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Le pagine sui fumetti in rete| cronologie e schede | Zagor

Scheda sul numero 540 in edicola di Zagor

scheda realizzata da Vittorio Sossi
ATTENZIONE: nelle sinossi troverete la trama della storia.
Le immagini sono proprietà dei rispettivi autori, sempre indicati, e utilizzate solo a scopo informativo.

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Copertina
copertina di Gallieno Ferri 
			© Sergio Bonelli Editore

Zagor 540

collana: Zenith Gigante 591

periodicità: mensile

Data Uscita: luglio 2010

pagine: 100 - 94 tavole

prezzo: 2,70 euro

Titolo:
il Ritorno di Digging Bill

Storie:
il Ritorno di Digging Bill (prima parte)

editore: Sergio Bonelli Editore

Note: ritorna lo scalcinato cercatore di tesori

copertina di Gallieno Ferri
© Sergio Bonelli Editore

Le Storie

il Ritorno di Digging Bill (prima parte)

autori: Moreno Burattini storia, Marco Verni disegni, Omar Tuis Lettering

Personaggi principali: Digging Bill cercatore di tesori; Mister Pierce sindaco di Harrisburg

Sinossi

il Ritorno di Digging Bill (prima parte)

Zagor e Cico tornano a Darkwood dopo l'avventura nella Green Valley terminata lo scorso numero.

La felicità di Cico si spegne quando sprofonda nelle sabbie mobili che circondano l'isolotto nella palude. Qualche sconsiderato ha infatti tolto uno dei teschi che delimitano il tracciato sicuro per attraversarle. Quando i due amici si rendono conto che il teschio è stato piazzato davanti alla capanna e, soprattutto, mostra una lettera ben stretta fra i denti, non ci mettono molto ad indovinare chi sia stato il burlone ad architettare il tiro malevolo al messicano: Drunky Duck, ovviamente!
Lo sconclusionato postino ha pensato di utilizzare il teschio come una di quelle cassette delle lettere che si vedono nelle grandi città. Ovviamente dovrà fuggire per evitare l'ira di Cico.

La lettera è di Digging Bill ed ha un tono disperato. Il cercatore di tesori scrive di trovarsi ad Hot Spring, braccato da misteriosi criminali. I due amici si mettono subito in viaggio ma arriveranno troppo tardi...

Nel frattempo, infatti il rifugio di Digging Bill viene scoperto. Tre uomini penetrano nello Spring Hotel, uccidono il proprietario che era intervenuto per fermarli e irrompono nella camera occupata dall'allampanato sognatore. Stanno cercando qualcosa e Digging Bill per fortuna serve loro vivo.
Così Zagor e Cico giungono a Hot Spring a cose concluse. Lo sceriffo Jeff Bullock, visto l'ultima volta nella storia del ritorno del mutante, accompagna gli amici sulla scena del delitto. I banditi hanno sicuramente rapito Digging Bill dopo aver messo a soqquadro la sua camera. Frugando nella stanza, Zagor trova una moneta d'oro, che il medico del paese riconosce come romana di epoca costantiniana: sicuramente deve essere una riproduzione in quanto la moneta sembra fresca di conio.
Un'altra cosa che rinvengono nel disordine totale è un volumetto delle dime novels che scriveva quel farabutto di Eddy Rufus (vedi la storia Zagor Story), ispirandosi alle imprese di Zagor.
Nelle pagine del romanzo il cercatore di tesori ha lasciato un messaggio criptato che indica il luogo in cui è tenuto prigioniero: il teatro di Harrisburg.

Nel frattempo la scena torna su Digging Bill. Prigioniero negli scantinati del teatro sta passando un brutto momento. Mister Pierce, che scopriremo essere il sindaco della città, lo ha fatto rapire proprio a causa delle maledette monete d'oro di epoca romana. Vuole sapere dove le ha trovate e non si accontenta della risposta vaga del suo interlocutore, che giura di averle rinvenute per caso sul greto di un fiume e di non ricordare il punto preciso.
Sembra che Mister Pierce non sia interessato tanto al valore venale dell'oro con cui sono coniate, quanto al fatto che lui ritiene quelle monete, di nuovo conio, realmente autentiche ed è convinto che nascondano un segreto per il quale vale la pena di uccidere.

Proprio mentre si accinge a torturare Digging Bill, Zagor fa il suo ingresso in scena. Assesta un preciso colpo di scure sulla testa di Pierce e si occupa di mettere fuori combattimento i tre scagnozzi intervenuti per proteggerlo. Però nel frattempo Pierce si riprende e riesce a scappare facendo perdere le sue tracce in quel teatro che conosce come le sue tasche.
Zagor e Digging Bill salgono sul palcoscenico dove vengono raggiunti dai tre pistoleri. Dopo un violento scontro a fuoco, Zagor riesce ad aver ragione di loro uccidendone alcuni e ferendone altri.

Mentre sta per interrogare i sopravvissuti arrivano lo sceriffo del posto e il suo aiutante. Zagor professa la propria innocenza, in quanto ha agito per legittima difesa, ma è tutto inutile: è la sua parola contro quella di Pierce. è stato proprio il sindaco di Harrisburg a fornire la propria versione dei fatti allo sceriffo e quest'ultimo non potrà mai credere alla parola di quelli che considera due vagabondi.
I due non possono far altro che scappare e si dirigono sul tetto dell'edificio. Raccolta una fune, Zagor riesce ad agganciarla al comignolo del tetto di un palazzo dall'altra parte della strada e, utilizzando la cintura come carrucola, guadagna la fuga insieme al compagno di sventure.
Tornati in strada i due si ricongiungono con Cico e riescono a raggiungere un piccolo molo, dal quale fuggono in canoa lungo il fiume che attraversa la cittadina.

Nel frattempo a Darkwood accade qualcosa di incredibile. Tre guerrieri Ottawa sono attaccati da una banda di predoni mongoli, piovuti apparentemente dal passato, e solo uno dei tre indiani riesce a fuggire... (continua)

Puoi trovare la trama completa della storia con tutti i luoghi e i personaggi a questo link nel mio sito Il Viaggio di Zagor













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