- INTRODUZIONE Nel panorama fantastico zagoriano nolittiano le storie squisitamente
western non sono poi molte. Ancor meno sono quelle che si richiamano
alla epica e all'eroismo tipico dei filmoni con John Wayne e
Gary Cooper; queste poche avventure comunque sono magistralmente
narrate, nonostante Nolitta colga ogni piccolo pretesto per ribadire
da che parte sta nel confronto fra bianchi e indiani
Dopo lo sceriffo alcolizzato che ritrova la forza e la dignità
de La Stella di Latta, ecco il dramma
di un ragazzo che non è nato per combattere, che non vuole essere
un eroe e che antepone il valore della vita umana a quello di un simbolo,
indubbiamente degno di stima e di rispetto, ma non di un sacrificio
insensato.
-Zagor e Cico sono testimoni del ricongiungimento strappalacrime fra l'orgoglioso colonnello Alan Maddenbrook, militare fino al midollo da sette generazioni, e suo figlio Walter, tenentino fresco di nomina e luce degli occhi del paparino.
-La gioia del colonnello si smorza con i palpiti del suo cuore, dopo
che suo figlio gli presenta una lettera di dimissioni dall'esercito,
condita con parole pesanti come macigni:
- Mi mancava la loro ammirazione per il gesto eroico, la loro propensione
ad affermare certi principi ricorrendo alla forza e mi mancava la loro
incrollabile fiducia nelle scelte di chi ci comanda. -
-Alla delusione nel volto di suo padre il figlio risponde con una decisione
sofferta e avventata: rinuncia alle dimissioni e parte per una pericolosa
missione contro un gruppo di predoni Shawnee.
Zagor, nel frattempo, è costretto ad una sosta forzata
per via della solita corbelleria di Cico, che si fa coinvolgere
in una rissa e finisce al fresco (in questo caso ha comunque tutta la
mia approvazione)
-Può assistere così al ritorno del plotone decimato e del
tenente ferito nel prestigio, piuttosto che nel corpo: ha osato anteporre
la sua vita e quella dei suoi uomini al recupero del vessillo del battaglione!
Il povero Walter finisce in carcere in attesa di processo, suo
padre è distrutto e Zagor agisce.
Libera Maddenbrook e gli offre l'occasione di riscattarsi recuperando
lo stendardo.
-Dopo una prima occasione in cui tutti ci convinciamo che Walter sia
effettivamente un vigliacco, tanto da guadagnarsi persino il disprezzo
di Zagor, solo per un momento, il giovane darà prova di
tutta la sua forza d'animo salvando la vita dello Spirito con la Scure.
Potrà così ripresentarsi al forte con gli onori dovuti,
ma non richiesti, e presentare a cuore libero la lettera di dimissioni
al padre.
- NOTE: Maddenbrook tornerà, prigioniero dei folli abitanti
di New Salem, (cfr. Il Tempio del Sacrificio)
In due occasioni Nolitta usa Zagor e Red Warrior
come oratori in difesa degli indiani, in questa storia nelle inusuali
vesti di cattivi.
Red Warrior tornerà, anche se con un escamotage particolare, nello Zagor gigante 2 nella storia L'Uomo che Sconfisse la Morte
Vittorio Sossi