- In un colpo solo ritornano il sosia dal nome più improbabile, Olaf Botegosky, (VEDI ANCHE I Due Sosia e Zagor gigante 2 L'Uomo che Sconfisse la Morte e il capo indiano più temibile, Winter Snake (apparso in precedenza in una delle più belle storie di Zagor La Marcia della Disperazione).
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I Kiowa nascondono i resti mummificati dei capi che fondarono
la loro federazione, in una grotta sconosciuta a tutti, tranne a 4 guardiani:
i custodi degli antichi.
Uno dei guardiani, Wakanta, è morto e Winter Snake
ha deciso che Zagor è degno di prenderne il posto.
La fiducia che Winter Snake ripone nello Spirito con la Scure
è assoluta, in quanto le mummie sono bardate con monili d'oro
e pietre preziose.
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Durante il viaggio verso il campo Kiowa, Zagor e Cico
fanno tappa a Fort Farrel dove conoscono due sgradevoli ufficiali
il tenente Severy e il capitano Macrae, che condividono
la teoria che un sistematico massacro dei pellerossa risparmierebbe
molte vite umane e lunghi anni di guerriglia.
Giunti a destinazione, Zagor viene iniziato al sacro ruolo.
Ma quando Winter Snake, Long Bow e Sly Kite penetrano
nella grotta, abilmente celata, accade l'incredibile (che sorpresa!):
Zagor che si era svegliato con la luna traversa e che da un po'
andava esclamando per mille diavoli invece che per mille scalpi
o per mille tamburi, fa fuori Sly Kite e neutralizza gli
altri due guardiani prima di fuggire con il prezioso carico di monili.
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Winter Snake ha un carattere non proprio abbordabile e la caccia
al traditore parte immediatamente e si snoda lungo le rapide di un torrente.
Nel frattempo tutti i lettori che non lo avevano intuito e che non avevano
sbirciato in quarta di copertina, si dice massimo 2, scoprono che colui
che ha derubato i Kiowa è Botegosky in combutta con due
brutti ceffi, Clark e Spud, e con un misterioso ufficiale
di Fort Farrell.
I tre malviventi si dirigono dalla parte opposta a quella dove hanno
lasciato il povero Zagor, che comunque riesce a convincere Winter Snake
della sua innocenza.
Restaurati i rapporti di amicizia partono subito alla caccia dei tre
e li raggiungono.
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Dopo una lunga lotta Zagor neutralizza il sosia e prepara una
classica trappola per l'ufficiale di Fort Farrell che si rivelerà
essere il capitano Macrae, e non il tenente Severy, ancora
più sgradevole...
Torna quindi quel cialtrone di Botegosky che stavolta è
migliorato nella interpretazione di Zagor a tal punto da tenergli tranquillamente
testa in un corpo a corpo!
E che dire di Winter Snake: è diventato una mammoletta
tale da bersi immediatamente la difesa di Zagor quando non ci
avrebbe creduto nessun altro.
Vittorio Sossi