Doppio episodio incentrato sul generale Custer già incontrato più volte da Magico Vento.

In questo caso, però, grazie ad una serie di coincidenze, i due si ritrovano dallo stesso lato della barricata. Custer, di stanza a Fort Lincoln, deve fronteggiare due emergenze apparentemente minori che, però, potrebbero avere disgraziati risvolti politici e di ordine pubblico.

Da un lato la spinosa questione sollevata dalle dichiarazioni di un indiano, Pioggia-in-Faccia, fratello del capo Corno d'Acciaio, ancora indeciso se scegliere la via della negoziazione di Nuvola Rossa o la via della guerriglia di Toro Seduto e Cavallo Pazzo.
Pioggia-in-Faccia si autoaccusa del massacro ingiustificato di un militare e due civili il dottor Hozinger e Mr Baliran durante le scaramucce narrate in Magico Vento 45 e seguenti.

Dall'altro continui furti alle riserve di grano dell'esercito, sotto il controllo del generale, hanno precipitato Bismarck nella fame e nello sviluppo di un fiorente mercato nero presumibilmente gestito da Flanders (non il vicino dei Simpson).

Custer chiede l'aiuto di Magico Vento per risolvere la prima questione e di Poe per risolvere la seconda. Le due trame poi si intrecceranno mirabilmente con l'evolversi degli eventi.

In questo albo viene sviluppata soprattutto la questione riguardante Pioggia-in-Faccia, nel successivo vengono chiusi i conti con i trafficanti.

Quello che preme a Custer e sapere quali siano le responsabilità di Pioggia-in-Faccia nell'uccisione del soldato. Infatti se l'indiano, come lui stesso ammette, fosse responsabile della morte del soldato potrebbe essere giudicato da un tribunale militare. Se, invece, come avallano le testimonianze, fra le quali quella di Magico Vento, fosse responsabile solo della morte dei civili, il suo caso passerebbe a Washington, con grave discredito del generale per come ha gestito la situazione.

Pioggia-in-Faccia è innocente della morte del militare ma colpevole, per un equivoco, della morte dei due civili. Alla Fine magico Vento e Custer si accorderanno per far evadere l'indiano e restituirlo al fratello Corno d'Acciaio, scongiurando così anche uno spargimento di sangue.

Bellissima la figura di Pioggia-in-Faccia. Irruente e battagliero, quasi sconsiderato, millantatore desideroso di guadagnare la stima della sua tribù e costantemente oscurato dalla figura riflessiva del fratello che ne diventa il capo.
Parallelismo inverso con Custer e suo fratello Tom: il primo fuori dai canoni e il secondo più inquadrato. Però è George Armstrong a coltivare il successo e Tom a vivere nell'ombra. Il valore della saggezza degli uomini sembra più rispettato fra gli indiani che fra i bianchi.

Per una recensione più approfondita vi consiglio il blog di Fumettomania.

Vittorio Sossi