Magico Vento incontra un mito del vecchio west: il leggendario Wild Bill Hickok. La storia non è che un pretesto per raccontarci la gloria e il tramonto del famoso pistolero.

Con la classica tecnica del flashback, o attraverso la viva voce di Poe, riviviamo i momenti più significativi della carriera di Wild Bill: scout durante la guerra di secessione, particolarmente impegnato nella caccia delle bande paramilitari, il primo duello e l'inizio della sua leggenda, stanco sceriffo ad Abilene, perseguitato dalla sua fama e dal suo passato.

MV e Poe si imbattono in un uomo che è poco più di un rottame: ferito, agonizzante e in preda ai fumi dell'alcol. Lo portano a Blizzard. James Butler Hickok è braccato da una banda di texani decisi a liquidare, con lui, i vecchi rancori.

Wild Bill è quasi cieco, distrutto dai suoi ricordi e soprattutto dal rimorso di aver ucciso, per errore ad Abilene, il suo aiutante nonché amico: Mike Williams.

Tutto l'episodio si articola quindi fra i ricordi di Hickok e il resoconto della sua guarigione, sotto la guida di Magico Vento, che cura sia la vista sia lo spirito dell'uomo.

Se il pistolero riesce a scendere a compromessi con il passato altrettanto non si può dire dell'inverso. Il passato lo bracca. Impersonato da una banda di texani assetati di vendetta. Il luogo dello scontro finale sarà Glory: un paese che aveva già assistito allo scontro finale con il posseduto Dick Carr -Herbert. Gli abitanti di Glory sono legati a Magico Vento da un vincolo di solidarietà.

Tra i vicoli del paese assistiamo ad un epico e lungo scontro a fuoco fra Bill, MV e Poe contro la banda dei texani. Alla fine solo uno degli avversari resterà in piedi. Un uomo al quale Hickok aveva ucciso il giovane fratello e che proprio Hickok salverà dal linciaggio, rifiutando una volta per tutte una vita violenta che non gli appartiene più.

Da segnalare come Poe oltre ad essere letale con la pistola, sia un avversario troppo astuto da combattere!
(Vittorio Sossi)