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Collezione storica 15
Collezione storica 16

Il Villaggio della Paura (La Casa del Terrore)

135 pagine

Testi: Guido Nolitta

Disegni: Gallieno Ferri

Locazioni

Personaggi
La storia
Gli avversari


Colonnello Foster, disegno di Gallieno Ferri
Colonnello Foster
Bat Batterton, disegno di Gallieno Ferri
Bat Batterton
Alan Stanford, disegno di Gallieno Ferri
Alan Stanford
Danny, disegno di Gallieno Ferri
Danny
Nathaniel Stanford, disegno di Gallieno Ferri
Nathaniel Stanford

Trama

Zagor e Cico sono di ritorno a Darkwood. Approfittano del passaggio di due battellieri per risalire il fiume Wabash e fare sosta al Forte Lafayette
Qui Zagor incontra il colonnello Foster, avevano combattuto assieme quando il forte era stato assediato da bellicosi Dakotas. (non visto nella saga)
Con sorpresa Zagor apprende che l'avamposto è stato riconvertito a penitenziario e ora ospita una cinquantina di pendagli da forca, tra i quali ritrova una sua vecchia conoscenza: "Bimbo" Sullivan (sbattuto da lui in carcere alla fine dell'avventura: Un Nido di Vipere)

"Bimbo" Sullivan è strafottente ed è sicuro di lasciare la gabbia ben presto. Il Colonnello Foster conferma tristemente che ci sono stati cinque evasioni dal penitenziario, tra i criminali più pericolosi, e ancora non sono riusciti a scoprire la falla nel sistema di sorveglianza.

Zagor vorrebbe aiutare il colonnello ma si dichiara non adatto a "sottili investigazioni". Per cui lui e Cico riprendono il viaggio e fanno tappa nel vicino borgo di Lafayette ed è ancora tempo di incontri. Ritrovano infatti Bat Batterton, (che avevano conosciuto nell'avventura: Ombre nella Notte)
Batterton è stato assoldato come poliziotto privato da Alan Stanford, un giovane arrivato a Lafayette per dare una mano allo zio Nathaniel che ha qualche problema con una proprietà che vuole vendere: la villa degli Stanford sulla scogliera di Windy Cliff. Proprio lui per lettera aveva chiesto al nipote di assoldare un poliziotto privato e lo sconsiderato Alan aveva scelto quell'imbranato di Batterton.

Ci accorgiamo della gravità della situazione quando Alan chiede all'oste indicazioni su come arrivare a Windy Cliff. L'oste si infervora affermando che la villa è stata maledetta da un'antenata di Alan, Priscilla Stanford, e che un paio di abitanti di Lafayette che lavoravano alla villa sono scomparsi nel nulla. E, quando Alan commette l'errore di rivelare cha anche lui è uno Stanford, i pacifici abitanti della cittadina si trasformano in una banda di furie; vogliono addirittura impiccare il povero giovane come se fosse la causa di tutte le loro sventure.
Si scatena una rissa furibonda che si estende dal saloon all'intera cittadina e Zagor ha il suo bel da fare per riportare i facinorosi a più miti consigli e aprire un varco per una fuga precipitosa fuori da Lafayette.
Nonostante le cupe premesse comunque ha fretta di tornare a Darkwood e solo un violento temporale lo convince a chiedere ospitalità per la notte nella villa di Windy Cliff, che è tutto meno che amena.

Ad aprire la porta non è Nathaniel Stanford ma David, un lugubre maggiordomo che, senza troppi convenevoli, spiattella allo sventurato nipote che suo zio è morto, ucciso dallo spavento provocato da uno spettro terrificante che infesta la villa: quello dell'enigmatica e misteriosa Priscilla Stanford!

Il maggiordomo è sospetto, come tutti i maggiordomi. Non solo non dimostra alcuna afflizione per la morte di Nathaniel, ma trova ogni occasione per spaventare e scoraggiare il nipote dal permanere nella villa. Afferma infatti che la maledizione del fantasma si scatena solo sugli Stanford e che con la morte dello zio le apparizioni sono cessate, per cui lui non ha nulla da temere da Priscilla. Zagor non si lascia incantare e quando gli chiede che fine abbiano fatto i due stallieri di Lafayette scomparsi, David farfuglia che sono fuggiti per lo spavento e probabilmente precipitati dalla scogliera.
Con queste rosee premesse i nostri amici si ritirano nelle rispettive camere per passare la notte.

La notte non trascorre né tranquilla né riposante. Priscilla non si fa attendere e prima permea la villa con il suono di una spinetta, lo strumento che amava suonare da viva, poi appare al centro del salone e infine fluttua all'esterno di una finestra del primo piano. Tutti i tentativi di Zagor di afferrarla naufragano, con grande piacere di David che sogghigna soddisfatto.

Trascorsa la notte burrascosa, la mattina successiva Zagor manifesta l'intenzione di restare finché non sarà risolto il mistero, con grande sollievo di Alan, che è molto scosso dalla storia del fantasma. Il giovane gli racconta la storia di Priscilla.
Nel 1670, in piena caccia alle streghe, la villa era in possesso di Thomas Stanford, l'ultimo erede. L'uomo aveva accettato di accudire sua nipote Priscilla, che aveva vissuto un'adolescenza felice e tranquilla, fino a quando suo zio non aveva scoperto che, alla maggiore età, sarebbe stata lei a diventare la legittima erede delle proprietà degli Stanford, gettandolo di fatto sul lastrico.
Aveva quindi imbastito una campagna diffamatoria contro la povera nipote che si era conclusa in una condanna per stregoneria. La ragazza era stata messa al rogo proprio davanti alla villa, sotto una quercia secolare il cui tronco bruciato è ancora ritto a testimoniare l'orrendo avvenimento.
Prima di morire aveva lanciato una terribile maledizione contro la sua famiglia e tutti i discendenti che avrebbero rimesso piede a Windy Cliff.
Il primo a morire, cadendo da cavallo era stato proprio Thomas. Da quel momento in poi ogni morte veniva attribuita con paura alla maledizione e gli Stanford abbandonarono la villa. Fino a quando Nathaniel non era tornato a reclamarne la proprietà.

Zagor si organizza per risolvere il mistero e manda Bat Batterton e Cico a sorvegliare la quercia morta alla quale era stata legata Priscilla per il rogo. Questa volta il fantasma si manifesta emettendo una voce lamentosa attraverso il tronco e quando Alan e Zagor vengono richiamati fuori dalla casa, Priscilla inizia a manifestarsi dentro la casa, sempre protetta dallo schermo dei vetri delle finestre. Tutto quello che Zagor riesce a fare è fracassare le vetrate. Lo spettro svanisce nel nulla.

Il giorno successivo in una visita alla cripta di famiglia, Zagor e Alan scoprono che il sepolcro dove dovrebbe riposare lo zio Nathaniel è vuoto e la lastra di marmo a copertura non è stata spostata da parecchi anni. Per cui David ha mentito. Lo Spirito con la Scure conclude che non si verrà mai a capo del mistero se non si prenderà in contropiede il presunto fantasma e i suoi eventuali complici. Si mette d'accordo con Alan: finge di passare la notte a Lafayette e invece si nasconde in una cassapanca nel salone.
Scende la notte, il suono della spinetta si diffonde nella villa e Priscilla fa nuovamente la sua apparizione. Zagor ha la conferma dei suoi sospetti: la donna non è uno spirito in pena ma una ragazza in carne e ossa che usa un passaggio segreto nel grande camino del salone.

Prima che Zagor possa costringere la ragazza a confessare arrivano due individui che lo aggrediscono. Durante la colluttazione Marta (o come viene chiamata successivamente Annie) lo stordisce a tradimento. Stessa sorte tocca a Alan che viene colpito alle spalle da David, in combutta con i misteriosi aggressori.
I quattro poi ci mettono poco a mettere in condizioni di non nuocere Bat Batterton e Cico.

I quattro amici si ritrovano legati nei sotterranei della villa, nella quale li attende almeno una buona notizia: Nathaniel non è morto ma tenuto prigioniero dai malfattori. Ma chi sono e perché vogliono allontanare tutti dalla villa?

Si tratta di una famiglia di fuorilegge, i Landon: Buster, i suoi due figli Greg e Marta (o Annie) e suo fratello David, il maggiordomo.
In fuga dalla legge si erano rifugiati nella villa abbandonata. Qui Buster aveva scoperto un cunicolo segreto, incompleto, che collegava la Casa degli Stanford, alle stalle del Forte Lafayette.
La presenza di così tanti detenuti nel penitenziario pronti a fuggire in cambio di denaro, la possibilità di penetrare nel forte attraverso il cunicolo sotterraneo, aveva spinto lo scaltro criminale a organizzare le evasioni delle quali aveva fatto menzione il colonnello Foster all'inizio.
L'arrivo di Nathaniel Stanford alla villa aveva rischiato di mandare a monte tutto e i Landon avevano architettato la messinscena del fantasma di Priscilla per scoraggiare gli abitanti di Lafayette dal lavorare per Nathaniel. I due che erano scomparsi avevano visto troppo ed erano stati eliminati.
Ora i criminali si preparano a far evadere proprio "Bimbo" Sullivan.
Buster, Greg e Marta imboccano il cunicolo per raggiungere il forte mentre David resta a presidiare la villa.

Accade però un imprevisto. Gli abitanti di Lafayette hanno scoperto i cadaveri di Lou e Geroge, i due compaesani uccisi e, armati di torce e forconi, assaltano la villa.
Durante la sparatoria conseguente all'assalto David viene ferito a morte, ma è determinato a eliminare Zagor e gli altri prima di morire. Per fortuna spira prima di riuscire nell'impresa e Zagor usa il suo coltello per tagliare le corde e liberarsi. Subito dopo si lancia nel cunicolo per sventare l'evasione.
Nella stalla del forte ritrova Marta che è molto più pericolosa come donna in carne e ossa che come spirito, abile sia con la pistola che con i pugnali. Per fortuna arrivano Cico e gli altri e Zagor riesce a prenderla di sorpresa e metterla fuori combattimento.
Quando poco dopo tornano Buster, Greg e "Bimbo" Sullivan, trovano Zagor pronto ad accoglierli e dopo una lotta senza esclusione di colpi i criminali vengono consegnati alla giustizia.

In uno sconfortante epilogo, quando tutti i protagonisti tornano alla villa scoprono che è stata incendiata e rasa al suolo dai rabbiosi cittadini di Lafayette.
Quello stupido di Bat Batterton ha anche il coraggio di fare lo spiritoso ma viene subito punito. Nathaniel gli dice candidamente che con la villa sarà pure andata in fumo l'eredità degli Stanford ma anche la sua paga...

Note

Lungi da me considerarla uno dei capolavori nolittiani della maturità ma questa storia è un vero gioiellino.
Nolitta mescola western, giallo, thriller, horror gotico e commedia in una miscela perfetta, ingenua forse, ma strepitosa nella realizzazione.
Torna Bat Batterton e questa volta è coprotagonista per tutta la storia, si amalgama perfettamente con Cico, assurge al ruolo di secondo comico e non spalla.
I due sono esilaranti e non eccessivi in ogni situazione:
nella rissa iniziale, nella prima notte quando se ne vanno in giro per la villa con il quadro dell'inquietante Priscilla, nel siparietto della quercia lamentosa, nella loro infruttuosa reazione contro gli spietati Landon.

Certo alcune cose non si capiscono: perché abbiano lasciato in vita Nathaniel, ad esempio.

Ancora una volta c'è qualche svista incomprensibile come il fatto che la ragazza prima si chiami Marta e poi, senza colpo ferire Annie.

La cosa bella delle storie di Nolitta è che i cambi di registro sono naturali, come le portate di un pranzo. Nessuno si lamenta se dopo il primo viene il secondo e nessuno si lamenta se si parte con misteriose evasioni, si piomba in un'atmosfera di terrore aleggiante nel villaggio di Lafayette, tipo Il Mostro di Frankenstein, si torna alla parodia alla Gianni e Pinotto con Cico e Bat Batterton, si passa alle storie gotiche di fantasmi, si torna al giallo con la bara vuota e l'evidente colpevolezza di David, si ritorna al western con l'arrivo dei Landon e il tentativo di fuga dal forte.

Bat Batterton tornerà nella storia La Dea Nera.
Incredibilmente tornerà anche Windy Cliff, vedremo come, fra un mesetto (marzo 2021) nello speciale "Ritorno alla casa del Terrore" di Burattini/Sommacal-Voltolini.

Cicorabilia:

  • Questa canzoncina non è di Cico ma è intonata da uno spiritoso ergastolano, ve la riporto perché è divertente, anche se non la posso annoverare tra quelle del messicano:
    tutti i giorni il colonnello ci riunisce per l'appello,
    ma al momento del raduno manca sempre qualcheduno.
    L'uccellino ha preso il volo pur se chiusa era la gabbia.
    Che tristezza, ahimé, che duolo Foster scoppia dalla rabbia.
  • Cico e Bat Batterton sono perfetti in questa storia e fanno da contrappunto comico per tutta la storia.
  • Cico si sveglia allegro dopo la prima notte e compone una canzoncina di saluto che dovrà rimangiarsi.
    (vedi Cico Arte 2)
Bimbo Sullivan, disegno di Gallieno Ferri
"Bimbo" Sullivan
David, disegno di Gallieno Ferri
David
Priscilla Stanford, disegno di Gallieno Ferri
Priscilla Stanford
Buster, disegno di Gallieno Ferri
Buster
Greg, disegno di Gallieno Ferri
Greg