Avversari
  • Volo di Corvi, Cespuglio Secco, Piccolo Serpente. Complici di Cuore Intrepido
  • Dente Nero. Cheyenne
  • Cuore Intrepido. Cheyenne

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La Storia: Il Segreto e la Colpa MV 114

Cuore Intrepido/Troppe Lacrime è in fuga, inseguito da Magico Vento e Poe. E' lui il responsabile dell'eccidio rabbioso della vedova McFarland e delle sue quattro bambine. Ancora senza una valida motivazione. Soprattutto per la crudeltà inflitta alla più piccola delle figlie della vedova.
Il fuggitivo non nasconde le sue tracce anzi, sembra instradare i suoi inseguitori, in un percorso ben delineato: dapprima fa scoprire loro il mausoleo dove giacciono i corpi di sua moglie e della sua bambina.

La seconda tappa li conduce all'incontro con i suoi complici: Volo di Corvi, Cespuglio Secco e Piccolo Serpente. Tre guerrieri sbandati che sognano un futuro di gloria e combattimenti come era stato (forse?) il loro passato.
Pronti a credere alle menzogne di Cuore intrepido, i tre si sono imbarcati nell'azione di guerriglia della distruzione della fattoria: non si aspettavano una simile ferocia da parte del loro condottiero.
Sognavano, e questo Cuore Intrepido li aveva convinti a sperare, che, bruciando le fattorie, i bianchi avrebbero abbandonato quel territorio che avevano martirizzato e reso sterile con l'inquinamento.
La furia di Cuore Intrepido li aveva sorpresi. Ma non avevano altra scelta. Erano ancora lì, pronti a ricevere i suoi ordini senza immaginare che lui avesse servito le loro teste su un piatto d'argento a Magico Vento. Ma Ned si limita a dargli una punizione esemplare e risparmia loro la vita.
Allora Cuore Intrepido ci pensa lui a ucciderli uno ad uno.

La terza tappa è l'ultimo complice di Cuore intrepido: Dente Nero. Un indiano che aveva sognato di combattere la guerra a fianco di Toro Seduto ma che aveva assistito da lontano solo all'ultima scaramuccia.
La sua prima battaglia si era conclusa, tempo prima, in modo inglorioso. Lupo Solitario aveva raccolto qualche centinaio di guerrieri, insofferenti alla vita della riserva di Nuvola Rossa e ansiosi di partecipare alla guerra, dopo la sconfitta di Custer.
Ma le loro ambizioni erano state frustrate immediatamente.
La golosa preda costituita da un'indifesa carovana di coloni si rivelò una trappola.
La carovana era guidata da Buffalo Bill. Il cowboy li distrasse con elaborate a ammirevoli acrobazie equestri. Ma Mano Gialla, un giovane guerriero, stanco dello spettacolo, attaccò.
Fu freddato da un preciso colpo di fucile: sparato da Blackstone, il capo della milizia della Overland, allora capitano dell'esercito.
Gli indiani attaccarono al galoppo ma i conestoga erano pieni di soldati e furono falcidiati. Si ritirarono. Dente Nero era rimasto per uccidere Blackstone e vendicare Mano Gialla.
Cuore Intrepido lo dissuase da quella vendetta suicida. Gli promise che sarebbe giunto un altro momento per uccidere Blackstone. Con quella promessa lo aveva convinto a partecipare all'eccidio.
Lo aveva ingannato dicendo che Blackstone non era a Deadwood ma sarebbe tornato per catturare i colpevoli di una azione così ignominosa... e lui avrebbe avuto la sua vendetta.
Un'altra bugia. Un altro uomo pronto ad essere ingannato dalla mente malata di Cuore Intrepido, con il miraggio di un riscatto per una sua vigliaccheria passata.
Tornando al presente.
Dente Nero chiede a Magico Vento di ucciderlo ma Ned lo lascia andare...

Cuore Intrepido, nel frattempo, riesce a catturare Poe e costringe Magico Vento a venire allo scoperto.
Poe riesce però a distrarre il suo aguzzino, anche se solo per un momento e a costo di una pallottola nella gamba, tanto da consentire a Magico Vento di metterlo fuori combattimento.
Cuore intrepido si rivela un uomo che ha risolto vigliaccamentre i suoi sensi di colpa, per la morte della sua famiglia. Le sue azioni sono ingiustificabili. La morte di sua moglie e di sua figlia sono solo colpa della sua debolezza. Mentre affogava i suoi dispiaceri nel whisky, loro si indebolivano e si ammalavano.
Sostiene che la sua acredine verso i McFarland sia dovuta ad un rifiuto per una richiesta di latte per sua figlia.
In realtà McFarland sapeva che lui era un ubriacone e non gli aveva dato credito.
Quando Mayo, il sorvegliante, impaurito per tutte le domande che la McFarland faceva in paese sulla morte di suo marito, lo aveva pagato per bruciare la fattoria e costringere la donna ad andarsene, come già lo aveva pagato per distribuire whisky agli indiani, aveva colto immediatamente l'occasione per sfogare la sua rabbia e la sua frustrazione.

Cuore Intrepido, fra tutti i vigliacchi che pullulano questa storia, è indifendibile. Ma Magico Vento gli concede almeno una morte onorevole. Quando lo conduce prigioniero a Deadwood e la folla inferocita gli prepara una fine umiliante, Ned lo fredda con un colpo di pistola.

Due parole sulla chiusura delle sottotrame.
1- Dente Nero va a Deadwood per uccidere Blackstone, ma neanche questa volta riesce a compiere la missione di una vita.
2- Jack Crawford, che tanto ambisce alla fama di Wild Bill, si guarda bene dall'affrontare Blackstone in duello. Ma, dopotutto, è più un poeta che un pistolero.
3- Magico Vento deve ammettere che non è possibile scegliersi i colpevoli. La soluzione l'aveva sempre avuta davanti agli occhi, ma si era ostinato a credere Blackstone, antipatico ma sicuramente più uomo degli altri, il responsabile.

Una storia che si presenta già dal titolo della prima parte, e, che ironicamente, ribadisce il concetto nel nome dell'antagonista: Cuore Intrepido.
Una storia di vigliacchi all'ombra di tre grandi, a torto o a ragione, decantati miti del West: Custer, Wild Bill e Buffalo Bill.
Jack Crawford canta le lodi di Wild Bill Hickok, sospira vedendo la (finta) sedia sulla quale è morto, ma se la cava meglio con la bottiglia che con la pistola. Si lamenta di un west che dimentica il suo glorioso passato, ma non rischia la vita neppure per tentare di salvare una donna e quattro bambine.
Ed Morgan, imprenditore e uomo di saldi principi, assiste alla morte di John McFarland, interrompe il pestaggio è vero, anche se è troppo tardi, ma poi invece di far condannare gli autori pensa al modo migliore su come sfruttare la situazione per ottenere un servizio di vigilanza più deciso.
Mayo che dà il meglio di sé in pestaggi di gruppo e nel picchiare una donna indifesa. I vicini dei McFarland che hanno lasciato la vedova da sola, si svegliano solo quando temono per la propria sicurezza.
I tre guerrieri indiani, che cercano la battaglia ma che sono stati capaci solo di spalleggiare il folle Cuore intrepido nella sua furia schizofrenica. E che, senza di lui, non sono niente. Uomini fuori da un tempo che cambia.
Dente Nero che avrebbe vissuto molto meglio quei pochi istanti di vita da leone che i cento giorni da pecora ad aspettare un riscatto, se solo avesse premuto quel grilletto. La vita spesso non concede seconde occasioni: per questo motivo fallisce anche la seconda volta.
Gli abitanti di Deadwood troppo persi nelle loro miserevoli vite per preoccuparsi di aiutare chicchessia.
Ma fra queste piccole e grandi meschinità più o meno normali e comprensibili, svetta senza dubbio l'antagonista il cui nome è tutto un programma.
Cuore Intrepido: in realtà come si è guadagnato questo nome? Noi lo abbiamo visto combattere in tre occasioni.
Trucidare le McFarland.
Uccidere a sorpresa i tre sbandati cheyenne.
Affrontare Magico Vento facendosi scudo di Poe.
Anche lui sognava una vita diversa. Ma non è riuscito ad affrontarla, la vita. Voleva una nuova vita per sé e la sua famiglia, ma poi si è completamente dimenticato di avere una moglie e una figlia a cui badare.
Non trova di meglio da fare che allearsi con i bianchi, della peggior specie, per trafficare whisky. E poi piange lacrime di coccodrillo e si fa chiamare Troppe Lacrime.
Scatena la sua rabbia su una donna che lo mette decisamente in ombra. la vedova McFarland, nonostante l'atroce morte del marito, trova ancora la forza per badare non ad una ma addirittura a quattro figlie. La più piccola delle quali possiede addirittura una bambola di pezza!
La sua follia non ha nessuna giustificazione. Non è una vera follia, nè uno sdoppiamento di personalità. Cuore intrepido è talmente vigliacco da non riuscire più ad accettare quello che è diventato. E si abbandona all'abisso sperando che Magico Vento possa mettere fine alla sua esistenza.

Vittorio Sossi

Personaggi
  • Capitano Blackstone. Capo del servizio di scorta
  • Buffalo Bill. Racconto
  • Lupo Solitario. Capo Indiano. Racconto
  • Mano Gialla. Guerriero. Racconto
  • Hammet, proprietario del saloon
  • Jack Crawford, poeta e guitto
  • Amy, Margot. Prostitute
  • Nellie McFarland. Vedova di John, trucidata
  • Jennie, Frances, Fiona e la quarta figlia di Nellie McFarland. Trucidate
  • Patterson. Reverendo
  • Cooper, Kellar. Fattori
  • Troppe Lacrime. Mendicante indiano
  • Pietra Aguzza. Capo villaggio
  • Lupo Giallo. Sioux
  • Ed Morgan. Direttore della Overland
Locazioni
  • Deadwod, cittadina di frontiera
  • N 10. Saloon di Hammet
  • Gem Theatre
  • Fattoria Mc Farland
  • Campo Sioux
  • Uffici della Overland
  • I Coltelli di Pietra. formazioni rocciose
  • Grotta. Rifugio di Dente Nero
Frasi
  • Non si paga per ascoltare la parola di Dio! Casomai dopo la preghiera si raccolgono delle libere offerte.... (sante parole del reverendo Patterson)
  • Preferisci morire pur di non vedere il vero volto del tuo compagno... Se è questa la tua scelta allora abbi il coraggio di andare fino in fondo: strappati gli occhi e gettali ai corvi! (cruda replica di MV a Dente Nero)
  • è stata l'acqua di fuoco a rovinarmi... un tempo ero un grande guerriero... vi scongiuro non fatemi morire così... è una fine indegna! (l'ultima patetica supplica di Cuore Intrepido)
  • Ma non si può condannare qualcuno solo perché lo si detesta. I colpevoli non si possono scegliere... (chiusura del numero di MV)
Il Segreto e la Colpa
copertina di magico vento 114
copertina del numero 114 di Corrado Mastantuono
Blizzard Gazette
ai Confini del West
Data Uscita
gennaio 2008
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sequenza
L'assalto di MV alla postazione di Cuore Intrepido (come da copertina)
Copertina
Corrado Mastantuono
 
Autori
Gianfranco Manfredi
Giuseppe Barbati, Cristiano Spadoni