La spedizione di caccia del facoltoso Mr Rockson, fratello di un senatore degli Stati Uniti, si è addentrata in pieno territorio comanche. L'uomo è a caccia di bisonti ed è accompagnato dai due giovani nipoti: Evelyn e Jason.
La tranquillità viene interrotta quando tre ragazzi comanche hanno la sconsiderata idea di tentare di rubare dei cavalli. Due di loro vengono catturati mentre il terzo, Fuoco Verde, riesce a fuggire.
Lo stolido capitano Trent non raccoglie i consigli dello Scout Fiedler e decide di applicare ai ragazzi la legge dei bianchi: una bella impiccaggione tanto per spiegargli il valore della proprietà privata (quella degli altri ovviamente, è sempre così).
Tale scelta provocherà certamente la reazione degli indiani e ne siamo informati insieme a Zagor poco dopo. Ancora a Winnfield dopo la conclusione della storia di Gambit, che per inciso scappa senza salutare, turbata come sempre ogni volta che incontra Zagor, viene raggiunto da un dispaccio del maggiore Wolf di Fort Fulton, che, saputa della sua presenza, gli chiede di andare al forte.
Fulton ci racconta che cosa ne è stato della spedizione.
Tutti trucidati e i due figli del senatore rapiti.
Già una colonna dell'esercito è stata mandata in zona con lo stesso senatore al seguito e Fulton prega Zagor di intercedere affinché gli indiani restituiscano i fanciulli rapiti.
I due adolescenti non se la passano bene al campo indiano. Imparano ben presto le dure regole di convivenza con i nativi e la bella Evelyn è concupita da Orso in Piedi, il capo di guerra comanche.
Fortuna che prende le loro difese Sette Nuvole, un bizzarro indiano che si diverte a stuzzicare Orso in Piedi, e che sembra veramente molto scaltro.
A dire il vero anche il capo villaggio Volo di Corvo è un uomo ragionevole, e racconta a Zagor e Cico tutti i particolari della strage. Volo di Corvo sarebbe ben lieto di scongiurare una guerra e restituire i ragazzi rapiti, ma il capo di guerra, Orso in Piedi, non è dello stesso avviso e sfida Zagor a duello, armato della sciabola predata a Trent.
La scure di Zagor ha facilmente la meglio sulla sciabola di Orso in Piedi. Davanti agli occhi di tutta la tribù comanche il guerriero morde la polvere e chiede a Zagor di ucciderlo, come suo diritto.
Lo Spirito con la Scure si limita a spezzare la sciabola in segno di pace e a pretendere la liberazione dei due figli del senatore Rockford. Ma giunti alla capanna si rende conto che qualcuno li ha portati via. Non si tratta di Mano di Pietra, che giace al suolo stordito. Il gigantesco pellerossa aveva ricevuto ordine da Orso in Piedi di portare lontano i ragazzi in caso Zagor avesse vinto il duello. Si scopre presto che i due rampolli del senatore sono stati rapiti da Sette Nuvole, il guerriero comanche che sembra avere come unica aspirazione nella vita quella di rovinare i piani del fratello Orso in Piedi.
Zagor si trova così a ricominciare tutto daccapo. Come se non bastasse, la colonna di soldati è giunta in prossimità del campo e Orso in Piedi incita i suoi alla battaglia.
Per fortuna che il capo di pace dei comanche, Volo di Corvo, è più avveduto dello sconsiderato Orso in Piedi. Zagor riesce a convincerlo a nascondere la tribù mentre lui cercherà di parlamentare con i soldati.
La missione è tutt'altro che facile. In testa alla colonna c'è proprio il senatore Rockford, deciso a mettere a ferro a fuoco tutto il circondario per riavere i suoi figli. Il senatore, di fronte al campo evacuato dai comanche, ha un moto di rabbia e ordina ai soldati di incendiare il villaggio, sordo alle rimostranze di Zagor.
Ancora una volta Volo di Corvo riesce a tenere a bada i suoi comanche. La guerra però, è solo rimandata e Zagor lo sa bene. Se non ritroverà al più presto i figli del senatore non riuscirà a scongiurare il peggio. Decide di mettersi sulle tracce dei rapiti la mattina seguente.
Nel frattempo i due ragazzi imparano a conoscere il bizzarro Sette Nuvole. L'indiano sembra perseguire solo dei piani personali, difficili da comprendere. Ha un atteggiamento duro con loro, ma paternale. Si assurge al ruolo di maestro della vita della prateria: Jason non riesce ad accettare la nuova situazione mentre Evelyn si dimostra molto più pratica ed esegue gli ordini di Sette Nuvole senza obiettare. Capisce bene che la vita nella prateria è spietata e solo imparando presto le regole di sopravvivenza lei e suo fratello potranno sperare di farcela.
Così, mentre Jason non riesce ad uccidere l'indifeso daino che costituirà la loro cena, Evelyn impara subito a scuoiarlo, una volta che Sette Nuvole ha rimediato all'errore del ragazzo.
Il giorno dopo Zagor riesce a strappare al senatore la promessa di tre giorni di tregua e parte alla ricerca dei ragazzi, insiema al fidato pancione messicano.
Non sa che la stessa pista è battuta da due mastini: Orso in Piedi che conosce bene Sette Nuvole e sa dove vuole condurre i ragazzi, e Pawnee Charlie, lo scout dell'esercito mandatogli dietro da Rockson.
Orso in Piedi raggiunge il canyon chiamato Urla di Pietra prima di Zagor e pensa bene di attenderlo per vendicarsi dei torti subiti. Si apposta su una delle due pareti e scaraventa un gigantesco masso su Zagor e Cico. Cico resta ferito, non gravemente, ma Zagor è illeso. Orso in Piedi decide che non è il momento per il duello finale e prosegue la sua strada verso il rifugio di Sette Nuvole.
Nel frattempo i due ragazzi scoprono che Sette Nuvole non è né matto né accecato dai classici pregiudizi che separano gli uomini di etnie diverse. Dimostra di saper apprezzare quanto di buono i bianchi sanno fare e disprezzare invece quella che ritiene una condotta di vita a dir poco sciocca: accetta di fasi ritrarre da Jason e fa intuire che lo scopo del loro rapimento è proprio quello di confrontarsi con Zagor!
Nel frattempo Orso in Piedi cerca alleati fra le altre tribù e non tarda a raccogliere consensi.
Zagor e Cico si separano. Il messicano tornerà al campo militare nella speranza di raggranellare un po' di tempo prezioso, mostrando a Rockford un disegno realizzato da Jason, che aveva trovato al campo comanche. La sua strada incrocerà quella di Pawnee Charlie, ma lo scout non si farà vedere...
Zagor con l'unico cavallo rimasto, si lancia invece alla rincorsa di Sette Nuvole. Per farlo però deve attraversare la prateria proprio mentre una gigantesca mandria di bisonti gli taglia la strada...
Zagor riesce fortunosamente ad agguantare un bisonte e a cavalcarlo in equilibrio precario, fino a quando non raggiunge il suo cavallo imbizzarrito e può quindi mettersi in salvo.
Pawnee Charlie, lo scout dell'esercito che sta osservando la scena, pensa invece che sia morto, travolto dalla mandria.
Sette Nuvole raggiunge finalmente il luogo che si era prefissato di raggiungere: un cimitero indiano. Afferma di voler misurarsi con Zagor davanti ai suoi antenati. Poi, improvvisamente, stordisce entrambi i ragazzi. Cosa avrà in mente?
Nel frattempo anche Orso in Piedi ha raggiunto il luogo e si tiene ben nascosto armato di fucile, pronto a colpire Zagor a tradimento e a saldare il conto all'imprevedibile Sette Nuvole.
Zagor e Sette Nuvole si affrontano in duello, dopo un rapido scambio di colpi Sette Nuvole potrebbe sferrare quello mortale, ma risparmia l'avversario. Zagor ne approfitta per lanciare la scure e stordirlo.
Prima che possa liberare Jason ed Evelyn, legati sui catafalchi funebri, viene colpito di striscio da Orso in Piedi. Sarà il ragazzo a salvarlo, questa volta. Dimostrerà di aver imparato la legge della prateria, uccidere o morire, e scoccherà una freccia mortale nel petto di Orso in Piedi, prima che questi possa sparare un altro colpo.
Sette Nuvole ammette che voleva solo misurarsi in duello con Zagor, una sfida a cui non poteva rinunciare e lascia andare i prigionieri.
Cico dal canto suo ha avuto il suo bel da fare. Ha salvato Pawnee Charlie da un agguato di alcuni comanche fedeli ad Orso in Piedi, ed è tornato con lui da Rockford. Lo scout però non appoggia la sua versione. Quando Cico cerca di far credere a Rockson che Zagor ha già trovato i figli ed è sulla via del ritorno, Pawnee Charlie riferisce di aver invece visto Zagor cadere sotto gli zoccoli dei bisonti.
Ormai la guerra sembra inevitabile. Cico ottiene solo di convincere Rockson a non disperdere le truppe, per non offrire un bersaglio facile ai nemici. La colonna al completo si dirige poi verso le Urla di Pietra, non sapendo che le pareti del canyon pullulano di comanche.
Zagor però arriva prima e impedisce lo scontro, restituendo i figli al senatore Rockford.
NOTE: una storia abbastanza banale, con un soggetto poco originale e risolta in modo frettoloso. La sceneggiatura se pur piatta è scorrevole. Tra i personaggi spicca sicuramente Sette Nuvole, finalmente un personaggio non stereotipato, con ambizioni diverse. Il duello finale con Zagor probabilmente non era la prima scelta narrativa ma è stato cambiato per esigenze di redazione. Più che altro credo si trattasse più di una sfida di abilità che un vero e proprio scontro fisico.
Non ho capito la risoluzione in un paio di pagine, all'acqua di rose, del finale ma forse anche qui è stato tagliato qualcosa per esigenze di redazione.
RIASSUNTO DEI SINGOLI ALBI:
Zagor 530, Zagor 531, Zagor 532