Magico Vento ha lasciato il Canada ed è tornato negli Stati Uniti. In questo contesto ma perfettamente a se stante, si inserisce una delle poche avventure non sceneggiate da Manfredi. La guest star del numero è Renato Queirolo, supervisore bonelliano che non disdegna di tanto in tanto di passare alla produzione.

Una banda di tagliagole, capeggiata da Big Eddie, rapina una diligenza, uccide tutti i testimoni e rapisce Alice, la figlia undicenne del maggiore Holt. La piccola viene poi portata alla baracca di Bob, complice della banda, e lì tenuta prigioniera in attesa di riscatto.
Magico Vento nel frattempo, fermatosi al trading post dove sarebbe dovuta arrivare la diligenza, viene riconosciuto e braccato da una pattuglia dell'esercito americano. (ricordiamo che Magico Vento è ancora un fuorilegge per la sua alleanza con Toro Seduto durante la guerra indiana narrata nei numeri 97 - 101).

Magico Vento si libera degli inseguitori, tranne un tenace scout e giunge proprio alla baracca di Bob, dove è radunata tutta la banda di Big Eddie.
L'arrivo dello scout, che viene ucciso dai criminali, convince Eddie che sul capo di Magico Vento deve pendere una grossa taglia.
Dopo averlo colpito a tradimento lo lo getta nel porcilaio dove è tenuta la piccola Alice.

La mattina successiva Eddie e i suoi partono con la bambina per condurla ad un rifugio sicuro, in attesa di organizzarsi per chiedere il riscatto.
Affidano Alice alle "cure" della spietata e pazza Ma' Beth che vive in una gola insieme ai numerosi figli maschi, sfruttando anonimi cinesi per scavare una miniera d'oro pericolante. E riparte.
Il carattere orgolioso di Alice la mette subito nei guai e la bambina viene gettata nella miniera con i cinesi.

Magico Vento, nel frattempo, ripresosi dalla ferita alla testa, si libera facilmente di Bob, il suo carceriere e insieme seguono le tracce di Eddie per liberare la piccola Alice.
Quando incontra i banditi se ne sbarazza e insieme a Eddie va alla miniera per riscattare la bambina con i soldi di taglia dello zoo di Kelly (vedi numero precedente). Purtroppo sia Ma' Beth che i suoi figli sono persone con le quali è impossibile trattare. Ma' Beth è una pazza furiosa che uccide senza battere ciglio uno dei suoi figli, Will, che aveva osato disubbidirgli. E gli altri "ragazzi" di Beth non hanno un briciolo di cervello.

Alice nel frattempo è riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini rintanandosi nei meandri della miniera pericolante dove viene raggiunta da Magico Vento.
Ned sa bene che l'unica via di uscita dalla gola sarà uno scontro con i figli di Beth, e vuole per prima cosa mettere al sicuro Alice.
Proprio una caotica sparatoria mettere fine alla vicenda. A confronto dell'abilità da pistolero di Ned i figli di Beth si rivelano ben poca cosa nonostante il vantaggio del numero.
Ma' Beth dopo aver liquidato Big Eddie, reo di averla presa in giro, trova la morte proprio per mano della piccola Alice, che, incendia la baracca della grassona.
Alice poi mostra tutto il suo cipiglio di figlia di comandante quando si oppone al tententino che voleva catturare Magico Vento e con uno stratagemma lo mette in condizioni di non nuocere.

Una storia classica, che si legge tutta d'un fiato, nella quale fra figure meno brillanti spiccano Ma' Beth ed Alice. I dialoghi, i vaneggiamenti e la morale distorta della cicciona sono da non perdere. La bambina ha una personalità indomita e non è la vittima designata.

Vittorio Sossi