Vitamina E per prevenire l'infarto
La scoperta all'Umberto I di Roma: ora è certo, combatte l'accumulo di grasso nelle vene
La dieta mediterranea si conferma un alleato prezioso
dal quotidiano Ultime Notizie. mercoledì 22 marzo 2000
ROMA. Per la prima volta sono stati identificati i veri responsabili dell'accumulo di colesterolo nelle nostre arterie. Ora è certo che la vitamina E può prevenire danni all'apparato cardiovascolare.
Al Policlinico "Umberto I" di Roma, Francesco Violi e Paolo Fiorani, ordinari di Medicina interna e Chirurgia vascolare, hanno annunciato i risultati di uno studio che potrebbe diventare la terapia risolutiva, ma non l'unica, delle malattie cardiovascolari.
"Siamo arrivati quasi per caso a questa scoperta - ci ha detto il professor Fiorani al telefono - ma è stata un'esperienza bellissima che è arrivata dopo quattro anni di studio".
“ la vitamina E impedisce la formazione delle placche aterosclerotiche „
Fino ad oggi la comunità scientifica sapeva che l'occlusione delle arterie era provocata da depositi di colesterolo. Si ipotizzava che queste stesse placche non venissero più rimosse a causa della presenza di particolari elementi chimici, i radicali liberi, causa prima dei processi di invecchiamento.
Su cosa agissero questi radicali liberi e in quale modo, è stato visualizzato solo ora nello studio romano. I ricercatori ieri hanno scoperto che i radicali liberi mandano in tilt i macrofagi, le cellule "spazzine" del nostro organismo.
I radicali, infatti, quando presenti in eccesso, impediscono le funzioni di "pulizia" che le cellule "spazzine" compiono ogni giorno nel lume delle nostre arterie.
Ma al Policlinico non si sono fermati a questo risultato. In 12 pazienti ricoverati nell'ospedale hanno impedito la formazione delle placche aterosclerotiche somministrando per 30 giorni di 900 milligrammi di vitamina E. Ancora una volta la dieta mediterranea è un prezioso alleato per la nostra salute.
come funziona l'antiossidante naturale
A)
La cavità delle nostre arterie è normalmente libera da qualsiasi deposito.
Nei pazienti con malattia cardiovascolare si formano dei depositi che restringono il lume dei vasi sanguigni, impedendo così alla fine il normale flusso circolatorio.
Conseguenza estrema di questa, occlusione sono l'infarto e l'ictus
B)
I macrofagi, le cellule spazzine del sistema immunitario, sono sovraccaricati dall'ingresso al loro interno dei radicali liberi, per esempio il radicale superossido Os e il radicale idrossido OH, e non riescono più a smaltire i grassi in eccesso che così si depositano nella cavità dell'arteria.
C)
La vitamina E, contenuta nell'olio d'oliva, ma anche nelle verdure a foglie larghe, negli spinaci, negli asparagi, nelle noci e nel grano, impedisce come antiossidante questo pericoloso deposito