Quarta tappa del viaggio di Zagor e Cico in sudamerica all'inseguimento di Dexter Green. Dopo la Louisiana di Alligator Bayou, PANAMA, in America Centrale, Rotta verso Panama, il PERÙ La Mummia delle Ande, siamo arrivati in Amazzonia, Spedizione all'Inferno, dove Zagor sta cercando la sorellanza guerriera delle figlie di Viracocha, le leggendarie Amazzoni...
- CONFLUENZA RIO NAPO e RIO DELLE AMAZZONI - Richard Pruce, un botanico che Zagor ha appena salvato dagli alligatori, legge la cronaca del viaggio dei conquistadores, comandati da Francisco de Orellana, nel loro viaggio lungo il Rio delle Amazzoni alla ricerca dell'Eldorado.
La cronaca è contenuta nel diario di frate Gaspar de Carvajal, un missionario domenicano al seguito dei conquistadores.
- ANTEFATTO - 5 giugno 1542 Rio marañon - Durante la navigazione lungo il Rio Marañon, poco lontano dove si trovano ora Zagor e Cico, i conquistadores si imbattono in un villaggio di indio, che razziano con la consueta ferocia.
In una capanna però, scoprono qualcosa di bizzarro e interessante. Un modello di una città avveniristica, che gli indios chiamano la Città delle Imperatrici; donne misteriose che gli indios affermano di servire.
Orellana e Carvajal distruggono il blasfemo simulacro e riprendono la navigazione, lasciandosi dietro morti e saccheggi.
Fino a quando la spedizione non cade in un'imboscata, nella quale anche padre Carvajal resta ferito.
Gli indios che li hanno attaccati erano spalleggiati da misteriose donne guerriere. Al loro ritorno in Spagna, il racconto dell'imboscata fu accolto con scetticismo, ma valse a dare il nome al maestosto fiume esplorato, il Rio delle Amazzoni.
- CONFLUENZA RIO NAPO e RIO DELLE AMAZZONI - Richard Pruce, poi, completa il suo racconto, affermando che benché siano state cercate per secoli, le città delle amazzoni non sono mai state trovate, tanto meno le collane e i monili di pietre preziose che le guerriere donavano in regalo agli indios usati per la riproduzione e la perpetuazione della loro setta.
Il botanico non si aspetta certo che Zagor stesso abbia uno di quei monili, affidatogli dalla sacerdotessa Sanya (VEDI La Mummia delle Ande).
Mentre Spruce esamina il monile, il gruppetto viene raggiunto da Barranco e i suoi uomini.
Si giunge ad una situazione di stallo. Barranco tiene sotto tiro Naro, l'indio che accompagna Pruce, ma Zagor minaccia di buttare il monile in fondo al fiume...
Barranco non si lascia minimamente intimidire e uccide Naro a bruciapelo.
Zagor attacca a testa bassa per consentire la fuga a nuoto di Cico e Spruce, che guadagnano faticosamente la riva poco più a valle.
Barranco spara a Zagor e la pallottola gli spezza l'omero, rendendo inservibile un braccio, l'inseguimento continua. Nonostante la ferita Zagor riesce a uccidere due sgherri di Barranco, Majo e Ezequiel, ma rimedia una seconda pallottola nell'addome.
Si lascia trasportare semisvenuto dalla corrente e raggiunge la riva, dove perde definitivamente i sensi, mentre viene circondato da un gruppo di amazzoni.
Cico e Spruce tornano indietro per sincerarsi delle condizioni dell'amico, ma vengono catturati da Barranco che li porta al villaggio di Cuenca Verde...
- CUENCA VERDE Qui facciamo la conoscenza di Dolivar, mercante e mandante di Barranco.
Dolivar coltiva un odio smisurato per le amazzoni. Trent'anni prima (diventeranno venti poi), in un villaggio di indios, Dolivar, suo padre e suo fratello Julio, avevano rubato un monile di smeraldi, - i monili che le amazzoni regalavano agli indios utilizzati per la riproduzione-, uccidendo il figlio del capovillaggio, Yaramì.
L'uomo era però un protetto dalle amazzoni. Le donne guerriere non tardarono a vendicarsi, uccidendo, durante la fuga, Julio e suo padre e ferendo Dolivar con una avveniristica arma a raggi.
Dolivar mostra a Cico e Spruce le conseguenze di quelle ferita: una ustione con ramificazioni cancerose diffusa su tutto l'addome.
Pazzo di dolore e di sete di vendetta, nonché bramoso di impossessarsi degli smeraldi, Dolivar ha come unico scopo di vita distruggere le amazzoni...
- CITTA' SOTTERRANEA ATLANTIDEA - Zagor si risveglia in un base atlantidea, completamente guarito dalle ferite e riscostituito nel fisico dai macchinari fantascientifici della base, manovrati da due amazzoni.
Quest'ultime, Leya e Crystal, gli spiegano che nonostante i macchinari della base, dopo millenni, sentano i segni del tempo, sono ancora in grado di funzionare.
Zagor chiede loro se lo hanno aiutato perché possedeva il monile rivelatore donatogli da Sanya. In parte è così ma non è l'unica ragione: dalle tenebre si palesa Marie Laveau, che indossa la stessa uniforme delle altre amazzoni.
- CUENCA VERDE - Dolivar parte da Cuenca Verde con un vero e proprio esercito, comandato da Barranco.
Spruce coltiva ancora la speranza che gli indios che lo accompagnavano possano dare l'allarme, ma Barranco tronca questa speranza sul nascere: lo spietato tagliagole li ha torturati e uccisi proprio per conoscere il modo di arrivare alla sua base.
La lotta sarà quindi ristretta a Zagor e le fantomatiche amazzoni...
- CITTA' SOTTERRANEA ATLANTIDEA - Marie Laveau si assicura che Zagor abbia completamente recuperato e abbia ripreso piene facoltà, dopo il pesante trattamento sanitario a cui è stato sottoposto.
Nel frattempo lo guida nei segreti della città atlantidea. Gli spiega come usare il medaglione per accedere alla base sotterranea, insieme poi salgono su una veloce monorotaia e ne esplorano i tunnel
Però le strutture sono in continuo deterioramento e in decadimento, senza manuntenzione la foresta si sta riprendendo il territorio e solo la parte centrale è ancora perfettamente funzionante. Dopo la grande catastrofe che ha provocato il crollo di Atlantide e Mu, il numero delle amazzoni è andato via via assottigliandosi e nessuna ha conservato le conoscenze per mantenere in efficienza l'intera base.
A dimostrazione di questo, la navicella su cui viaggiano si schianta su una frana che ha ostruito il binario.
Marie sviene e Zagor cerca una strada per portarla all'aperto...
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