Poe apprende che Joseph Lane non solo è all'oscuro di tutte le macchinazioni del nuovo ordine dei Cavalieri del Cerchio d'Oro, ma anche che è profondamente pentito e consapevoli degli sbagli di gioventù, tanto da offrirgli il suo appoggio. I due si recano dal governatore Bill Yates, che sembra essere l'eminenza politica dietro la riorganizzazione dell'ordine.

In realtà il vero braccio politico dell'ordine è il suo segretario Frank Strayer che, ormai bruciato, viene liquidato senza batter ciglio da Split, che si rivela come il vero capo dell'organizzazione nonché abile ventriloquo. Split è a capo di un'associazione di biscazzieri ai quali fanno gola le terre di Cochran, per edificare un paradiso del gioco d'azzardo.

Miller nel frattempo smuove le sue amicizie altolocate tanto che Fulton viene messo al corrente dell'intromissione di Little Boy nella delicata questione. Su insistenza del generale Sherman, che ha sempre le mani in pasta, invia il solito Henry Task a controllare il ribelle.

A Portland Miller aveva conosciuto Bobby McGee, il valente avvocato, e aveva pensato a lui come ottimo sostituto di Webster nell'organizzazione. Il ragazzo, quando scopre chi sono gli avversari dell'uomo d'affari, accetta, per agire da infiltrato nella banda. Grazie alla sua abilità conquista subito la fiducia dei quattro mentecatti di Oregon City facendo uscire di galera Hyatt. Nel frattempo riesce a palesare le sue reali intenzioni a Magico Vento.

Ma Jurgens, un capace inviato di Split, giunto per assicurare una rete di consensi all'imminente assalto a Cochran e radunare gli uomini, non si fida di lui, e Bobby abbandona appena in tempo la cittadina, per ricongiungersi con Magico Vento e i suoi alleati.

Jurgens raccoglie un buon numero di tagliagole e raggiunge Miller e gli altri, in un vecchio e maledetto trading post abbandonato, immerso in un fitto bosco. Qui attendono Split con i rinforzi.

Incredibilmente l'esercito messo in piedi da Little Boy si dimostra efficace; grazie soprattutto alla maestria di Wu Sung e dei suoi allievi, che in un assalto notturno e silenzioso, si impadroniscono dell'avamposto. Miller viene costretto a collaborare.

Quando Split arriva cade in una trappola mortale e la sua fine e quella di Jurgens induce i sedicenti Cavalieri ad arrendersi.

Gli aiuti che Miller sperava gli giungessero dall'esercito erano stati bloccati da Henry Task, un po' in disparte ma sempre efficace, recatosi a Fort Vancouver per neutralizzare un collaboratore della banda: il maggiore Burns.

Il sogno di Cochran, come realmente avvenne, potè realizzarsi.

Una storia a lieto fine piena di speranza e ricca di trama e di personaggi convincenti; un po' forzatella la presenza di Wu Sung e un po' fuori luogo l'esercito dei ninja. (Vittorio Sossi)