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numeri

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copertine

zagor 27
zagor 28
Collezione storica 13
Collezione storica 14

Sfida allo Spazio (Zagor Attacca)

134 pagine

Testi: Guido Nolitta

Disegni: Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari
Samuel Hart, disegno di Gallieno Ferri
Samuel Hart
Icaro La Plume prima apparizione, disegno di Gallieno Ferri
Icaro La Plume prima apparizione
Ignaro passante, disegno di Gallieno Ferri
Ignaro passante
Serafino, disegno di Gallieno Ferri
Serafino prima apparizione
Gelsomino, disegno di Gallieno Ferri
Gelsomino prima apparizione

Trama

Zagor, Cico e il soldato dell'avventura precedente (Il Messaggio) arrivano a Forte Morgan dove vengono accolti dal capitano Hart.
L'avamposto è in fermento e molta gente è arrivata dai dintorni per assistere a un'esibizione di volo di un inventore che asserisce di poter sfidare le leggi della gravità e conquistare il cielo su una macchina volante.
L'aviatore ante litteram non è altri che Icaro La Plume.
Il povero barone si schianta per la terza volta mentre i due amici chiacchierano con Hart, ma, come al solito, tranne qualche contusione, esce quasi illeso dal disastro e pronto a sfidare nuovamente lo spazio.
Illustra la sua nuova invenzione, l'Ornitottero e recluta Cico per dare la spinta finale che, secondo lui lo porterà in alto, secondo tutti gli altri lo farà schiantare sul fondo del precipizio.

Il mattino dopo il decollo dell'Ornitottero è coronato da successo, il velivolo funziona alla perfezione, ma le gambe del barone non hanno la forza necessaria per pedalare a lungo e dopo un po' lo sfortunato aviatore si schianta nuovamente.
La Plume decide di tornare a mezzi più tradizionali e si prepara a un lungo volo fino all'oceano su un ben più collaudato aerostato già rifornito di viveri: l'Excelsior.
Il barone non avrebbe dovuto menzionare il particolare delle vettovaglie sulla mongolfiera. Cico, in preda alla fame, sale sull'aerostato e inizia a sbafarsi tutte le provviste, scagliando di sotto cartacce e bottiglie vuote. Una bottiglia colpisce in testa uno sventurato passante, i due iniziano a litigare, il messicano esagera e l'altro taglia la fune di ancoraggio liberando la mongolfiera.

Zagor e La Plume vedono rimpicciolirsi in cielo l'uno l'amico del cuore, l'altro la preziosa mongolfiera e partono alla ricerca dell'improvvisato uomo volante.
Dopo una serie di vicissitudini Cico ha la sfortuna di atterrare nel saloon abbandonato di una ghost town, dove una banda di rapinatori sta progettando un colpo in banca.
Sono One Eyed Jack, Happy Lou, Slim e Smart.
Lo scaltro One Eyed Jack, dopo aver intuito le potenzialità della mongolfiera decide di cambiare obiettivo: lasciar perdere il rischioso colpo in banca per un furto in un monastero, La Casa nel Cielo, che custodisce una corona di diamanti preziosissima. Il monastero si trova su un pinnacolo altissimo alla confluenza del Silvery River e del Bitter River, inaccessibile dal basso. Con la mongolfiera sarebbe un gioco da ragazzi atterrare sul pianoro roccioso. Peccato che Cico non sappia manovrarla.

La fortuna arride ai lestofanti. Zagor e La Plume giungono alla ghost town e cadono in un'imboscata dei banditi. One Eyed Jack spara alle spalle a Zagor ma per fortuna lo colpisce solo di striscio a una tempia.
Zagor e Cico vengono legati mentre il povero barone è costretto a riparare la molgolfiera e a portare One Eyed Jack e Happy Lou alla Casa nel Cielo. Gli altri due restano a sorvegliare i prigionieri.
Smart, nonostante il nomignolo non è molto sveglio e, quando Zagor gli chiede un sigaro per Cico glielo dà e glielo accende pure. Mentre i due carcierieri sono impegnati in una partita di poker il messicano brucia le corde con il sigaro acceso e Zagor si libera facilmente dei carcerieri.
Con una zattera improvvisata i due si imbarcano sul Silvery River e riescono a raggiungere la Casa nel Cielo prima di One Eyed Jack.

Zagor riesce nell'impresa quasi impossibile di scalare il pilastro di roccia e mette in allarme i due pacifici frati che custodiscono il monastero: Serafino e Gelsomino.
All'arrivo della mongolfiera Zagor indossa un saio con cappuccio e, così celato, riesce a sorprendere OEJ e Happy Lou. Il secondo è una mezza calzetta ma One Eyed Jack è un osso duro e ha la meglio sull'avversario, ancora debole per la ferita alla tempia. Per fortuna La Plume riesce a fornire l'occasione a Zagor per contrattaccare e sistemare una volta per tutte il bandito.

La mongolfiera riparte, ma cinque passeggeri sono troppo pesanti per il pallone. E qui Zagor commette un grossissimo errore. Si libera dei due banditi gettandoli in un laghetto. One Eyed Jack giura vendetta e manterrà la promessa. (vedi Prigioniero Zagor 37/38)

Nonostante l'alleggerimento l'aerostato perde gas e i tre sfortunati viaggiatori precipitano in un campo Honiansot abbattendo il totem sacro.
Cercano di sfruttare il fatto che gli indiani sono affascinati dall'aerostato e propensi a considerarli delle divinità, però Cico si avventa famelico su un cosciotto arrostito interrompendo la malia.
Lo stregone Kurawa, l'unico che non si era fatto abbindolare dalla apparente magia del volo, aizza la tribù e i tre finiscono al palo della tortura.
Il capo degli Honiansot ha però un'indole più mite dello stregone e quando si rende conto di avere davanti lo Spirito con la Scure è propenso a liberarlo.
Ancora una volta Kurawa si oppone e impone a Zagor di affrontare una misteriosa prova: Il Giudizio degli Occhi della Terra.
Incombente sul campo c'è una parete rocciosa a forma di teschio con due caverne, abitata, secondo gli indiani, da uno spirito maligno. La prova consiste nell'entrare da una caverna e uscire dall'altra. Solo gli innocenti possono superare indenni il giudizio.

Zagor accetta a patto che Kurawa si sottoponga con lui alla prova. Lo stregone riluttante lo segue e scopriamo il segreto degli Occhi della Terra.
Kurawa in realtà si chiama Burnett ed è un cercatore d'oro improvvisato. Insieme al suo socio Larry, nascosto nelle caverne, hanno scoperto una vena d'oro ma sono stati disturbati nelle operazioni di scavo dagli honiansot quando hanno piantato le tende proprio sotto la parete rocciosa.
Alla morte del vecchio stregone, Burnett, abilmente truccato, si è presentato come un nuovo uomo della medicina inviato da Manito.
Si era subito premurato di inventare la storia dello Spirito per tenere lontani i curiosi e consentire a Larry di continuare a scavare l'oro nelle caverne. I pochi sfortunati che non si lasciavano intimidire e affrontavano la prova, venivano uccisi a tradimento da Larry e non tornavano più indietro.
Stessa sorte che toccherebbe a Zagor secondo i piani dei due lestofanti.
In questo frangente lo Spirito con la Scure dimostra un'astuzia diabolica. Si è accorto che Larry, distrutto psicologicamente dalla solitudine e dalle privazioni, ha un equilibrio psichico fragile. Lo convince che l'oro che stanno scavando è in realtà pirite e lo sprovveduto cercatore sfoga la sua frustrazione su Burnett uccidendolo e poi, nella lotta con Zagor, precipita in un inghiottitoio andando a far compagnia ai cadaveri di tutti quelli che aveva ucciso in precedenza.

I tre amici sono finalmente liberi e Zagor regala le pepite d'oro scavate dai due farabutti al barone rifondendolo della perdita dell'Excelsior.

Note

Storia che prosegue il filo della precedente: Il Messaggio.

Una storia che introduce un bel numero di comprimari e avversari.
Segna la prima apparizione di One Eyed Jack, che tornerà a vendicarsi qualche albo dopo (vedi Prigioniero Zagor 37/38) e poi in una bella storia di Toninelli (La Miniera Insanguinata Zagor 212/214) al termine della quale troverà la morte.
One Eyed Jack è uno dei miei personaggi preferiti: un cattivo semplice e spietato, tosto e granitico nei combattimenti, che metterà in seria difficoltà Zagor anche sul mero piano della lotta fisica.
Come per Bimbo Sullivan la sua pericolosità aumenta nel corso delle apparizioni, ma, a differenza del primo, già in questa avventura dimostra tutta la sua meschinità sparando alle spalle a Zagor.

Icaro la Plume non ha bisogno di presentazioni. Sarà uno dei comprimari più importanti della saga dello Spirito con la Scure e tornerà con le sue macchine volanti come un novello Dick Dastardly, protagonista di siparietti comici di apertura e chiusura, ma anche di avventure intere, contro Hellingen, nello speciale 3 La Città Sopra il Mondo di Toninelli e del suo seguito Il Rapimento di Icaro la Plume Zagor Color 11, del maxi La Banda Aerea e altre avventure (ad es. Neve Rossa).

Anche i due frati, lo ieratico Serafino e l'abbondante Gelsomino torneranno diverse volte nella saga a partire dalla storia di Toninelli su menzionata.

Persino lo scalcinato e portaiella Happy Lou avrà l'onore di una seconda avventura, in cui troveremo anche sua sorella Lorna Lou, completamente diversa dal fratello tanto da far girare la testa a Zagor. (vedi Pagina di Bat Batterton - Lo Spirito del Fiume)

l'Ornitottero
L'Ornitottero

l'Excelsior
L'Excelsior

Cicorabilia:

  • Cico mette in moto tutta l'avventura grazie alla sua doppia dabbenaggine: primo, salire sull'aerostato, stuzzicare quel poveraccio che si era preso la bottiglia in testa che, giustamente, taglia la corda di ancoraggio e lo spedisce tra le nuvole.
    (vedi Cico Guai)
  • Quasi soffoca ma stoicamente si tiene il sigaro in bocca fino a quando i carcerieri non si distraggono e può bruciare le corde che tengono prigioniero Zagor.
  • Si avventa sul cosciotto arrostito come un morto di fame qualunque e fa crollare tutta l'aura di divinità che l'arrivo dell'Excelsior aveva ingenerato negli Honiansot.
One Eyed Jack prima apparizione, disegno di Gallieno Ferri
One Eyed Jack prima apparizione
Happy Lou, disegno di Gallieno Ferri
Happy Lou prima apparizione
Slim, disegno di Gallieno Ferri
Slim
Smart, disegno di Gallieno Ferri
Smart
Kurawa, disegno di Gallieno Ferri
Kurawa
Larry, disegno di Gallieno Ferri
Larry
Burnett, disegno di Gallieno Ferri
Burnett