Nella foresta sacra dei Piedi Neri si è consumato, in passato, un eccidio di un gruppo di guerrieri Shoshoni, decimati dai primi fucili che il guerriero Cree Forte Braccio aveva fornito ai suoi temporanei alleati Piegan.

I vincitori della battaglia erano però rimasti inorriditi dal massacro da loro stessi provocato.

Il solo sopravvissuto fra gli Shoshoni, Cane Svelto, e il capo Piegan Orso Danzante avevano stretto un patto davanti agli spettri dei caduti affinché la foresta rimanesse intatta come monito per estirpare ogni altra velleità di sangue e odio.

Alcuni Totem, ognuno abitato dallo spirito di un caduto, erano stati disseminati fra gli alberi.

Magico Vento giunge nella Foresta Sacra per impedire che il taglio dissennato degli alberi risvegli l'ira degli spiriti degli indiani.

Ma se i boscaioli e alcuni militari, fra i quali l'ufficiale medico Ross, sono disposti a credere alle parole dello sciamano e agli ammonimenti del vecchio stregone Lunghe Trecce, lo spietato caposquadra Torn e il pavido maggiore Mason sono sordi agli avvertimenti.

L'ira degli Spiriti si scatenerà sul solo Torn che vigliaccamente non esita a farsi scudo del simpatico apprendista sciamano Talpa Rossa.

Magico Vento non lo ucciderà ma lo lascerà alla vendetta di Alce Fiero e degli altri spiriti guerrieri che lo divoreranno; come lui avrebbe voluto fare con gli alberi della foresta.

Mason, sconvolto, impara la lezione e promette che nessun bianco violerà più la sacralità del bosco.

Una bella storia sulla violenza dell'uomo nei confronti della natura e sulla sua sordità agli ammonimenti di sofferenza che la stessa gli rivolge. Un'altra volta l'autore ci ricorda di come gli indiani d'America fossero rispettosi della madre terra e di come l'uomo bianco avanza come un rullo compressore sconvolgendo tutti i delicati equilibri naturali. Purtroppo nella realtà nessuno spirito veglia sulla natura e i colpevoli degli scempi non sono mai le vittime delle conseguenze.

Menzione particolari per la splendida prima copertina di Mastantuono. Tutti i copertinisti di MV sono sempre eccezionali.

Vittorio Sossi