Una nuova minaccia viene a turbare il delicato equilibrio fra gli indiani di Darkwood e i soldati e coloni americani.
Il suo nome è Kaimakan: uno spietato e determinato guerriero Huron che vediamo nelle prime tavole conquistarsi il favore degli Shawnee uccidendo in un leale duello il vecchio capo Hawatha.
La fama di Kaimakan si diffonde in un batter d'occhio in tutta la regione infiammando gli animi dei guerrieri più orgogliosi e belligeranti che vanno ad ingrossare le fila della sua banda multi-tribale.
Quando Zagor viene a conoscenza della minaccia, Kaimakan ha già radunato un ragguardevole numero di uomini. Alla testa dei suoi seguaci, si appresta a sferrare il primo importante attacco all'avamposto di Fort Crow.
Lo Spirito con la Scure si trova così impegnato in una disperata corsa contro il tempo per avvertire i soldati del forte, agli ordini del maggiore Osborne, e salvare trappers e coloni che raccoglie lungo la strada dagli attacchi delle falangi dell'esercito di Kaimakan.
Tra mille peripezie Zagor, Cico, il povero trapper Nathan, i coloni Depp e il cane Sniffy riescono a entrare nel forte prima che si chiuda attorno a loro la morsa delle forze di kaimakan.
Le notizie non sono confortanti. Il maggiore Osborne riferisce a Zagor di essere in attesa di rinforzi e rifornimenti che tardano ad arrivare.
Zagor decide di fuggire dal forte per raggiungere il convoglio con i rifornimenti e scoprire la causa del ritardo.
Nella notte Zagor si allontana dal forte, si infiltra nel campo di Kaimakan, ruba un cavallo e spinge gli altri destrieri fuori dal recinto.
Kaimakan, conosciuta l'identità e l'importanza del ladro decide di inseguirlo personalmente. L'uccisione di Zagor sarebbe l'ultimo e definitivo tassello per rendere inattaccabile il suo carisma.
Ma il primo cruento duello fra i due, che si combatte sia sul piano fisico che sul piano dell'astuzia, non si risolve in suo favore e il capo indiano precipita da una rupe sotto gli occhi di Zagor che lo crede morto (ignorandone del resto l'identità).
Zagor raggiunge il convoglio trovandolo molto lontano dalla pista stabilita. A fuorviare i soldati è stata la guida indiana, Red Oak, che si rivela un uomo di Kaimakan. Red Oak aveva il compito di spingere il convoglio in una gola dove ad attenderlo c'era un nutrito gruppo di indiani ribelli.
Red Oak tenta la fuga ma viene immediatamente raggiunto da Zagor che lo costringe a svelare il suo piano.
A questo punto lo Spirito con la Scure decide di tornare sui suoi passi. Fort Crow è stretto in assedio da Kaimakan e l'attacco finale e distruttivo potrebbe essere sferrato da un momento all'altro. Zagor ha già ben chiaro in mente cosa fare. Si congeda dal capitano Matheson dopo averlo istruito su come volgere la trappola architettata da Red Oak a suo favore e si precipita al forte armato di una lancia ornata con le penne strappate a Red Oak.
Al forte nel frattempo le difese sono allo stremo. Dopo una serie di attacchi rintuzzati con coraggio, sacrificio e una buona dose di fortuna, Kaimakan ha radunato i suoi uomini nel piazzale antistante il forte per sferrare l'attacco finale
è in questo scenario che giunge lo Spirito con la Scure che riesce a raggiungere Kaimakan, con sua somma sorpresa il guerriero che avea affrontato in precedenza e che credeva morto nella caduta dal dirupo, e a toccarlo con la lancia obbligandolo ad un duello al quale il capo indiano non si può sottrarre.
Kaimakan sceglie "la corsa della corda tesa" una spietato confronto che vede i due contendenti legati per i polsi e trascinati da una cavallo imbizzarrito nella cui schiena è stato piantato un coltello. Il primo che riuscirà a raggiungerlo potrà liberarsi e sfruttare l'arma per avere ragione del suo avversario.
Kaimakan è esperto di questo singolare duello, Zagor no. Ma alla fine sarà il capo indiano a soccombere con la schiena spezzata e a morire colpito da una fucilata del suo braccio destro, Irowa, che aveva mirato alla schiena di Zagor.
Senza la loro guida gli indiani ribelli smontano rapidamente il campo e si disaggregano per non costituire più alcuna minaccia.
Uomini in Guerra è una storia che cavalca quasi tutte le situazioni classiche del Western: duelli all'ultimo sangue, l'assedio del forte, l'assalto nella foresta alla capanna del trapper, la gola fatta esplodere con la dinamite, l'inseguimento del carro da parte degli indiani, la corsa della freccia (curiosamente manca proprio l'assalto ai conestoga disposti a cerchio che campeggia in copertina!!!).
ma in realtà non si ha nessuna sensazione di deja-vu. Il dramma è palpabile dall'inizio alla fine, Kaimakan è una figura granitica nella sua determinazione alla guerra, la regia delle sequenze d'azione non è mai banale e i disegni di Prisco sono efficaci e carichi di tensione. I duelli fra Zagor e Kaimakan sono delle bellissime pagine d'azione e avventura e i due antagonisti sono gli assoluti protagonisti di questa avventura in un confronto teso, astuto e tattico.