
Lo scontro finale si avrà nel labirinto del diavolo una regione desertica (!?!?) vicina a Darkwood e coinvolgerà anche i pacifici abitanti della missione di san Bartolomeo (!?!?) di padre Jacques.
Arriva Mignacco su Zagor e si porta dietro tutto l'armamentario di fazendeiros, cangaceiros, e inoltre Sertanejos, retirantes, boiadeiros, vaqueiros, senhores de engenho, rapazes, jagunços.
Manca solo qualche garota in più e un bel quadrifoglio tatuato sul bicipite destro di Zagor.
E poi è anche ora che cominci un po' ad imbiancarsi sulle tempie!!!
A parte questo la prima parte della storia è particolarmente fluida e avvincente ma poi i tre protagonisti, interessanti, non fanno altro che raccontarsi o essere raccontati al passato, tra un combattimento e l'altro.
Poi quella missione vicina a Darkwood è così surreale?!
Comunque credo che i tre torneranno...
Tutto questo postmettendo che se Zagor, insieme ai Fantastici Quattro resta il mio fumetto preferito, Mister No è (era?) il mio personaggio preferito e (fino a qualche tempo fa) Mignacco non mi ha MAI fatto rimpiangere Nolitta.
Vittorio Sossi

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