273

numeri

459/461
(510/511)

La Trama del Ragno

240 pagine

Moreno Burattini - Marco Verni

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Data la matrice "gialla" e misteriosa della trama consiglio a chi non avesse ancora letto la storia di non proseguire!!!

Mortimer viene impiccato nel penitenziario di Fort Concrete. Contemporaneamente qualcuno fa evadere Sybil Kant: la fascinosa compagna del criminale.
Drunky Duck recapita a Zagor una lettera che risveglia antichi fantasmi. La lettera contiene una stella ninja, una shuriken, che ricorda a Zagor i terribili momenti passati nello scontro con il Tessitore. Il criminale non era mai stato catturato e nessuno ne conosce la vera identità.

Drunky, Cico e Zagor si recano così a Kingston per indagare. Nella cittadina incontrano il capitano Malkovich, che aveva vissuto con lo Spirito con la Scure la prima battaglia con Mortimer. Malkovich conferma a Zagor i suoi timori. Il Tessitore sta ricostruendo la sua organizzazione e potrebbe tentare un attentato nei confronti del senatore Marvin Sykes che deve tenere un comizio a Kingston.

Nel frattempo veniamo a conoscenza di due inquietanti retroscena:
Mortimer non è morto ed è a Kingston. Inoltre sembra in affari con il Tessitore.
E' stato quest'ultimo a liberare Sybil per utilizzare il suo compagno come killer
Nel frattempo Zagor è allontanato da Kingston per il rapimento di Cico che è stato portato nella cava di pietra dello Styx Creek.

Durante il comizio di Sykes, Mortimer apparentemente sbaglia il colpo e uccide il suo nemico di sempre: Malkovich.
Zagor, sebbene si sia precipitato sul luogo dopo aver liberato il messicano, non può impedire l'omicidio. Anzi, dopo un colloquio con Sykes, che afferma di voler continuare la sua campagna elettorale, viene facilmente catturato da Mortimer che lo consegna nelle mani del Tessitore.

L'improvvida alleanza però inizia a mostrare degli aspetti inattesi. Mortimer fornisce a Zagor la possibilità di fuggire dalla prigione sul barcone e si allontana con Sybil.
Il Tessitore dal canto suo ha già condannato a morte l'assassino, troppo pericoloso da manipolare

Zagor si libera con in testa già l'identità del suo avversario. E' proprio Sykes il vero volto del Tessitore che, smantellata la sua organizzazione, sta cercando di controllare il sistema dall'interno con la carriera politica.
Il Tessitore termina la sua avventura salvandosi dalla morte ma restando paralizzato e prigioniero delle patrie galere

Mortimer non è certo il tipo di cadere in un tranello e lo vediamo intraprendere un lunga crociera con la sua amata Sybil.

Certamente una delle migliori storie di Zagor degli ultimi tempi che segna un ritorno all'impianto narrativo classico stemperando la frenesia delle storie attuali.
I misteri - l'impiccagione di Mortimer, l'identità del tessitore, l'apparente debolezza di Zagor quando viene catturato, vengono svelati sapientemente poco alla volta.
Inutile sostenere che io avessi capito l'identità del Tessitore in quanto non indovino mai i colpevoli di un giallo e proprio per questo mi piace leggerli. E mi auguro che il mistero venga recuperato più spesso in quanto manca talvolta nelle nuove storie zagoriane, nelle quali è mostrato tutto subito.

Avrei preferito, se devo addurre qualche difetto, una maggiore espansione della storia: comunque il finale apertissimo per ambedue gli avversari apre ad un futuro ritorno.

Mi ha particolarmente divertito, non tanto il confronto fra Zagor e i suoi due nemici, quanto il sottile gioco perverso fra Mortimer e il Tessitore. Ognuno dei due pensa di essere più furbo dell'altro, ma alla fine chi l'ha spunta è Mortimer, (una creatura di Burattini), con un Tessitore sottotono in quanto a cattiveria: - se così fosse il Tessitore ci leverà la pelle a frustate !?!? - quando mai? Solo per entrare nell'organizzazione del Tessitore nella storia di Castelli per uno che ce la faceva altri dieci almeno tiravano le cuoia!!!

Ovviamente si può rispondere a questa critica senza scomodare un po' di sano campanilismo di Burattini nei confronti della sua creatura (un personaggio di spessore pregno di concretezza contro un cattivone alla 007, simpaticissimo per carità). Cioè il Tessitore di questa storia non è certo quello che avevamo incontrato vent'anni fa all'apice del suo potere e con una organizzazione tentacolare ubiquitaria. Non so se Mortimer ce l'avrebbe fatta contro QUEL Tessitore

Per chiudere due curiosità:
il volto del tessitore è quello del suo creatore: il grande Alfredo Castelli
Sulla casacca di Mortimer, all'inizio, Verni si è divertito a scrivere la data di nascita di Burattini

Cicorabilia: