I pianeti del sistema solare - generalità
inserita il 22-11-2004 modificata il 21-02-2021
I nove Gli otto pianeti e i pianeti nani
Differenze tra pianeti e pianeti nani
Una precisa definizione di pianeta
Gli astronomi mondiali, sotto gli auspici dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU), riuniti a Praga dal 14 al 25 Agosto 2006 nella 24esima assemblea generale (GA XXIV), hanno stabilito una nuova e più categorica classificazione dei pianeti e degli altri corpi celesti orbitanti attorno al nostro sole.
In effetti la definizione classica di pianeta deve il suo nome al termine greco vagabondo.
I pianeti venivano riconosciuti tali dalle civiltà dell'età classica in quanto si muovevano velocemente sulla sfera celeste a differenza delle stelle che invece non mostravano spostamenti percettibili con il passare dei giorni.
Prima del 1900 otto pianeti erano già noti. Plutone si aggiunse alla serie solo nel 1930.
Nonostante Plutone sia stato storicamente indicato come il nono pianeta c'è sempre stato un continuo confronto dialettico fra gli astronomi per i pro e i contro.
Le risoluzioni adottate da un lato tolgono a Plutone lo status di pianeta classico dall'altro lo nobilitano in quanto lo ergono a prototipo di una nuova classe di corpi del sistema solare.
Vediamo nel dettaglio i punti della risoluzione 5a stabilita nel 2006:
definizione di pianeta;
A - corpo celeste che orbita attorno al sole
B - ha una massa (e quindi una forza di gravità direttamente proporzionale alla massa) sufficiente per vincere i vincoli di corpo rigido e quindi assicurare al corpo una forma approssimativamente sferica, attorno al centro di gravità.
C - il pianeta ha "pulito" i residui di materiale presente nei pressi della sua orbita
introduzione del concetto di pianeta nano (dwarf planet):
un pianeta nano è un corpo celeste che
A - orbita attorno al sole
B - ha una massa (e quindi una forza di gravità direttamente proporzionale alla massa) sufficiente per vincere i vincoli di corpo rigido e quindi assicurare al corpo una forma approssimativamente sferica, attorno al centro di gravità.
C - NON ha "pulito" i residui di materiale presente nei pressi della sua orbita
D - NON è un satellite (cioè non orbita attorno ad un altro pianeta)
Introduzione di una nuova classe descrittiva di corpi celesti, oggetti plutoniani, dei quali Plutone diventa il prototipo:
Si tratta di migliaia di corpi celesti che orbitano nella fascia di Kuiper con un nucleo roccioso e avvolti in acqua, metano e azoto congelati. Sicuramente ci saranno dati più certi in futuro. (Plutone è stato raggiunto dalla missione New Horizon nel 2015)
superficie di Plutone vista dalla sonda New Horizon - NASA
Gli otto pianeti
Carattestiche comuni
Gli otto pianeti del sistema solare presentano ognuno caratteristiche peculiari ma obbediscono a delle linee generali che possono essere riassunte brevemente.
- Hanno tutti una forma grossolanamente sferica. Dovremmo dire che si avvicinano di più alla forma di un ellissoide di rotazione: in effetti il moto di rotazione attorno al proprio asse tende a deformarne la sfericità.
Un ellissoide di rotazione è schiacciato ai poli dove è minima la forza centrifuga e dilatato all'equatore dove è massima la spinta di fuga.
Questa generalizzazione ripeto è grossolana ma rende l'idea. - Hanno tutti un moto di rotazione attorno al proprio asse.
Se consideriamo le dimensioni i pianeti gioviani ruotano molto più velocemente di quelli terrestri.
Per intenderci il periodo di rotazione determina la durata del giorno (alternanza dì + notte). - Hanno tutti un moto di rivoluzione attorno al sole. Per intenderci il periodo di rivoluzione determina la durata dell'anno. E' più veloce per i pianeti più vicini e più lento per quelli più lontani.
L'anno di Mercurio dura circa 89 dei nostri giorni, quello di Nettuno 165 dei nostri anni. Non facciamoci ingannare dalla distanza immensamente più grande che Nettuno deve percorrere. Se si muovesse con la stessa velocità orbitale di Mercurio impiegherebbe un tempo circa 10 volte minore. Velocità media: Mercurio (48Km/s); Nettuno (5,3 Km/s)
Nel loro movimento attorno al sole i pianeti si muovono su orbite di forma ellittica, non circolare anche se si discostano poco dalla perfezione di tale forma geometrica.
A differenza dei corpi celesti minori, asteroidi e comete ad esempio, le eclittiche dei vari pianeti sono quasi complanari. Mercurio si discosta più degli altri dalla complanarità e l'ellissi che descrive è più accentuate.
Classificazione dei pianeti del sistema solare
Oltre a queste generalizzazioni possiamo classifcare i pianeti in gruppi a seconda della loro composizione, delle dimensioni, della posizione o della storia dell'astronomia:
Classificazione in base alla composizione
I Pianeti di tipo terrestre o rocciosi
Le dimensioni sono in scala relativa
La Luna ovviamente non è un pianeta!
Appartengono a questa classe 4 pianeti: Mercurio, Venere, Terra e Marte in ordini di distanza dal Sole
Questi pianeti hanno una massa piccola se rapportata ai pianeti giovani ma una densità molto più elevata in virtù della loro solida struttura rocciosa e della presenza di metalli.
Hanno pochi o nessun satellite
Non hanno anelli
hanno sicuramente una superficie solida
Velocità di rotazione bassa
Atmosfera relativamente rarefatta (eccezion fatta per Venere)
I Pianeti di tipo gioviano o gassosi
Le dimensioni sono in scala relativa
La terra è rappresentata come riferimento
Appartengono a questa classe 4 pianeti: Giove, Saturno, Urano e Nettuno in ordine di distanza dal Sole
Questi pianeti hanno una massa enorme, soprattutto Giove e Saturno, se rapportata ai pianeti terrestri, ma una densità molto più bassa in virtù della loro composizione prevalente in idrogeno e elio
Hanno molti satelliti. Alcuni di dimensioni paragonabili ai pianeti rocciosi e altri poco più che asteroidi intrappolati
Hanno degli anelli più o meno sviluppati
Poco si sa sulla eventuale superficie : se solida, liquida o graduale
Velocità di rotazione alta
Atmosfera multi-stratificata e densa
Classificazione in base alle dimensioni
Pianeti piccoli
Pianeti con diametro equatoriale inferiore a 13000 Km. In ordine di grandezza:
Mercurio, Marte, Venere, Terra
Pianeti Giganti
Pianeti con diametro equatoriale superiore a 48000 Km. In ordine di grandezza:
Nettuno, Urano, Saturno e Giove (il pianeta più grande)
Classificazione in base alla posizione rispetto al sole
Pianeti Interni
Mercurio, Venere, Terra e Marte
Pianeti Esterni
Giove, Saturno, urano, Nettuno
Classificazione in base alla posizione rispetto alla terra
Pianeti Inferiori
Mercurio e Venere
Pianeti Superiori
Marte, Giove, Saturno, urano, Nettuno
Classificazione in base alla storia della loro scoperta
Pianeti Classici
Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.
Visibili ad occhio nudo quindi noti dall'antichità.
Pianeti Moderni
Urano, Nettuno e (Plutone almeno questo storicamente lasciamoglielo!!!)
Scoperti solo in età moderna dopo l'evouzione della tecnologia.
I "pianeti doppi"
Per chiudere è opportuno ricordare che le relazioni fra Pianeti e satelliti in base alla legge di gravitazione universale sono sempre di attrazione e influenza reciproca.
Per cui se nella maggior parte dei casi i satelliti hanno masse molto piccole se confrontate a quelle del proprio pianeta (Saturno-Titano circa 4200 volte; Giove-Ganimede circa 13000 volte), e altrettanto ridotta è l'influenza gravitazionale che possono esercitare, in un paio di casi è più opportuno parlare di "Pianeti doppi" o sistemi doppi.
E' il caso del sistema Terra-Luna (La Terra ha una massa solo 81 volte maggiore)
e ancor più del sistema Plutone-Caronte (Plutone ha una massa solo da 6 a 11 volte maggiore).
NB: le altre 4 lune di Plutone hanno dimensioni ridotte.
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