Alimenti transgenici, primi effetti collaterali
Una ricerca Usa rivela che il mais prodotto dalla multinazionale "Monsanto" emette sostanze insetticide
Nuovi studi ne dimostrano la tossicità
Dal quotidiano Ultime Notizie. Giovedì 16 dicembre 1999
ROMA. La querelle sui cibi transgenici è finita ai margini della cronaca, ma nuove scoperte scientifiche documentano i primi effetti collaterali degli organismi geneticamente modificati. Sulla rivista "Nature" di dicembre uno studio newyorkese rivela che le radici del mais Bt - quello prodotto dalla "Monsanto" e modificato in laboratorio per proteggerlo dagli insetti molesti - emettono nel terreno la stessa tossina insetticida che li dovrebbe proteggere.
“ Gli effetti degli Ogm sull'ambiente e sull'uomo non sono ancora definiti „
Le conseguenze dell'imprevista produzione non possono essere definite ora, ma di certo la scoperta dimostra che gli effetti degli Ogm sull'uomo e sull'ambiente hanno bisogno di studi a lungo termine per essere definiti. Ieri protesta di Greenpeace a Montecitorio per chiedere norme più severe.
come reagisce l'organismo
la reazione allergica nell'uomo
“ il ruolo delle IgE „
- la molecola transgenica entra nell'organismo insieme al cibo geneticamente modificato
- Nell'intestino i linfociti e le cellule dendritiche riconoscono l'elemento transgenico e avvisano altri linfociti
- Il linfocita B allertato produce IgE: gli anticorpi specifici delle allergie
- Le IgE, l'istamina e le prostaglandine, molecole che mediano la risposta infiammatoria, provocano allergia alimentare che si manifesta con nausea, vomito e orticaria
"Cibi nuovi,rischi imprevedibili"
Intervista: Paola Minale,allergologa dell'ospedale San Martino di Genova
GENOVA. "L'1-2 per cento della popolazione italiana è colpito da allergie alimentari; il 2 per cento dei nostri bambini soffre di allergie da latte. Molto spesso sulle etichette alimentari non sono indicati tutti gli ingredienti, cosi l'eventuale allergene (la sostanza verso cui il paziente allergico è sensibile), anche se presente in dosi ridotte, può mettere in atto una grave risposta immunitaria". Al San Martino di Genova, nel dipartimento di allergologia, la dottoressa Paola Minale conduce un progetto di ricerca europeo che studia i possibili effetti del transgenico.
- Come può un organismo geneticamente modificato innescare un'allergia?
Introducendo nel Dna di una pianta il gene di un'altra pianta verso cui l'allergico è sensibile, si sottopone chi consuma quell'alimento modificato a un rischio imprevedibile. Inoltre, introducendo nella nostra dieta elementi prima d'ora mai utilizzati, il sistema immunitario, che ci difende da tutto ciò che è estraneo, potrebbe innescare una risposta immunitaria indesiderata. - Quali sono, per ora, gli alimenti modificati di cui dobbiamo diffidare?
Soia e mais sono gli unici due che entrano direttamente, per ora, nell'alimentazione umana. Ma il numero cresce per quanto riguarda quella animale. - Come possiamo difenderci?
La legislazione attuale non ha direttive precise. Da un punto di vista scientifico non possiamo non essere estremamente cauti. Occorre del tempo per stabilire quali siano realmente i loro effetti. Qui a Genova, al momento, stiamo cercando di mettere a punto dei protocolli di analisi che possano individuare negli alimenti la presenza del transgenico. Sapere quello che mangiamo però è solo l'inizio di un lungo e tortuoso cammino